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Condominio via Marche: il Sindaco scrive a Tribunale e Prefetto

Dal Comune di Senigallia "iniziative concrete per temppi, modalità e soluzioni abitative adeguate"

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Il condominio di via Marche a SenigalliaL’Amministrazione Comunale ha incontrato questa mattina (19 febbraio, Ndr) il custode giudiziario dello stabile di via Marche per discutere in merito ai provvedimenti emessi dal Tribunale di Ancona.

La riunione ha permesso di comprendere con precisione i termini della sentenza: la decisione del tribunale coinvolge 18 nuclei familiari che abitano nello stabile e 3 esercizi commerciali che vi hanno la sede, prevedendo un programma per liberare gli appartamenti entro la metà del mese di aprile.

Il custode giudiziario ha informato che alle famiglie interessate è stata fatta pervenire opportuna comunicazione in tre diverse occasioni, il 30 novembre, il 15 dicembre e il 19 gennaio.

E’ in corso un procedimento giudiziario che non può essere messo in discussione – ha affermato il Sindaco AngeloniOccorre però fare in modo che l’esecuzione dei provvedimenti previsti avvenga con tempi e modalità adeguate. E’ con questo obiettivo che il Comune di Senigallia ha già messo in atto iniziative concrete per permettere alle famiglie che hanno finora regolarmente pagato l’affitto di avere il tempo di trovare sul mercato soluzioni abitative adeguate a condizioni comparabili con quelle attuali”.

Oggi stesso, non appena terminato l’incontro con il curatore, ho inviato al Tribunale di Ancona, titolare del procedimento, al Tribunale di Senigallia, al quale è stata presentata un’istanza di sospensiva, e al Prefetto di Ancona una lettera nella quale chiedo la possibilità di valutare una proroga dei tempi nei quali gli appartamenti dovranno essere liberati”.

Comprendo infatti il difficile momento che stanno vivendo le famiglie coinvolte: la decisione del tribunale investe infatti un diritto fondamentale della vita delle persone: il diritto all’abitare. Mi sembra per questo opportuno avviare con le famiglie interessate un percorso condiviso che concordi le modalità e i tempi del rilascio di un bene primario come la casa, permettendo alle persone coinvolte di trovare soluzioni adeguate”.


dal Comune di Senigallia

Dal Comune di Senigallia
Pubblicato Venerdì 19 febbraio, 2010 
alle ore 18:45
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Commenti
Ci sono 3 commenti
raffa 2010-02-20 12:28:53
Barbarie
A quanto pare la ditta aquirente con suoi incaricati nel informare gli inquilini dell imminente sfratto, girando nel porta a porta dentro il palazzo si è avvalsa di un figuro in borgese che mostrando un tesserino da polizziotto reagiva alle proteste chiedendo documenti e minacciando denunce agli inquilini, gridando poi che non gli fregava niente dove sarebbero andati,
dovevano abbandonare le loro case,altrimenti sarebbero stati evaquati con la forza. Metodi nazisti, da progrom o pulizia etnica. Bisogna reagire,contro la barbarie,contro una società sempre più governata da Prencipi
Anonimo2010-02-20 17:40:00
e i futuri sindaci??
Non commentano??? Sono davvero curioso di sentire cosa farebbe il sinistro marcantonio che da sotto la sua giacca risvoltata può tirare fuori un gesto di trasformismo e ..oplà..magari difenderà gli sfrattati alla faccia del liberismo, del vetero-fascismo e delle alleanze imprenditoriali che tiene con sè
Anonimo2010-03-09 05:21:21
secondo voi cosa doveva fare la ditta acquirente? scrivere un articolo giornalistico per far sapere che se ne devono andare o noleggiare un apetto con tanto di megafono per urlare ai quattro venti che coloro non regolari se ne devono andare? ah già quelli sono già spariti!!
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