A Senigallia il rapporto tra fede e scienza con "Reazioni a catena"
Secondo appuntamento per il cammino del Sinodo Diocesano: venerdì 29, al Gabbiano, Padre Barban ed il prof. Bachelet
Il cammino del primo anno del Sinodo Diocesano è dedicato all’ascolto. Come cristiani vogliamo educarci allo stile dell’accoglienza e del dialogo, anche con chi non condivide la nostra stessa fede o la critica. Come si evince dal motto del Sinodo: la nostra Chiesa vuole mettersi in ascolto e a servizio dell’uomo.
Dopo il primo appuntamento di venerdì 4 dicembre 2009 in cui sono stati protagonisti don Luigi Ciotti ed il sociologo Massimilano Colombi, venerdì 29 gennaio affronteremo il tema del rapporto tra fede e scienza. Avremo come relatori Padre Alessandro Barban ed il prof. Giovanni Bachelet.
E’ opinione diffusa che scienza e fede rappresentino due visioni talmente contrapposte che non sia possibile nessuna forma di dialogo. Vicende come quelle di Galileo o di Darwin, per citare le più note, sostengono questa tesi. Sul piano storico, non possiamo negare che queste due dimensioni dello spirito umano abbiano causato momenti di scontro, in cui lo scienziato ha visto nell’uomo di fede il suo principale nemico, e viceversa.
Vorremmo mostrare che questo conflitto sia solo apparente e che, andando più in profondità, il dialogo tra scienza e fede non solo sia possibile, ma possa portare conseguenze positive ad entrambe le dimensioni.
Sembrerebbe che la causa principale dello scontro sia dovuta a due visioni erronee di scienza e di fede. Si ritiene, infatti, che la scienza, basata sulla scrupolosa osservazione dei fenomeni naturali, sia sempre in grado di esprimere certezze e di fare progredire tutta l’umanità. Dal punto di vista della fede, si pensa che il Dio che si è rivelato in Gesù Cristo abbia mostrato all’uomo la verità di tutte le cose e pertanto qualunque risultato scientifico che contraddica la rivelazione sia falso.
Ma le cose stanno veramente così? In caso affermativo, ci troviamo di fronte a due pretese opposte di verità, di conoscenza del mondo. Allora il conflitto rimane e può soltanto essere sottaciuto dalla chiusura di ciascuna dimensione nel proprio mondo. E per molti le cose stanno proprio così. Per capire come va il mondo in termini razionali, si ascolta la scienza. Per le questioni più intime o irrazionali, si dà credito alla fede.
Sorge anche qui una domanda. È vero che la scienza si occupa di tutto ciò che si può capire con la ragione e la fede di tutto il resto? Se le cose stanno così, la scienza andrà avanti sottraendo sempre più argomenti alla fede.
Su quale base è possibile un autentico dialogo fra scienza e fede? Ci sembra che prima di tutto sia necessario demolire alcune false visioni. All’interno del mondo scientifico non tutto procede in modo lineare. Ci sono dispute, interpretazioni opposte degli stessi dati sperimentali. A volte si seguono mode, o si dà credito a qualcuno in modo del tutto irrazionale. Ma, soprattutto, i risultati a cui arriva la scienza sono sempre parziali e spesso fanno venire più dubbi che certezze. Più si entra nel vivo della scienza, più ci si accorge di quanto faticoso sia aggiungere piccoli passi nel cammino della conoscenza.
Cosa dire poi della fede? L’adesione al Dio rivelato in Gesù Cristo è soltanto un salto nel buio, un atto di irrazionalità? Anche in questo caso, se si va in profondità si scopre che la fede indica una strada da percorrere e uno stile con cui camminare, ma non pretende di dire in anticipo tutte le cose che si incontreranno durante questa strada. Lo stesso vangelo è ricco di argomentazioni, alcune basate anche sulla osservazione di semplici fatti naturali. La Parola rivelata va sempre interpretata e non si adatta mai perfettamente a nessuna situazione. La fede, dunque, non esaurisce tutta la conoscenza del mondo.
Si profila, pertanto, un possibile terreno di incontro. Scienza e fede hanno a che fare con domande di fondo sul senso delle cose, del mondo, dello stesso uomo. Domande che non trovano risposte semplici e immediate, perché, per dirla con il Piccolo Principe, «l’essenziale è invisibile agli occhi».
C’è sempre qualcosa da scoprire, perché la verità non è immediatamente disponibile. Ci vuole curiosità e stupore per conoscere. Ma ci vuole anche umiltà, perché a nessuno sarà mai possibile definire la verità una volta per tutte.
Scienza e fede, inoltre, si pongono su un piano universale, perché pretendono di portare vantaggio a tutti. Travalicano, per loro natura, i confini di sesso, di razza, di lingua e di nazione. Per entrambe, ci vogliono sia la mente che il cuore. Condividono, inoltre, la passione per l’uomo e la contemplazione del creato. Rimangono due realtà distinte ma non separate.
Sorgono, infine, altre domande. Quale vantaggio riceve la scienza dalla fede e viceversa? Come superare antichi e nuovi steccati? Come mantenere credibile la fede di fronte al cammino della scienza?
Breve profilo di Alessandro Barban
Dopo gli studi classici ha conseguito la laurea in Lettere all’Università degli Studi di Bologna. Entrato a Camaldoli, è monaco camaldolese dal 1984. Ha studiato teologia al Pontificio Ateneo S. Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). Dal 2001 al 2008 è stato professore di teologia sistematica al Pontificio Ateneo S. Anselmo. Svolge un’intensa attività di conferenziere affrontando temi di teologia, filosofia e di attualità politica. Attualmente è Priore del Monastero camaldolese di Fonte Avellana.
Libri scritti da Alessandro Barban:
– La spiritualità monastica tra memoria e profezia
di Alessandro Barban, Sergio Livi, Domenico Pazzini
– Al Padre seguendo il figlio. Lectio divina di testi biblici e Avvento e Quaresima
di Alessandro Barban
– La fede pregata. Verso una teologia della preghiera con il catechismo della Chiesa cattolica
di Alessandro Barban
Breve profilo di Giovanni Bachelet
Giovanni Battista Bachelet (Roma, 3 maggio 1955) è un fisico e politico italiano, figlio di Vittorio Bachelet che venne ucciso dalle Brigate Rosse.
Laureato in fisica. Ha lavorato in diverse Università sia italiane sia estere, tra cui Pisa e Trento, mentre all’estero negli Stati Uniti d’America al Bell Labs nel New Jersey, e in Germania al Max-Planck-Institut. Nel 2000 è diventato professore ordinario alla Sapienza Università di Roma.
Ha partecipato alla fondazione dell’associazione Libertà e Giustizia. Mentre nel 2005 è stato uno dei fondatori del comitato, ora associazione, "Salviamo la Costituzione".
Il 19 gennaio aderisce all’appello lanciato dal Partito Radicale Transnazionale che, sull’esempio di quanto fatto negli USA dal comitato inaugurale di Barack Obama, invita i cittadini italiani a dedicare un giorno di servizio alla propria comunità.
Carriera Politica
Su proposta di Romano Prodi nel 1995 e ’96 ha coordinato i Comitati Prodi a Roma e Provincia. Nell’ottobre 2007 è stato eletto alle primarie del PD nella lista di Rosy Bindi al collegio di Roma centro. Alle elezioni politiche dell’aprile 2008 è stato eletto parlamentare alla Camera dei Deputati.
Incarichi parlamentari
Componente VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione)
Citazione: «Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri» (Giovanni Bachelet al Funerale del padre, Vittorio)
Titolo generale degli incontri:
UOMINI E DONNE DI MONDO
Parole per capire chi siamo
• Venerdì 4 dicembre, ore 21, Cinema teatro “Gabbiano”
Luigi Ciotti e Massimiliano Colombi
“SEGNI PARTICOLARI: UMANO”
Identikit di uomini e donne del nostro tempo
• Venerdì 29 gennaio, ore 21, Cinema teatro “Gabbiano”
Alessandro Barban (Monaco e Priore del Monastero di Fonte Avellana – PU) e Giovanni Bachelet (Docente di Fisica Università La Sapienza di Roma)
"REAZIONI A CATENA”
Quando uomini di scienza e uomini di fede si incontrano
• Venerdì 12 marzo, ore 21, Cinema teatro “Gabbiano”
Alberto Melloni (Docente di Storia Contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia – Storico – Scrittore) e Paola Bignardi (già Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica)
“PIAZZA GRANDE”
Chiesa del Concilio dove sei
dalla Diocesi di Senigallia
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