"O firmi o ti togliamo i bambini", ancora uno sfratto a Senigallia
Picchetto del Mezza Canaja contro l'operato dei Servizi Sociali del Comune
Ancora uno sfratto a Senigallia, ancora una famiglia che rischia di finire sulla strada, ancora dei minorenni che potrebbero essere allontanati dai genitori. E’ questa la triste vicenda portata alla luce del sole sabato 30 gennaio dagli esponenti del CSOA Mezza Canaja, i quali hanno fatto un picchetto davanti all’appartamento della famiglia di Mabrouk Aouachri che tra tre giorni dovrà sgomberare.
Una vicenda che risale a diversi mesi fa e della quale i Servizi Sociali del Comune di Senigallia erano a conoscenza grazie anche alle ripetute segnalazioni dello stesso Mabrouk.
Lui cittadino senigalliese, dal ’96 in regola col permesso di soggiorno, invalido civile all’80%, percepisce un indennizzo di circa 450€, giusto quelli che ci vogliono per pagare l’affitto. Ora senza lavoro, inpassato ha lavorato in una pompa di benzina, in alcuni ristoranti, in fabbrica.
La moglie, disoccupata, bada ai due bambini, 7 e 10 anni, con ottimi voti a scuola.
Ora il proprietario dell’appartamento non vuole rinnovare il contratto d’affitto. La proposta che i Servizi Sociali hanno fatto alla famiglia è quella di un alloggio temporaneo, per 4 mesi, in una stanza d’albergo: il Comune pagherebbe come contributo metà delle spese di alloggio, l’altra metà spetta alla famiglia.
"Ma dopo? Che facciamo dopo questi quattro mesi?" si chiede Mabrouk. L’avviso di sfratto prevede che entro tre giorni la famiglia liberi l’appartamento. "Ma il fatto che vogliamo portare a conoscenza di tutti – continua Alessandro Genovali, portavoce del Mezza Canaja – è che i Servizi Sociali hanno posto questa condizione con un ricatto: o firmi o ti togliamo i bambini. Un modo di agire sistematico visto che è già successo in altri casi".
"Continueremo a vigilare – conclude Karim Franceschi del Coordinamento Migranti Terza Italia – sulla vicenda perchè si rischia che una famiglia sia abbandonata per strada al suo futuro e i bambini vengano portati via".
di Carlo Leone
Quando succedono queste cose non c'è proprio da ridere...per carità...
Però al caro Mezza Canaja vorrei raccontare una storia:
Dopo sei anni di duro lavoro per favorire il turismo cittadino e i portafogli di due noti imprenditori titolari di due rinomate strutture alberghiere di primo piano mi sono dovuto licenziare a causa della mancanza del pagamento di straordinari, ferie, parte delle tredicesime, parte delle quattordicesime, parte del TFR, parte dei contributi previdenziali. La somma si aggirava intorno ai 30.000 Euro. Dopo l'interruzione del rapporto di lavoro sono rimasto disoccupato per 7 MESI, dico SETTE, SENZA PERCEPIRE 1 SOLO CENTESIMO DI EURO A SOSTEGNO DA NESSUNA ISTITUZIONE DI QUESTA NAZIONE. Neppure uno sconto o una agevolazione per fare 1 solo viaggio con l'autobus urbano. Per essermi licenziato di mia volontà, nonostante la comprovata motivazione registrata pure agli atti della Direzione Provinciale del Lavoro, non ho infatti avuto diritto ad alcun sostegno, secondo una riforma del "Welfare" del governo Berlusconi 2003 (Maroni-Ministro del Lavoro/"Welfare"). Eppure sono italiano. A questo punto direi pure...purtroppo.
In varie annate d'affitto a Senigallia non ho mai potuto prendere la residenza in città perchè costretto ad affittare appartamenti stagionali, come risaputo più economici. Ma il risultato è sempre stato: sfratto a maggio per lasciare posto ai turisti di velluto, quelli che pagano fino a 4000 euro in nero ad Agosto per un appartamento sul lungomare.
Il signore, che non mi sembra italiano percepisce già una indennità fissa per invalidità dallo stato ospitante. Non gliela voglio mettere in dubbio, per carità. Non ha lavoro nè lui, nè sua moglie. Però, nonostante le età ultra-quarantenne e ultra-cinquantenne hanno due figli di 7 e 10 anni.
Anche io sono sposato con una cittadina extra-comunitaria (quindi non si venga a dire che stancoinvacanzaasenigallia è razzista ed intollerante, NO GRAZIE...). Mia moglie ha avuto moltissimi problemi dopo l'arrivo in questo paese ed ha sempre pensato seriamente di ritornare al suo. Prossimamente la sua storia verrà raccontata su Una Vacanza Dimenticabile insieme a quelle di tanti altri. Noi a differenza dei signori, seppur trentenni e con lavoro abbiamo deciso per il momento di non mettere al mondo figli causa incertezza e precariato. Probabilmente lo faremo all'estero se decideremo di lasciare l'italia.
Lui dopo tutto ha una grande fortuna, quella di poter tornare al suo paese, forse continuando a percepire l'indennità.
Io se scappo dal mio, non solo mi ritrovo senza lavoro, senza affitto, senza aiuti e con una vita da ricostruire...ma con nessun comune o istituzione che si prenderà pur lontanamente cura di me.
Che dite, se sarà il caso me la dovrò prendere con qualche municipio estero perchè non vorrà aiutarmi???
Tremate, tremate le mezzecanne si son momentaneamente svegliate!
Mentre il (fascinoso ?????) testone del fico-delfino spunta tra le nuvole nella foto qui a fianco, i paggetti-mezzacanna si son svegliati dal coma autoimposto per speculare su una famiglia discriminata-ricattata dai servizi sociali comunali.
Inevitabilmente, non sono ancora proprio lucidi, OMETTONO di ricordarci che l'assessore ai servizi sociali è il fido Volpini, compagnuccio del candido sindaco e della sig.ra Angeloni.
Vedrete, invece, che presto scaleranno (perfettamente sobri) l'ex-columbia per sostituire il vessillo italiano con la coloratissima bandiera della pace! Oppure...............?
pepito s. tuttacanna
La tua storia, stancodivivereasenigallia, è di quelle purtroppo ingiuste ed inacettabili, ma questo non vuol dire che una persona che ha sempre lavorato, con sua moglie iscritta alle liste di collocamento e due figli minori, non meriti di avere una casa, pagando proporzionalmente alle proprie entrate. Quello che posso dirti è che ti esprimo la mia personale solidarietà e che se avessimo saputo saremmo stati al tuo fianco, non per la soluzione di un caso specifico, ma perchè ogmi picchetto e presidio sono la premessa di una conquista di diritti per tutti coloro che ne hanno titolo.
Quello che tu hai scritto, lososteniamo, per quel che conta, da almeno due anni. A fianco dei picchetti, abbiamo presentato un piano casa in cui affrontiamo lo scandalo degli affitti estivi,la mancanza di un patrimonio edilizio pubblico ecc. Proviamo ad agire per un cambio di rotta nella politica abitativa in questa città, per tutti, italiani e migranti, perchè riteniamo che sia unendoci che si possano raggiungere dei risultati e non creando guerre tra poveri o tra diversi che però hanno gli stessi problemi.
Come ultima cosa, quello che habbiamo potuto fare quando ci sono state crisi occupazionali o rischi di licenziamento lo abbiamo fatto, ma non è facile, sono terreni dove ci sono altre organizzazioni e comunque campi complessi, per lo più, ed è poco, abbiamo utilizzato lo strumento della manifestazione di solidarietà, stiamo comunque cercando di migliorare su questo campo il nostro intervento. Per il resto i luoghi comuni si potrebbero risparmiare, il nosstro collettivo mi risulta attualmente composto da decine di persone tra i 18 e i 30-40 anni, studenti che fanno il loro compito( i ragazzi di oggi non si avventurano verso un futuro roseo), operai, di cui quì qualcuno parla, precari, disoccupati e sfrattati o abitanti delle case popolari, italiani e migranti. Se qualcuno viene da famiglie benestanti non vuol dire che lo siano decine di persone, Berlinguer non veniva da una famiglia povera, ma certo il pci non era una forza politica borghese e non cambia la realtà delle cose: persone che per quello che hanno fatto affrontano regolarmente processi e tribunali. se poi chi ha avuto la possibilità di studiare e di crearsi una cultura e una formazione la mette al servizio di tutti anche di chi non ha avuto questa fortuna, contribuendo ad un progetto politico che non è sicuramente rivolto ai poteri forti, benvenga. Non si è omesso di parlare di Volpini, ci sembra ovvio nel momento in cui si parla di servizi sociali, le istituzioni le abbiamo sempre attaccate, per questo abbiamo i processi o forse c'è chi è più imformato dei diretti interessati.
Cordiali saluti.
i primi tre commenti sono la spiegazione completa, alla caduta libera di questo paese. p.s. vorrei ricordare a "stancoinvacanzaasenigallia", che per essere razzisti, non bisogna ne essere bianchi, ne italiani, sono i comportamenti discriminatori a far la differenza.
E' questo che penso leggendo questi commenti.
C'è chi si scaglia contro stanco perchè sarebbe razzista, ma come si fa?
Oggi ci occupiamo della famiglia di marocchini che è sottoposto ad un ricatto inaccettabile, ma domani (se no oggi in molti casi) ci dovremo occupare di quelli come stanco.
Il problema è serio e parlarne in questi termininon serve a nessuno.
A volte poi mi sembra che si dia grande risalto alle prime situazioni, come giusto, e si prendano come secondarie le seconde. Forse bisognerebbe occuparsi di queste prima ch ediventino come le prime.
Per esempio, conosco una signora che per tutta la vita piuttosto che impegnarsi a costruirsi una posizione lavorativa che le permettesse di essere autosufficiente ha preferito occuparsi prioritariamente di attività legate alla sua fede, che non le portavano reddito, ed ora disoccupata da anni, vive in un appartamento nuovo di edilizia popolare ad un affitto ridicolo, praticamente simbolico.
Poi c'è chi ha provato a comprarsela una casa accendendo un mutuo che ora a causa della crisi rischia di perdere...E magari per pagarsela fa nache un doppio lavoro (se lo trova).
Boh!
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