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Senigallia, i ragazzi di oggi…i cittadini di domani

Bassotti, lista Gazzetti: "Maggior coinvolgimento diretto dei ragazzi, avvicinarli alle istituzioni"

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Lista civica Primo Gazzetti - Senigallia nel cuoreNell’ambito dei programmi dell’Amministrazione Comunale si riscontrano sporadici progetti con il fine di favorire una idonea crescita socio-culturale dei giovani nella piena e naturale consapevolezza dei diritti e dei doveri civili.

Sarà necessario, pertanto, offrire maggiore spazio a progetti utili per avere nuovi cittadini attivi, partecipi della vita Democratica della Comunità Locale.

Un’idea innovativa, non ancora adottata dall’Amministrazione comunale di Senigallia, potrebbe essere Il Consiglio Comunale dei Ragazzi (C.C.R.)

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi (o C.C.R.) nasce in Francia nel 1979 (dieci anni prima della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo), anno internazionale dell’infanzia, a Schiltinheim un piccolo comune della Francia dell’Est. Il Sindaco e i rappresentanti locali immaginarono di poter creare una struttura in cui i giovani potessero essere in prima persona portavoce dei propri interessi, secondo le diverse fasce di età, rendendo i bambini e i ragazzi Cittadini a tutti gli effetti.

I C.C.R. mirano ad un coinvolgimento diretto dei ragazzi nella vita del proprio territorio attraverso un coinvolgimento libero, autonomo e non vincolato a schematismi partitici o politici.

Per raggiungere tale scopo i cittadini neofiti necessitano del sostegno di adulti maturi e responsabili, disposti all’ascolto e all’osservazione, ossia di tutor (facilitatori). I primi adulti che si debbono impegnare in tal senso sono il Sindaco e gli Amministratori Comunali. A loro si affianca la scuola, che adatta a tal fine parte della sua didattica (educazione civica), e i cui insegnanti si fanno tramite tra la scuola stessa, la Famiglia, il Comune e le altre forze sociali. Per concludere, in questo processo non ci dobbiamo dimenticare degli anziani, portatori di esperienze spesso sottovalutate.

I C.C.R. inducono alla partecipazione attiva degli adolescenti alla gestione dell’Amministrazione Pubblica, per educarli in «un modo di pensare capace di interconnettere e di solidarizzare le conoscenze separate che realizzi una etica di interconnessione e di solidarietà fra umani» (Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Cortina Editore, 2000).

I C.C.R. stimolano i junior a comprendere la Costituzione ed a valorizzare il significato e il valore del voto in Democrazia.

I ragazzi familiarizzano con le problematiche di vita Pubblica, rivalutano il significato di Politica Istituzionale e acquisiscono il concetto di Patrimonio Collettivo. Indi, partendo da problemi tangibili, si creano delle relazioni di collaborazione e di confronto fra i neocittadini. Essi si sentono protagonisti, come in un gioco, ma in un contesto reale utilizzando un valido strumento per il cambiamento del paese, nell’interesse del Pubblico Bene.

L’avvicinamento delle nuove generazioni alle Istituzioni, al loro funzionamento, ai meccanismi della rappresentanza e della partecipazione democratica, nonché i limiti della democrazia, rappresenta un esercizio che ci ritornerà come investimento.

I C.C.R. svolgono le proprie funzioni in modo libero ed autonomo: la loro organizzazione e le modalità di elezione sono disciplinate da un regolamento. In Italia le basi legislative di tali iniziative di partecipazione politica risiedono nella Legge del 28 agosto 1997, n° 285.

Affermo che «il ruolo del Comune deve cambiare per non essere più visto come un’entità astratta, freddo, indeterminato, lontano dalle esigenze giovanili, ma aperto alle proposte dei giovani, parlare con loro, dare voce ai bisogni di ogni fascia di età, un partner di riferimento».

«Basta con idee convenienti, di più, a questo o a quel partito»

LE TAPPE FONDAMENTALI DELLA LEGISLAZIONE

1789 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
1959 DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL BAMBINO
1989 CONVENZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO
1990 PIANO D’ADOZIONE MONDIALE PER L’INFANZIA
1997 LEGGE n° 285
2000 LEGGE n° 328


da DANIELE BASSOTTI
Lista Primo Gazzetti

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Pubblicato Martedì 9 febbraio, 2010 
alle ore 14:09
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