Disabilità e superamento delle barriere architettoniche e mentali: c’è da lavorare
"La Piaga di Velluto" a casa di Giorgio e Nice, persone speciali, per raccontare un fatto di cronaca
Quello che voglio raccontare è un piccolo fatto di cronaca cittadina che non ha raggiunto le pagine dei giornali, ma che mi ha consentito di conoscere due persone speciali: Giorgio Ponzio e sua mamma Nice.
Il fatto di cronaca lo racconto brevemente, la sua estrema semplicità non ammette interpretazioni o complicate ricostruzioni.
Il 21 gennaio scorso, Giorgio, 42 anni, affetto alla nascita da spina bifida e disabile motorio, è stato investito da un’auto in via Mercantini all’altezza del bar Manocca, uno dei punti più intasati della strada più trafficata di Senigallia.
Giorgio stava transitando sulla strada con la sua sedia a rotelle manuale perchè il marciapiede in quel tratto di via Mercantini (e in generale i marciapiedi di tutto il Piano Regolatore) è stretto, sconnesso e fangoso, inadatto al transito di un disabile in sedia a rotelle. Immettendosi in via Mercantini da via Trento, un automobilista frettoloso ed incompetente lo ha investito, facendolo cadere dalla sedia e causandogli la frattura di un ginocchio e varie escoriazioni, con dieci giorni di ricovero in ospedale e quaranta giorni di convalescenza a casa.
Le ultime notizie sullo strascico legale dell’incidente sono pessime: dopo aver riconosciuto la sua responsabilità a parole ed essersi dispiaciuto per l’accaduto, l’automobilista, tramite il suo avvocato, ha fatto pervenire al legale di Giorgio una richiesta per il risarcimento dei danni subiti dalla sua automobile!
Il piccolo fatto di cronaca mi ha consentito di conoscere Giorgio e sua mamma Nice, due persone che definire speciali è poco. Sono andato a trovarle a casa, assieme a Claudia Pallotta, che mi ha segnalato il caso, e Paolo Belogi, anche lui disabile motorio.
Giorgio è un ragazzo pieno di attività, per nulla intralciato dal suo handicap, al punto da mettermi in leggero imbarazzo durante l’intervista, per via di tutta una serie di luoghi comuni sulla disabilità che mi ero portato appresso e che ho dovuto lasciare fuori dalla porta. Luoghi comuni di sofferenza, abbandono, male di vivere, eccetera.
Nulla di tutto ciò: Giorgio è un apprezzato lettore di favole per bambini, la sua presenza è molto richiesta nelle scuole materne, per il suo stile di lettura coinvolgente ed espressivo, la mimica da attore consumato. Ha schiere di fans fra i piccoli spettatori ed è molto richiesto.
Giorgio è un gran viaggiatore, è stato in mezza Europa, in California e in Turchia, con un’associazione, la Athla Onlus, che rappresenta un’altra sorpresa, perchè si occupa di viaggi e tempo libero per i disabili. Nulla di triste o limitativo, non fanno solo corsi di ceramica o pittura e terapie di gruppo per parenti in ambasce: si viaggia, si vedono posti nuovi e Giorgio fa da interprete, grazie alla sua ottima conoscenza dell’inglese. Anche in città Giorgio si muove senza porsi limiti. Costretto a seguire dei percorsi adatti al suo mezzo di trasporto, frequenta tranquillamente il Corso e il lungomare, anche se rimprovera ai negozianti la mancanza di accessi per i disabili.
In tutte queste attività Giorgio è supportato dalla mamma Nice, che gli lascia campo libero, nella convinzione che lui debba vivere nel modo più normale, nonostante il suo handicap. Nice è una persona di grande dignità e coraggio, che affronta positivamente le prove della vita. Ma qualcosa si è spezzato in lei con l’ultimo incidente avuto da Giorgio: è emersa tutta l’angoscia di sapere che suo figlio può rischiare la vita per andare in farmacia a cento metri da casa, mentre può viaggiare per mezzo mondo senza rischiare nulla.
Il risarcimento dei danni subiti da Giorgio interessa relativamente a Nice, quello che vuole fortemente è segnalare e veder risolti i problemi di mobilità di Giorgio e delle persone come lui. Vuole che la Città divenga una ambiente amichevole per i disabili e non un motivo d’angoscia per loro ed i loro familiari. Perchè un altro dei luoghi comuni sulla disabilità è quello che ignora la loro sfera affettiva, pensando che l’handicap sia solo un problema individuale, con parenti ed amici che rimangono fuori dal problema.
Giorgio ha subito già altri incidenti, ma questa volta Nice è decisa ad andare fino in fondo, riservandosi di fare un esposto alla Procura della Repubblica sulla vergognosa situazione dei marciapiedi cittadini. Non chiede complicati provvedimenti sull’accessibilità, che pure sarebbero un obbligo di legge, chiede solo che Giorgio abbia la libertà di muoversi in Città percorrendo i suoi marciapiedi, così come ha la libertà di muoversi in giro per il mondo. Non mi sembra che chieda la luna.
Paolo Belogi, che mi ha accompagnato nell’intervista, vive anche lui i problemi di mobilità di un disabile. Colpito da una terribile e rara malattia, l’atassia di Friedreich, riesce a muoversi in automobile, ma si trova spesso in difficoltà con i parcheggi per disabili occupati da qualcuno il cui unico handicap è quello di avere fretta.
"Un minutino soltanto" è la risposta più frequente degli abusivi, convinti che quel minuto sia soltanto loro e non lo abbiano rubato a qualcun altro. "Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!" sta diventando l’invariabile risposta di Paolo, sull’onda di uno slogan adottato nella cartellonistica di molti Comuni italiani e che anche il Comune di Senigallia dovrebbe adottare. Un modo nuovo e diretto per comunicare con gli abusivi incivili, senza tanti giri di parole.
Sempre Paolo Belogi mi mette al corrente di un’iniziativa di alcune classi dell’Istituto Tecnico per Geometri "E.F. Corinaldesi", che, in un progetto coordinato dalla professoressa Ansuini e realizzato in collaborazione con il Lion’s Club di Senigallia, hanno censito e catalogato le barriere architettoniche del Centro Storico. Un lavoro destinato ad estendersi ad altre zone residenziali della Città e di cui pubblico alcune slides.
La risultante di questo primo rilevamento è un quadro aggiornato e piuttosto deludente sull’accessibilità di aree pubbliche e private del Centro Storico. Fra le finalità del progetto di rilevazione vi è quella di renderlo disponibile e svilupparlo assieme alle associazioni che si occupano della disabilità nel nostro territorio. Per il momento il progetto di rilevamento è stato presentato soltanto al Consiglio Comunale. Dopo aver conosciuto la storia di Giorgio e Nice credo che questo progetto debba essere imparato a memoria da tutti i Consiglieri Comunali che eleggeremo fra un mese.
di Paolo Talucci
Autore del blog La Piaga di Velluto
Nota dell’autore: prima dell’intervista, la signora Nice mi ha correttamente fatto presente che Giorgio si è candidato alle elezioni comunali con una lista. Dato che l’articolo era destinato alla pubblicazione in piena campagna elettorale, per un attimo ho pensato di rimandarne la pubblicazione. Successivamente mi sono accorto che sia Paolo Belogi che Claudia Pallotta sono anche loro candidati al Consiglio Comunale e quindi ho deciso di pubblicare l’articolo ugualmente con le foto di tutti e tre nel rispetto della par condicio.
Non sarebbe per fare propaganda elettorale, anzi...
Ma dal momento che anche qui sono tutti candidati vorrei informare che le liste civiche di Marcellini INSIEME PER SENIGALLIA e PROGETTO GIOVANI tenendo conto della problematica e della collaborazione dell'ITC "Corinaldesi" hanno deciso già un mese fa, durante la stesura del programma, di inserirlo come argomento specifico da sviluppare nei tempi più brevi possibili.
Un gruppo di cittadini, costituiti in una lista civica, che vivono la giornata sui marciapiedi e sulle strade conoscendo le problematiche perchè le toccano con mano e le subiscono direttamente e uno di giovani cittadini che oltre a comprendere tali questioni vorrebebro rendersi utili per risolverle con la forza della "freschezza" (per esempio proprio come accade all'Istituto Tecnico), non possono essersi presi a cuore questo tema "per sentito dire" oppure con un semplicissimo copia-incolla...
e la consecutio??
Che la par condicio si ribalti, e articoli come questo servano invece che "per fare propaganda" ai candidati a ottenere una "pari responsabilità" davanti a ingiustizie così evidenti! Qui non si tratta di applicare una strategia politica invece di un'altra. La giustizia non ha bandiera in uno Stato che dice di essere "uguale per tutti". E a Lorenzo dico:
sono orgogliosa di te e di chi come te vuol rendersi utile: qualsiasi partito sia (per par condicio!).
Dopo tutti i commenti è più presente degli altri :)
PS: un ciao a Giorgio, Nice, Claudia ed al mitico 'Piaga'.
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