Guzzonato sulle alleanze politiche delle Marche
"Si favorisca la condivisione più che la lacerazione"
In merito alla discussione sul tema “quali alleanze politiche per il governo delle Marche” ritengo che il ragionamento possa essere sviluppato tenendo conto delle sostanziali differenze esistenti tra le singole realtà territoriali come Comune, Provincia e Regione stessa che pure fanno parte di un sistema comune.
Qualsiasi schema di governo dovrebbe porre al centro dell’attenzione il programma politico che indica quali priorità e che soluzioni mentre l’arco politico delle forze che si propongono in coalizione dovrebbe essere selezionato in base al grado di adesione, più o meno ampio, a quel programma di governo condiviso: la politica dovrebbe fare la sua parte e cioè permettere che un insieme sviluppi la propria azione coerentemente a quell’unico elemento che condizionerà la scelta degli elettori.
Sappiamo che nel nostro partito esiste l’intelligenza sufficiente per impiegare tutto il tempo necessario perché uno schieramento, il più ampio possibile, possa riconoscersi su temi concreti senza cedere al condizionamento dei veti crociati che sono la negazione del metodo inclusivo di cui siamo da sempre convinti.
Sappiamo anche che nel nostro partito il rispetto delle differenze viene vissuto come elemento di forza e non di debolezza. E’ per questo, dove la situazione senigalliese presenta caratteristiche diverse da quelle che contraddistinguono la partita regionale, che dobbiamo impiegare maggiore perizia: nella nostra realtà sia RC che UDC si pongono, entrambe e per loro stessa scelta, fuori dallo schema di governo non condividendo le scelte amministrative sia attuate sia futuribili mentre SD e Comunisti Italiani, ma anche IDV, Socialisti e Repubblicani svolgono una responsabile azione propositiva a favore della città. Non vorremmo rinunciare a questa condizione caratterizzata da intelligenze che hanno saputo condividere soluzioni per lo sviluppo di Senigallia.
Anche a livello locale serve un’ impegno intelligente che, non bruciando i tempi della politica e non utilizzando evidenti forzature, favorisca la condivisione piuttosto che la lacerazione e riesca in ciò che oggi appare maggiormente difficile: esaltare le cose che accomunano piuttosto di quelle che ci dividono.
da Michelangelo Guzzonato
Candidato del Pd Regionali 2010
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