E’ stato presentato sabato 20 febbraio il candidato al consiglio regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Attilio Casagrande. Una candidatura che arriva dopo la scelta delle dirigenze dei partiti della sinistra di correre non più con Gian Mario Spacca, ma di presentare un loro candidato Massimo Rossi. Una scelta peraltro che arriva dopo anni di "silenzio" da parte di Casagrande dopo l’uscita da Rifondazione nel ’98 con la caduta del Governo Prodi.

"Mi sono appassionato nuovamente di politica – afferma il candidato al Consiglio regionale Casagrande – con Sinistra Ecologia Libertà perchè attraverso questo percorso è possibile ricostituire una sinistra dei valori: pur avendo un cuore antico e affondando le proprie radici nelle lotte che in passato sono state combattute per il lavoro, per la scuola, per la società in generale, ha comunque una testa moderna capace di scelte in tema di ambiente e sviluppo che guardano al futuro".

La candidatura è stata presentata dopo la scelta del partito di staccarsi dalla coalizione di "centro" tra Pd-IdV-UdC che sostiene Spacca, dopo una serie di "scelte ingiuste, percorsi non chiari e alleanze non trasparenti".

Un andamento che sta facendo perdere consensi alla grande coalizione – secondo Marco Giardini, portavoce comunale di SEL – e che invece sta portando nuove adesioni soprattutto delle persone che in questo progetto riprendono fiducia nella politica.

Tra i punti a cuore del medico senigalliese ovviamente la sanità. Se la situazione nelle Marche puà esser definita "buona", ci sono però diversi interventi per poterla migliorare: dall’eliminazione degli sprechi a quella degli incarichi inutili, dal diminuire le liste di attesa ad una Residenza sanitaria assistita per gli anziani.
E poi ancora la crisi economica, dove la Regione può intervenire in maniera diretta grazie alla banca etica, la legalità e le opere pubbliche, dove occorre sempre più trasparenza nelle operazioni della grande viabilità ed edilizia, l’ambiente dove il "no" al nucleare deve essere seguito poi da un’attenta osservazione del Pear, le battaglie per l’acqua pubblica.

E per Senigallia? Per rilanciare Senigallia e soprattutto il turismo si potrebbe investire e risolvere la questione dell’Hotel Marche, dei giardini Morandi e dello Iat, uno dei peggiori biglietti da visita che si possa offrire a chi arriva in città.

Differenze enormi tra i comportamenti del partito in Regione e in Comune non sembrano mettere in difficoltà nè Marco Giardini nè Attilio Casagrande, visto che a comportarsi in maniera scorretta è stato il Pd che ha ribaltato patti già stretti per allearsi ancichè con "la sinistra del ’400 avanti Cristo" (Ucchielli dixit) ha scelto il centro, l’UdC.
Conclude Lucia Mazzoli: "Il caso della Puglia è emblematico perchè dimostra la distanza tra i vertici direngiali e la base del partito".

di Carlo Leone