La CIA tira le somme. La CIA vuole una propria autonomia e sta cercando di ottenerla attraverso un’autoriforma in cui gli agricoltori saranno il perno intorno al quale ruoterà  tutto il mondo agricolo. Lunedì 15 pomeriggio a Senigallia, in una sala gremita di agricoltori con un ospite di spicco quale Alberto Giombetti responsabile CIA nazionale, direttamente da Roma, si è concluso il ciclo d’incontri nel territorio.

Dopo una serie di appuntamenti organizzati nella provincia per rendere partecipe l’intero mondo agricolo della “rivoluzione” che avverrà a livello nazionale, sono venuti fuori i nomi dei delegati della zona di Senigallia che domenica pomeriggio, 14 febbraio hanno rappresentato il territorio in Ancona, alla Fiera della Pesca dove è intervenuta la CIA Regionale: Rosi Alfio, Cirinei Giuseppe di Senigallia, Spallacci Giordano e Bruciati Cesare di Corinaldo.

Nell’arco di questi incontri gli agricoltori hanno potuto presentare le loro osservazioni al Presidente provinciale Evasio Sebastianelli che le ha tradotte in un punto da cui partire per una nuova realtà agricola. Sebastianelli ha voluto puntualizzare alcune cose che potrebbero perfezionare la situazione dell’agricoltura oggi: migliorare la distribuzione economica del reddito interno della filiera agricola, pubblicizzare e utilizzare i prodotti CIA all’interno delle mense pubbliche, lottare contro la contraffazione e cercare l’unità tra le diverse associazioni e i diversi organi, parti dello stesso mondo agricolo. A conclusione dell’incontro è stato ribadito il netto no della CIA alla realizzazione della centrale Turbogas nella zona di Corinaldo.

da Alice Mazzarini