C’è una scuola dove gli studenti, alla fine delle lezioni e dei laboratori, devono essere cortesemente, ma fermamente, invitati ad uscire dai docenti. E’ la scuola di fotogiornalismo, che si tiene il venerdì sera al Musinf di Senigallia.

Articolata su laboratori e incontri didattici con affermati fotografi, locali e nazionali, la scuola di fotogiornalismo è risultata talmente avvincente che, per quanti avevano già frequentato il corso base 2009, la direzione del Museo senigalliese d’arte moderna ha dovuto prevedere per il 2010 la possibilità di continuare la frequenza creando un apposito corso di formazione e aggiornamento permanente.

Il corso base, a cui si può iscrivere gratuitamente chi abbisogna di un primo orientamento alla storia ed alle tecniche della fotografia, nel 2009 ha superato i cento iscritti. Si svolge il venerdì sera per consentire la frequenza anche a quanti hanno impegni di lavoro e di studio. Sono previsti laboratori di ripresa e di stampa in cui gli iscritti sono affiancati da esperti e valenti fotografi.

Le iscrizioni per il 2010 sono state aperte in questi giorni. Per iscriversi è necessario compilare un’apposita scheda che può essere ritirata al Musinf (segreteria Paolo Catalani, telefono 07160424). Per iscriversi al corso base non è richiesto alcun titolo.
Per iscriversi al corso di formazione e aggiornamento permanente invece è necessario l’attestato di frequenza al corso base.

L’incontro di venerdì 22 gennaio al Musinf è risultato di particolare attualità in quanto prevedeva la testimonianza e l’esame dell’opera di Gabriele Moroni. E’ stato Giorgio Giorgio Pegoli a introdurre l’incontro, congratulandosi con Moroni per la presenza sulle pagine online del New York Times. Congratulazioni cui si sono aggiunti anche Alfonso Napolitano, Marco Mandolini e Massimo Marchini, che affiancano Pegoli come docenti del corso e responsabili dei laboratori del Museo comunale per la camera oscura e la camera chiara.
Gabriele Moroni ha illustrato la sua esperienza professionale di collaborazione con giornali e riviste. Un’esperienza che ha infine condotto al riconoscimento da parte del New York Times. Moroni su richiesta del prof. Bugatti, direttore del Musinf ha illustrato, sotto il profilo tecnico e poetico anche il percorso della sua fotografia creativa, oggetto di esposizioni recenti.

Moroni è nato a Senigallia il 24 marzo del 1965, dopo la maturità classica è approdato al Dams di Bologna, la cui frequenza ha interrotto per collaborare con alcuni fotografi di Senigallia. Da lì ha iniziato anche a collaborare con la “Gazzetta di Ancona”, mentre apriva il suo studio fotografico, foto Effimera, che segue tuttora, in società con un altro bravissimo fotografo, Roger Conti.

Dopo un passaggio di alcuni mesi al “Corriere Adriatico” dal 1991 è divenuto collaboratore fotografico fisso de “Il resto del Carlino” per la pagina di Senigallia. E’ la testata giornalistica con cui collabora tuttora. Ha poi iniziato a collaborare con alcune agenzie di fotogiornalismo, la “Massimo Sestini di Firenze e “Lapresse” sede di Milano. Sue fotografie sono state pubblicate sulla maggior parte dei quotidiani e delle riviste italiane e su alcune pubblicazioni estere. Ha seguito tutto il terremoto delle Marche ed Umbria del ’97. Foto, queste, che sono state pubblicate tra l’altro nel libro della Regione, pubblicazione sul decennale del 2007 con le altre foto del maceratese Guido Picchio. Ha realizzato un reportage nel ’99 in Albania, in occasione dell’arrivo dei profughi kosovari al “Villaggio Arcobaleno”. Reportage, apparso in un numero monografico della rivista della Regione Marche. Nel 2000 è stata la volta della Bosnia, con un reportage a seguito di una delegazione della Caritas, conclusosi con una mostra cittadina.

Nel 2004 è stato in Brasile, nello stato di Bahia, a documentare la nascita di una scuola materna realizzata dall’Onlus “Il Giardino degli Angeli”. Nell’occasione ha realizzato il materiale per la Onlus e per una mostra. Sue sono le foto, che ritraggono Maurizio Montalbini nell’ albergo-grotta di monte Prata, uscite su “Gente”. Sue sono anche le foto di Dita Von Teese al Summer Jamboree uscite su “Oggi”. Ha Fotografato ben otto volte Papa Karol Woityla nei suoi viaggi marchigiani. Ancora sua è la foto, che ritrae il presidente della Repubblica Scalfaro con l’elmetto da cantiere, all’interno del cantiere della Basilica di Assisi. Si tratta di un’immagine apparsa in prima pagina sul Corriere della Sera.

dal Musinf Senigallia