Gazzetti interviene sulle vasche di compensazione a Bettolelle di Senigallia
"Ci saranno altri espropri ingiusti: ribellatevi e chiedete giusti indennizzi"
Senigallia purtroppo rischia di vedere, oltre al caso della complanare, vari altri casi di espropri ad indennizzi non propriamente corrispondenti al valore di mercato: è il caso delle aree agricole di compensazione idraulica in cui saranno localizzate delle vasche di compensazione, a Bettolelle di Senigallia.
Un articolo di stampa recentemente redatto da un addetto ai lavori descrive la fattispecie, sul piano tecnico.
Ringraziando l’autore dell’articolo, ne riportiamo alcuni passi per mettere in condizione i cittadini di capire: “… nel piano particellare di esproprio, relativamente al terreno cadente all’interno dell’area di compensazione idraulica, è stato previsto un indennizzo limitato alla sola area di sedime dei nuovi argini di contenimento dell’acqua: non è stato previsto alcun indennizzo per il resto del terreno, comunque fortemente deprezzato sia per la realizzazione degli argini che per la sua nuova destinazione; per l’indennizzo della superficie da espropriare, è stato previsto, in genere, il V.A.M. (valore agricolo medio), pari ad €.1,70 a mq. per i seminativi, anziché il reale valore di mercato così come prevede l’Art/lo 40 della legge 327/01 e smi, di fatto assai superiore anche perché trattasi, come per il resto della zona, di semi-nativi irrigui.
Si precisa che il piano particolareggiato di esproprio non prevede alcun indennizzo per il minus-valore delle aree agricole…”
Quello che interessa rimarcare, in questa sede, è che non andavamo molto lontano dalla realtà, quando affermavamo e scrivevamo che la questione della Complanare è più importante di quanto possa sembrare, perchè se passa un certo modo di vedere il territorio, la proprietà privata, ed i rapporti fra Amministratori e cittadini, oggi "la disgrazia" di subire un esproprio con un corrispettivo inadeguato può toccare ad alcuni, e domani potrebbe toccare a tutti noi.
Di fronte a questo rischio, possiamo ribellarci invocando il diritto all’indennizzo commisurato ai valori di mercato, oppure potremmo scegliere egoisticamente la strada del silenzio, sperando di non essere noi i prossimi predestinati a subire l’ingiustizia di un esproprio come quello.
Personalmente, scelgo la prima linea di condotta, ed invito i miei concittadini a fare altrettanto, esprimendo la scelta di avere un’Amministrazione diversa dall’attuale.
E’ più conveniente esporsi un po’, e preferire per il futuro un modo di amministrare più vicino ed attento ai diritti dei cittadini, di tutti i cittadini.
Il caso delle Bettolelle è solo la prima riedizione di quelle che per molte famiglie è la tragedia dell’esproprio.
Nel caso di specie, sempre a parere del tecnico qualificato che si è fatto carico di sollevare il problema, è messa in pericolo anche la sicurezza di abitazioni private, per non parlare della questione degli indennizzi, che si commenta da sola.
Se gli enti preposti hanno pochi fondi a disposizione per gli espropri, questo non è un buon motivo per far ricadere sui cittadini la conseguente ingiustizia di indennizzi inadeguati.
Sarà un caso, ma solo le famiglie più umili sono costrette a subire questa situazione.
Ne ho conosciute diverse. Di fronte a queste situazioni, tutti i cittadini, anche quelli più diffidenti verso la politica ed i politici, iniziano a sentire l’esigenza di difendere il proprio territorio, al di là di ogni considerazione sull’utilità delle opere pubbliche in questione, sulle quali tutti hanno già avuto modo di esprimere la propria opinione, come è giusto, visto che siamo in democrazia.
I prossimi rischi di esproprio, potrebbero essere ravvisabili, speriamo di no, in tutta una serie di casi che stiamo individuando, e dei quali informeremo i cittadini, con i prossimi articoli, in modo da permettere a tutti di difendere i propri interessi, e di verificare se il rischio è effettivo o solo astratto, affidandosi a dei professionisti, fino a quando non avremo un’Amministrazione che realizzerà opere pubbliche senza mettere in pericolo e mortificare il patrimonio dei propri cittadini, in termini economici.
da Primo Gazzetti
Candidato Sindaco di Senigallia
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