Si sono incontrati questa mattina i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, della Società Autostrade per l’Italia e altri soggetti interessati per fare il punto sulla questione degli espropri relativi alla realizzazione della terza corsia dell’A14 e della bretella (complanare). Al centro della discussione le prossime fasi della procedura e le indennità da corrispondere alle ditte interessate.

Società Autostrade per l’Italia, accogliendo l’invito trasmesso nei giorni scorsi dal Comune, ha assicurato che provvederà a informare tempestivamente e puntualmente tutti i soggetti coinvolti circa lo stato delle procedure.

L’Amministrazione Comunale ha chiesto con forza che si proceda più rapidamente nella determinazione dei valori di esproprio, proprio in considerazione che il cantiere è già stato aperto e ai privati sono già stati occupati i beni. L’incontro è servito proprio per approfondire i diversi aspetti che hanno una ricaduta significativa sulle proprietà interessate e il confronto ha consentito di comprendere meglio come i casi da affrontare siano molto articolati e diversificati tra loro.

Infatti, per le aree agricole, l’indennità provvisoria a suo tempo comunicata alle ditte è basata sul valore agricolo medio (VAM) per le colture individuate catastalmente (ad esempio un euro e sessanta centesimi al metro quadro per il seminativo). In altre parole, l’euro e sessanta centesimi al metro quadrato comunicato inizialmente, costituisce appunto una indennità provvisoria ben diversa da quella che viene rideterminata a seguito dell’accertamento delle colture effettivamente praticate e dell’esistenza di soprassuoli. Occorre inoltre considerare le indennità aggiuntive previste in caso di accettazione e a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali.

A titolo di esempio consideriamo il caso dell’euro e sessanta al metro quadro offerto quale indennità provvisoria per un terreno seminativo in base al VAM per l’anno 2007. Se al momento della verifica dello stato di consistenza viene accertata una diversa coltura, il valore è conseguentemente rettificato; ciò significa che, se invece del seminativo è rilevata la presenza di un orto, l’indennità sale a 4,50 Euro al metro quadro. Se poi si procedere tramite cessione volontaria, allora è possibile incrementare l’indennizzo di un ulteriore 50%, arrivando a 6,75 Euro al metro quadro. Se infine il proprietario del bene risulta essere un coltivatore diretto, il valore base si triplica, elevando l’indennizzo dall’originario 1,60 Euro al metro quadro a 13,50 euro al metro quadrato pari a 135.000,00 Euro per ettaro. Tale importo può essere ancora incrementato, considerando il valore di eventuali soprassuoli.

La discussione e l’esame delle diverse casistiche ha fatto quindi emergere con chiarezza come in seguito alla rideterminazione in corso il valore degli immobili da espropriare sia ben diverso da quello che talvolta si è voluto far immaginare e rappresentare.

L’Amministrazione Comunale ha ribadito, durante la riunione, il proprio impegno a favorire ogni possibile iniziativa che contribuisca a superare le eventuali difficoltà di rapporto, rinnovando l’invito a Società Autostrade per l’Italia affinché valuti con la necessaria e dovuta attenzione il valore da riconoscere ai beni espropriati tenendo conto di tutti gli elementi che concorrono a formare l’indennità complessiva, compreso il deprezzamento del patrimonio restante interessato dagli espropri ma non acquisito.

dal Comune di Senigallia