A Senigallia l’artigianato parla straniero
Dati CNA: a gennaio 2010 18 nuove attività, 6 in più rispetto al 2009. Per il 45% sono condotte da stranieri
Delle diciotto attività nate nel mese di gennaio nell’area senigalliese, circa il 45%, ovvero ben otto di loro, sono condotte da stranieri.
Questi ultimi si confermano i più inclini a tentare la strada del lavoro autonomo, in settori a forte vocazione produttiva come il tessile (3) e la solita edilizia (5).
Il dato che deve far riflettere riguarda la forte concentrazione di laboratori tessili nelle valli del Misa e del Nevola che rispondono a titolari di nazionalità cinese (solo nello scorso anno sono nate ben nuove 10 attività), alle quali se ne aggiungono questo mese altre 3. Viceversa si sta consolidando anno dopo anno il ruolo assolutamente marginale riservato in questo settore agli imprenditori nostrani, con un turn over molto scarso e nuove iniziative praticamente inesistenti.
Tra le nazionalità più diffuse nel tessuto imprenditoriale locale spiccano quelle balcaniche e nord africane, che continuano ad ingrossare le fila dell’albo delle costruzioni edili e settori affini.
La significativa presenza di imprenditoria straniera non è nuova nel senigalliese, poiché il dato tendenziale dello scorso anno segnala un buon 30% di neoimprese avviate da immigrati.
In generale va detto che il dato relativo alle nuove iscrizioni nell’area in esame ha segnato un incremento rilevante, offrendo buone prospettive di ripresa per i prossimi mesi.
dal Segretario di zona
Dott. Massimiliano Santini
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