Marcantoni lancia la sfida a Mangialardi
Presentati logo e lista: Pdl, Coordinamento Civico, Lega e comitati. Paradisi: "Una grande coalizione"
"Il rosso e il blu perchè sono i colori della nostra città e del mare. Il verde, bianco e rosso, oltre al richiamo al Tricolore, perchè suggeriscono che la nostra lista civica è un movimento trasversale. In questo puzzle noi vogliamo unire le diverse componenti di Senigallia per risolvere i problemi attraverso un percorso di rinnovamento, al di fuori di logiche di partito". Esordisce così Fabrizio Marcantoni quando nel pomeriggio di martedì 2 febbraio presenta la lista che lo sosterrà alle prossime elezioni comunali del 28 e 29 marzo.
"Un raggruppamento politico – afferma Roberto Paradisi – che comprende la Lista Marcantoni, Senigallia Rinascita, Liberi per Senigallia e i comitati Senigallia Nostra di Anna Maria Bernardini, "Salviamo il Classico" e il comitato dei residenti del quartiere Saline. Insomma una forza politica, una grande coalizione visto il sostegno anche della Lega Nord".
L’idea del puzzle significa la costruzione, oltre che della coalizione, anche e soprattuto della città nuova: "un’idea semplice, propositiva, concreta come i progetti che portiamo con noi" continua il portavoce del Coordinamento Civico. Una lista che raggruppa persone di destra, di sinistra e di centro, quella con cui Marcantoni si presenterà alla sfida elettorale del prossimo marzo e che non ci risparmierà sorprese.
E per presentarsi alla cittadinanza serve un programma, per cui ecco un’anticipazione, una bozza di quello che verrà più avanti presentato in forma più organica.
1. Economia e sviluppo della città. Per Marcantoni non bisogna creare altre sovrastrutture a quelle che oggi esistono, ma solo investire in modo serio, in modo da creare le condizioni perchè giungano altri investimenti e investitori. Ad esempio, il candidato di Pdl, Coordinamento Civico, Lega Nord e movimenti, porta quello del turismo "en plein air", di strutture ricettive particolarizzate e specifiche per i diversi turismi che Senigallia può ospitare, come il campeggio. Strutture ampie e vicino al mare, realizzabili a costi ridotti che potranno servire anche per la Protezione Civile, esercitazioni o emergenze.
2. Urbanistica. Nota dolente della città secondo la coppia Paradisi-Marcantoni. Per ripartire servirà riformare la dirigenza, evitando il consumo del territorio, contenere gli oneri di urbanizzazione consentendo risparmi anche per le famiglie e i giovani, ma soprattutto agendo in tempi brevi, certi e con trasparenza.
3. Linee simili per quanto riguarda l’efficienza della macchina comunale, su cui il cittadino dovrà poter esercitare forme di controllo grazie alla trasparenza e chiarezza burocratica e amministrativa. Marcantoni: "Il cittadino non è una vacca da mungere".
4. Viabilità e parcheggi. Oltre al consumo del territorio, quella dei parcheggi è una vicenda che Paradisi aveva già tirato fuori in occasione delle quote non versate da parte dell’azienda appaltatrice: "noi i soldi li pretenderemo e ce li andremo a prendere" assicura Paradisi. E aggiunge: aumento dei parcheggi disponibili con strutture sotterranee, riduzione dei costi e prime ore gratis: "non è possibile spendere 7-8 euro per passare una giornata nel centro storico".
5. Sport. "Entro i primi mesi troveremo i fondi per realizzare un vero e nuovo palazzetto cittadino che possa ospitare più manifestazioni, polivalente e polifunzionale, oltre ad adeguare le strutture già esistenti. Investire professionalmente e organizzare eventi internazionaliè la chiave per il prestigio di Senigallia e anche per il turismo sportivo".
6. Anche per quanto riguarda l’arte, la cultura e gli spettacoli le idee sono chiare: manifestazioni sulla cultura della città e festival di teatro e danza per i giovani.
7. Integrazione col territorio e questione sociale. Consolidare i rapporti con le diverse realtà cittadine è la lettura che Marcantoni fornisce della Senigallia di domani. Non solo ridurre il "gap sociale" che esiste tra Amministrazione e famiglie, ma consolidare il dialogo e l’ascolto delle esigenze dei cittadini. Il riferimento è rivolto soprattutto al caso complanare e alle proteste del Comitato: "noi in buoni rapporti con i comitati, riceviamo consensi per appoggiare le loro richieste".
La sfida è lanciata.
di Carlo Leone
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