Gazzetti: Scapezzano, frazione arrabbiata
Servizi e manutenzione per migliorare la qualità della vita; filiera corta e marchio di qualità per le produzioni
Scapezzano, come altre frazioni senigalliesi, risente dello spopolamento dovuto alla concentrazione, nella fascia costiera, di tutti i principali centri erogatori di servizi e di lavoro. Le iniziative in atto per mantenere in vita la scuola, con l’istituzione di una prima classe ad indirizzo Montessoriano, sono lodevoli e vanno sostenute, anche mediante specifici finanziamenti che possono essere richiesti ed ottenuti da enti ed istituzioni comunali e sovra comunali, senza gravare troppo sui miseri bilanci delle istituzioni scolastiche.
In questo senso, chiediamo alla direzione didattica di impegnarsi concretamente oltre ché formalmente. Le polemiche non ci interessano, preferiamo la politica del fare. In questo caso fare significa chiedere finanziamenti pubblici e privati per far decollare l’esperienza della scuola Montessoriana a Scapezzano, in modo da rendere il nuovo progetto scolastico operativo fin dall’avvio del prossimo anno scolastico e con esso continuare a dare un futuro alla scuola di Scapezzano. Un utile supporto potrà continuare ad essere la fattoria didattica che sta già svolgendo una attività molto importante.
Per una migliore qualità della vita della frazione, è necessario curare la manutenzione non solo delle strade centrali, ma anche di quelle decentrate, che sono transitabili con estrema difficoltà.
Purtroppo il programma dei lavori pubblici del Comune non prevede interventi di manutenzione, per Scapezzano, nei prossimi tre anni.
Come già detto in altre occasioni in caso di vittoria alle elezioni ci impegniamo a cambiare il programma degli investimenti e a privilegiare la manutenzione dei servizi esistenti e la realizzazione di quelli primari ed essenziali per la vita dei cittadini piuttosto che realizzare nuove opere che costano troppo, sono importanti ma non essenziali in questi tempi di crisi e che poi è difficile mantenere.
Per l’edilizia sarà necessario privilegiare il recupero delle case sparse in campagna (case coloniche) cercando però di sfruttare ogni possibilità che la normativa offre per raggiungere questo obbiettivo.
A volte ci si può trovare di fronte a regolamenti edilizi comunali più rigidi di quanto non preveda la normativa regionale in materia.
Pur non avendo deleghe specifiche in agricoltura, un importante supporto ai piccoli produttori locali, bio e non, potrebbe essere quello di creare un mercatino con cadenze fisse per promuovere i loro prodotti e non solo nel periodo estivo come attrattiva per i turisti, ma per tutto l’anno per fornire una fonte di reddito costante nel tempo.
La mia proposta è quella di individuare un luogo, possibilmente al coperto, in cui questo scambio possa avvenire, in cui la filiera corta possa diventare un appuntamento fisso e reale, che verrà spiegato e pubblicizzato a tutta la cittadinanza anche tramite la rete. La cadenza potrebbe essere quindicinale o mensile.
Un’altra iniziativa che è già stata svolta con successo da alcuni Comuni della nostra Regione e che vorrei riproporre, è quella di fungere da garante della qualità dei prodotti locali, rilasciando un marchio di qualità del prodotto, gratuito, ai piccoli produttori che hanno prodotti genuini di alta qualità.
Infine, Sempre con lo scopo di sostenere il settore, il Comune può spingere sulla convenienza offerta dalla filiera corta per favorire il consumo dei prodotti locali nelle mense e sensibilizzando tutto il grosso comparto turistico-ricettivo-ristorazione all’uso di questi prodotti
Sarà necessario prendere in considerazione, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, la possibilità avviare un processo di riduzione mirata della fiscalità locale (tariffe, tributi) a sostegno delle piccole e medie imprese dei vari comparti economici che stanno attraversando una crisi senza precedenti.
Ma l’idea forte, innovativa è che anche Scapezzano, come già detto per Roncitelli, ha le qualità architettoniche e paesaggistiche per fare della propria qualità il volano del proprio rilancio.
Anche qui si potrebbe programmare insieme alle associazioni locali la creazione di una rete di piccole attività commerciali e dei servizi, certamente di nicchia ma molto qualificate, seguendo la vocazione territoriale della frazione. Queste attività beneficerebbero del turismo estivo, coerentemente indirizzato, e dei fine settimana nel periodo invernale.
Il Comune potrebbe intervenire per facilitare l’iter burocratico di apertura di tali attività, sotto il profilo urbanistico, amministrativo, tariffario, dell’accesso ai finanziamenti, e del nulla osta igienico sanitario, e non sarebbe poco, perché la burocrazia e le spese di impianto sono il costo più alto, per le piccole imprese.
Un programma così articolato non potrà non incidere anche sulla vita sociale della frazione ed dei suoi circoli associativi che, insieme alla Parrocchia, che è sostenuta nella propria azione pastorale, già oggi sanno comunque raccogliere e proporre con vivacità iniziative qualificate nel campo culturale e del tempo libero.
Il gruppo di cittadini che mi onoro di rappresentare intende portare all’attenzione del Comune le richieste di questo angolo meraviglioso di Senigallia.
da Primo Gazzetti
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