Diritto all’acqua: approvata a Senigallia la modifica allo Statuto Comunale
Battaglia per l'acqua pubblica in Consiglio: favorevoli 17 consiglieri, 5 astenuti e ben 9 "assenti"
Nella seduta di giovedì 4 febbraio il Consiglio Comunale ha accolto a maggioranza di votanti la proposta di modifica e integrazione dello Statuto Comunale che prevedeva l’inserimento di un articolo volto a dichiarare l’accesso all’acqua “diritto umano”: “Il Comune di Senigallia riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico”.
La proposta di modifica conferma inoltre il principio della proprietà e gestione pubblica e riconosce il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica. La pratica è stata approvata dalla maggioranza, con 17 voti favorevoli (maggioranza consiliare più il Consigliere Bittoni) e 5 astenuti (i Consiglieri Cameruccio, Cicconi Massi, Girolimetti, Massaccesi e Savini). Da segnalare che alla votazione non hanno partecipato in quanto assenti i Consiglieri Bacchiocchi, Cicetti, Corinaldesi, Mancini, Marcantoni, Marcellini, Mastrantonio, Paradisi R. e Schiavoni F.
“I consiglieri presenti – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente, Simone Ceresoni, che ha introdotto e relazionato la pratica – hanno assunto un impegno concreto sul futuro dell’acqua, che è un bene di tutti e non una merce. Il Comune di Senigallia si impegnerà per promuovere e sostenere tutte le azioni di sensibilizzazione della popolazione. Ribadisco l’impegno di questa Amministrazione per mantenere in mano al pubblico la gestione dell’acqua nel nostro territorio affinché le possibilità di privatizzazione, fondate su provvedimenti legislativi recentemente approvati dal Parlamento, non abbiano futuro nel nostro territorio”.
“Quella dell’acqua – ha dichiarato Enzo Monachesi, consigliere dell’Italia dei Valori – è una battaglia seria e importante. Questa votazione dimostra che sta proseguendo l’azione amministrativa avviata da una mozione promossa da Idv nello scorso novembre. Ringrazio la Giunta e l’Assessore Ceresoni per aver risposto in maniera positiva e per aver portato la questione in Consiglio. La nostra battaglia proseguirà con il coordinamento della raccolta firme nella campagna nazionale per il referendum abrogativo della legge”.
Per la conclusione dell’iter di approvazione delle modifiche statutarie la legge richiede una “maggioranza qualificata”: il voto favorevole di 2/3 dei consiglieri (pari cioè a 21). Se la proposta ottiene comunque il voto della maggioranza dei Consiglieri assegnati (16), perché sia approvata deve ottenere due volte analoga maggioranza in sedute successive.
dal Comune di Senigallia
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