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Senigallia, in scena “Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”

Al Teatro La Fenice arriva venerdì 12 una straordinaria favola contemporanea piena di colori e magie

Locandina de "Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio"E se la Regina della Notte cantasse un mambo? Se Pamina non fosse proprio convinta di essere innamorata di Tamino e viceversa Tamino fosse più elettrizzato dal brivido dell’avventura? Se Papageno, Sarastro e gli altri personaggi mozartiani cantassero arie e ritmi pop, jazz, rap, tradizionali, etnici, in arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese e wolof? Se tutte queste cose accadessero e molte altre, allora si tratterebbe de “Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”, in scena in esclusiva regionale al Teatro Fenice di Senigallia, venerdì 12 febbraio alle 21.

Lo spettacolo rientra nella Stagione Unica di Teatro Musica e Danza 2009-2010 in corso ed è uno degli eventi da non perdere dell’offerta regionale. Un’esplosione di suoni e atmosfere, colori e strumenti, con colpi di scena e coinvolgenti momenti di musica e teatro che stanno divertendo e appassionando il pubblico internazionale.

L’OPV è l’orchestra multietnica oggi più conosciuta e apprezzata anche all’estero, un’esperienza lungimirante intrapresa nel 2002 – nata in seno all’associazione Apollo 11 e ideata da Mario Tronco e Agostino Ferrente – che vede insieme una ventina di musicisti di nazionalità diversa ognuno con il proprio bagaglio sonoro e esistenziale. Il debutto mondiale di questo nuovo progetto è avvenuto a Lione, sono poi seguiti i successi di Atene e Barcellona. Lo scorso settembre, in prima nazionale “Il Flauto magico secondo l’OPV” ha inaugurato il Romaeuropa Festival 2009, per poi riprendere una tournée tra Napoli, Parigi e ora di nuovo in Italia a Genova, Senigallia, Taranto.

Nato da una proposta di Daniele Abbado per la Notte Bianca di Reggio Emilia qualche anno fa, si tratta di un lavoro ispirato al Flauto magico di Mozart. Il progetto “viene sviluppato come se l’opera di Mozart facesse parte di tutte le culture musicali di Piazza Vittorio – racconta Mario Tronco, direttore artistico e musicale – come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei musicisti”.

E come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si trasformano e anche la musica si allontana dall’originale. Le melodie sono riconoscibili, ma alcune solo tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani originali dell’Orchestra. L’elaborazione musicale si deve a Mario Tronco e Leandro Piccioni. L’importante è gustarsi la musica viva che questa Orchestra multietnica sa regalare al pubblico, piena di riferimenti a culture diverse, grazie alla varietà geografica e di esperienze dei suoi componenti: dal reggae alla classica al pop al jazz e oltre.

Il Flauto secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio diventa dunque contemporaneo in tutto e l’ambientazione è quella di una moderna società multirazziale. La suggestione arriva anche dal Flauto di Ingmar Bergman, che nell’ouverture volle inserire una successione di primi piani del pubblico “come a cercare il Flauto nella società, e i personaggi tra la gente comune”, spiega Mario Tronco.

I ruoli sono stati affidati ai musicisti in base a una somiglianza di carattere o per affinità con certe esperienze vissute: per esempio Ernesto Lopez Maturell interpreta Tamino con l’esuberanza dei suoi 22 anni e più che dall’amore per Pamina, è mosso dal desiderio di avventura e dalla paura dell’ignoto, che a quell’età si trasforma in eccitazione; il mago Sarastro è impersonato da Carlos Paz, un artista con un rapporto molto forte con la politica e la religione, che racconta spesso dei riti sciamani del suo paese, lui stesso ha qualcosa dello sciamano.
Quella della Regina della Notte è una delle poche parti occidentali, sarà interpretata da Petra Magoni, una virtuosa del canto con un repertorio molto vasto che spazia da Monteverdi ai Beatles e che negli ultimi anni si è imposta in particolare con il progetto Musica nuda in duo con i contrabbassista Ferruccio Spinetti. “La sua Regina avrà un carattere misterioso, insieme solare e cupo; sarà animata da sprazzi di energia ma alla fine crollerà come una cantante da club fuori forma”, anticipa Tronco.
Per diretta assonanza “Pap” è stato subito Papageno, una persona semplice e profonda con un carattere molto vicino al personaggio di Mozart.

Sorprendenti e originali le scenografie realizzate da Lino Fiorito, fatta di acquerelli che richiamano l’idea della favola e da didascalie disegnate su pannelli per i recitativi (come per la tecnica dei fotoromanzi). Un’atmosfera insieme magica e sognante, contrapposta al lato terreno e concreto dei musicisti, che per entrare nella parte indossano i costumi disegnati da Ortensia De Francesco.

Ne “Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”, coproduzione Romaeuropa Festival 2009 con Les Nuits de Fourvière à Lyon/Departement du Rhone, l’OPV è affiancata da musicisti ospiti: Leandro Piccioni al pianoforte, Petra Magoni voce, Sylvie Lewis (Inghilterra) voce, Sanjay Kansa Banik (India) tablas e Fausto Bottoni a trombone e euphonium.

La Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci). La Biglietteria del Teatro La Fenice è aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20,30. Stesso orario sarà osservato il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo.

Info 071.7930842 – 335.1776042 – www.fenicesenigallia.it

 

Crediti

Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio
(ispirato a Il Flauto Magico di W. A. Mozart)

 
direzione artistica e musicale – Mario Tronco
elaborazione musicale – Mario Tronco e Leandro Piccioni
acquerelli, animazione e scene – Lino Fiorito
disegno luci – Pasquale Mari
assistente per le scene – Carmine Guarino
motion design – Raffaele Russo
costumi – Ortensia De Francesco
assistente – Katia Marcanio

con

narratore: Omar Lopez Valle
Papageno: El Hadij “Pap” Yeri Samb
Regina della notte: Petra Magoni
Pamina: Sylvie Lewis
Tamino: Awalys Ernesto Lopez Maturell
Sarastro: Carlos Paz Duque
Monostatos: Houcine Ataa
sacerdote: Raul Scebba
messaggero della Regina della notte: Ziad Trabelsi
tre dame: John Maida, Gaia Orsoni, Zsuzsanna Krasznai,
tre ragazzi: Pino Pecorelli, Evandro Dos Reis, Dialy Mady Sissoko
esercito della Regina della notte: Orchestra di Piazza Vittorio
coro: Orchestra di Piazza Vittorio

 
L’Orchestra di Piazza Vittorio

Houcine Ataa Tunisia, voce
Peppe D’Argenzio Italia, sax baritono, clarinetto basso
Evandro Cesar Dos Reis Brasile, voce, chitarra classica, cavaquinho
Omar Lopez Valle Cuba, tromba, flicorno
Awalys Ernesto Lopez Maturell Cuba, batteria, congas
Zsuzsanna Krasznai Ungheria, violoncello
John Maida Stati Uniti, violino
Gaia Orsoni Italia, viola
Carlos Paz Duque Ecuador, voce, flauti andini
Pino Pecorelli Italia, contrabbasso, basso elettrico
Raul Scebba Argentina, marimba, congas, percussioni
El Hadji “Pap” Yeri Samb Senegal, voce, djembe, dumdum, sabar
Dialy Mady Sissoko Senegal, voce, kora
Giuseppe Smaldino Italia, corno
Ziad Trabelsi Tunisia, oud, voce

Musicisti ospiti

Leandro Piccioni Italia, pianoforte
Petra Magoni Italia, voce
Sylvie Lewis Inghilterra, voce
Sanjay Kansa Banik India, tablas
Fausto Bottoni Italia, trombone, euphonium.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Martedì 9 febbraio, 2010 
alle ore 18:04
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