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Senigallia, Branzi apre l’albo d’onore del premio Ferroni

Premio al maestro Piergiorgio Branzi. Ancora un evento culturale di rilievo: Senigallia capitale della fotografia

Fondiaria Sai Senigallia

P. Branzi, Senigallia (bicicletta), 1958, fotografia in bianco nero, 23,3x19 cm.Senigallia sempre più capitale della fotografia italiana. Infatti c’è stato il tutto esaurito al Palazzo del duca per un evento culturale di rilievo, l’assegnazione ufficiale della prima edizione del Premio Ferroni-Senigallia, che ha visto impegnati nell’organizzazione, con perfetta sinergia, Pro loco di Senigallia, Comune e Museo d’arte moderna e della fotografia.

Si tratta di una collaborazione che ha dato il risalto dovuto alla manifestazione e quando la signora Ferroni, commossa, ha consegnato ufficialmente il trofeo rappresentativo del Premio al maestro Piergiorgio Branzi gli applausi sono stati tanti. Un trofeo significativo, perché costituito da una copia di una scultura di Alfio Castelli, il grande scultore senigalliese, che era stato un innovatore della plastica italiana, lasciando, con le sue opere monumentali un segno nella storia dell’arte italiana del secondo Novecento. Un’importante serie delle sculture di Castelli è conservata presso il Musinf di Senigallia, insieme alle opere di Ceccarelli e Mazzolani.

Il ruolo storico di Senigallia in campo fotografico è stato, reso manifesto dalla presenza di fotografi convenuti per l’occasione della consegna del Premio Ferroni, da ogni parte d’Italia. C’erano tanti giovani fotografi, ma anche numerosi nomi affermati nel settore, come Lorenzo Cicconi Massi, Renzo Tortelli, Giorgio Pegoli, Alfonso Napolitano, Vincenzo Marzocchini, Walter Ferro, Massimo Marchini, Marco Mandolini. C’era anche il rappresentante della Fiaf, l’associazione nazionale dei fotografi italiani, che aveva proclamato Ferruccio Ferroni autore dell’anno nel 2006, dedicando al fotografo senigalliese un volume monografico.

P. Branzi, Burano (piazza grande), 1957, fotografia in bianco nero, 30,3x24 cm.Il presidente dell’associazione Pro loco, Solazzi, ha delineato l’itinerario organizzativo del Premio e si è detto onorato del fatto che ad aprire l’albo d’onore della manifestazione fosse Piergiorgio Branzi, uno dei più autorevoli fotografi italiani.

L’assessore Maurizio Mangialardi salutando il pubblico e ringraziando Branzi per la presenza, ha sottolineato come proprio il successo di pubblico per le iniziative relative alla fotografia e all’arte abbia fatto emergere con evidenza la necessità di dotare Senigallia di spazi museali adeguati sia per le esposizioni sia per gli incontri, mentre già si è progressivamente provveduto ad individuare e porre in esercizio gli spazi conservativi specialistici, conformi alle necessità di conservazione del patrimonio cittadino d’arte contemporanea, internazionalmente riconosciuto ed in continua crescita.

Stefano Schiavoni, consigliere delegato alla fotografia ha parlato del seguito che hanno avuto e stanno avendo le iniziative relative alla fotografia, inserite nel programma Senigallia città della fotografia e ha annunciato la prossima mostra a Roma della raccolta di 50 opere di Lorenzo Cicconi Massi, conservate al Musinf. La mostra che si aprirà al teatro dei Dioscuri, nel complesso di Sant’Andrea al Quirinale ospiterà anche un incontro dell’autore senigalliese con gli studenti romani e con i rappresentati dell’Agenzia Contrasto.

Musinf SenigalliaIl prof. Carlo Bugatti, direttore del museo civico d’arte moderna e della fotografia, ha illustrato la figura e l’opera di Piergiorgio Branzi, che spicca nel panorama della cultura italiana come protagonista della fotografia, ma anche del giornalismo televisivo, corrispondente della televisione italiana da Parigi e da Mosca, poi presidente del Premio Italia. Di Branzi il prof. Bugatti ha ricordato la partecipazione al Gruppo Misa e il legame di amicizia con Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli. Branzi ha ricordato la figura di Ferruccio Ferroni e la vicenda del gruppo Misa.

Molti per lui sono stati gli applausi e le congratulazioni, tra l’altro quelle della figlia dello scultore Castelli, della sen. Amati, del presidente del consiglio comunale, Silvano Paradisi e dell’assessore Michelangelo Guzzonato. A chiusura dell’incontro c’è stata la visita guida alla mostra documentaria, dove sono state allineate le opere di Branzi, appartenenti alla raccolta del Musinf ed una selezione delle opere di Ferroni, ugualmente appartenenti alla raccolta del museo civico.

da Musinf Senigallia

MUSINF
Pubblicato Martedì 9 febbraio, 2010 
alle ore 9:42
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