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Castronerie Senigalliesi – Settima puntata – Luglio 2009

Castronerie senigalliesi che se ne vanno… (e problematiche irrisolte che restano…)

Castronerie Senigalliesi, la rubrica di Stanco in Vacanza a SenigalliaNuovo appuntamento dell’ormai tradizionale resoconto dell’anno a puntate di Una Vacanza Dimenticabile. Le dichiarazioni, i comunicati, le opinioni, i fatti e i misfatti agli occhi degli spettatori. Alcune sono vere ed attendibili, altre meno. Altre ancora sono falsità assolute. Una cosa è certa: se non le hanno dette o fatte i diretti interessati, vuol dire allora che se le sono inventate i cronisti. Tutto giudicabile dalla più sincera discrezione del lettore con la sua valutazione.

1 Luglio – Un comunicato stampa della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Ancona avverte del allarme riguardante il grano. Raccolti diminuti, maltempo assassino, crollo dei prezzi e delle quotazioni sul mercato. Se gli agricoltori sono in netta perdita hanno ragione. Ma non vi è alcun accenno ai prezzi dei beni primari da esso derivati come pane e pasta che invece continuano a salire. Quindi se il frumento perde il suo valore addirittura sino a scendere alle quotazioni di vent’anni fa, perché il pane e la pasta rimangono sempre ai soliti prezzi e crescono pure??

1 Luglio – In vista dell’oramai confermato summit del G8 a L’Aquila si rafforzano i controlli a Senigallia: “Controlli potenziati in città in vista del G8 de L’Aquila e potenziamento degli organici per le forze dell’ordine. (…) Rafforzamento di organico accordato, come richiesto dal capitano Roberto Cardinali, per i militari della Compagnia di Senigallia per il periodo estivo. E a Montemarciano arriva il primo carabiniere donna. Sono già operativi i cinque militari al servizio del comando senigalliese e che resteranno in servizio fino al 15 settembre. Tra questi c’è anche una donna al lavoro presso la stazione di Montemarciano”.

1-2 Luglio – Nuovo dibattito lanciato dal Consigliere Floriano Schiavoni. Il titolo è quasi del tutto incomprensibile, ovvero non s’intende che cosa si sta trattando: “al Porto è meglio lavorare ’da bora’ o ’alla Pedossa’?” Poi però Schiavoni spiega tutto e la questione non appare solamente ben chiara ma dovrebbe essere degna di varie considerazioni. A detta del consigliere infatti durante l’approvazione del nuovo porto nel suo complesso in assemblea non si sarebbe tenuto conto che i lavoratori rimarrebbero in preda alle folate invernali dei venti gelidi perché le loro attività non sarebbero consentite in luoghi adeguatamente riparati. I fabbricati previsti sul piazzale, secondo le planimetrie, risulterebbero esposti totalmente ai venti di Bora in fronte con gli operatori all’aperto senza ripari. Se concepiti invece su un altro lato proteggerebbero gli operai alle spalle alleviando i disagi. Ma nonostante la proposta di un emendamento nessun interesse è arrivato dalla maggioranza: “la maggioranza ha fatto orecchie da mercante e questo probabilmente perché il mercanteggiare fra di loro era terminato o perché gli ordini imposti dall’alto non permettevano di utilizzare più la propria testa. Spero, in ogni caso, in un ripensamento nel futuro nel segno di “non è mai troppo tardi". Per questo sarebbe sufficiente che qualcuno della maggioranza (bastano tre) esamini liberamente il problema con chi nel porto ci lavora quotidianamente”.

1-2 Luglio – Il Consigliere Marcantoni ritorna sul paradosso dell’annuncio della non edificabilità in area ex-SEP attaccando il Consigliere Donatiello, capo della Commissione Urbanistica che era intervenuto assai felice dandone notizia dopo l’esito del Consiglio Comunale: “Chi infatti ha partecipato o ha ascoltato il Consiglio Comunale del 24 giugno scorso, ha potuto sentire e constatare che la minoranza ha presentato ben tre emendamenti che prevedevano tutti la non ricostruzione dell’edificio ex-Sep: ci spieghi il consigliere Donatiello perchè lui e la sua maggioranza hanno votato contro tutti e tre, probabilmente, come quasi sempre succede, senza nemmeno leggerli, perchè anche i nostri non avevano nessun colore politico ma andavano allo stesso modo incontro alle esigenze della città. Ora le cose sono due: o gli emendamenti della maggioranza sono più belli di quelli della minoranza, o c’è una pregiudiziale imposta dal capo supremo il sindaco per cui tutto ciò che proviene dalla minoranza non va assolutamente preso in considerazione

2-3 Luglio – Dopo il tragico deragliamento di Viareggio con la città in fiamme ecco di nuovo uscire la grande preoccupazione marchigiana e della Provincia di Ancona: l’arretramento della ferrovia. Arrivano allora proprio le immediate dichiarazioni dell’Assessore Antonio Gitto della Provincia: “Gli attuali margini di sicurezza intorno al sito dell’Api sono buoni e ciò lo si deve anche agli interventi messi in atto in questi anni dalla nostra amministrazione in sinergia con le altre istituzioni del territorio che hanno portato ad un effettivo decentramento della mobilità. Tuttavia la totale messa in sicurezza resta un impegno prioritario per il nostro ente, che intendiamo perseguire attraverso il nostro progetto di arretramento della ferrovia da Falconara a Senigallia. Intervento che, rendendo fruibile una porzione più ampia di territorio, gioverà anche alla qualità della vita dei cittadini residenti nei comuni interessati e rappresenterà un contributo concreto allo sviluppo economico dell’intera area. La prossima settimana mi mobiliterò personalmente con la Regione Marche affinché al più presto si possa giungere a un punto di intesa con il ministero delle Infrastrutture sul progetto che è e deve continuare a essere percepito come un intervento per la provincia e non come il by pass di Falconara”. Stavolta un pubblico amministratore parla addirittura di spostare un tratto compreso tra Falconara Marittima e Senigallia, una versione mai ascoltata sin d’ora. La storia dell’arretramento appare più che mai una pazzia senza fine. Peggio di un film di James Bond contro il despota maniaco di turno.

3 Luglio – Mancava solo il parere del GSA (Gruppo Società e Ambiente) sull’approvazione del nuovo piano del porto. Ed infatti arriva per completare l’opera di protesta: “In primo luogo la carenza partecipativa su tutto l’iter procedurale del progetto. E se a lamentarsi di questo sono stati in primis molti consiglieri comunali, che cosa dovrebbero dire le altre istanze culturali e sociali cittadine?

3 Luglio – Il Consigliere Mancini pubblica un profonda riflessione sull’ormai imminente approvazione della lottizzazione ex-Sacelit: “Tra poco verrà approvato il piano di lottizzazione della ex Sacelit-Italcementi. Giunta e maggioranza stanno procedendo a tappe forzate in modo da poter concludere la pratica in un paio di settimane, tenendo all’oscuro la città, le sue associazioni e categorie economiche e sociali. Per ora sappiamo che nell’area di 5 ettari è previsto, sul lato Italcementi, un albergo fronte mare di 8 piani che avrà sul retro una piazza dalla quale non si vedrà né il mare né il porto né il fiume, mentre, sul lato Sacelit, una serie di edifici residenziali con un bel giardino condominiale (chiamato parco), pochissimi parcheggi a servizio del Centro Storico e un nuovo centro commerciale di medie dimensioni. Alla nuova lottizzazione si accederà tramite la rotatoria davanti alla Stazione FS e svincoli annessi. Con un rapido conto, facciamo una ipotesi sul numero di persone che potrebbero avere una conoscenza più o meno approfondita di questo piano: 5 progettisti, 3 dello staff della proprietà, 4 tra sindaco e assessori, 5 tra funzionari del Servizio Urbanistica e membri della Commissione Edilizia, una dozzina di consiglieri comunali partecipanti alla Commissione Urbanistica, una decina di altri addetti ai lavori (altri imprenditori edili, funzionari di società finanziarie e faccendieri vari). In totale sono una cinquantina di persone, tra cui i senigalliesi si riducono a 30 (trenta!) circa se togliano, appunto, i non senigalliesi (progettisti, proprietari, Sindaco e altri). Ora, è accettabile che “il maggiore intervento urbanistico dopo l’ampliazione del ’700” (come ha detto il Sindaco stesso) sia conosciuto e deciso in tutta fretta da un numero così esiguo di persone a fronte agli oltre 44 mila senigalliesi? Ad esempio, sono state consultate le categorie interessate circa la previsione del nuovo centro commerciale? Gli esercenti, e in particolare quelli zone limitrofe, che ne pensano? Si potrebbe continuare con un lungo elenco di domande, ma lo spazio non lo permette. Dico solo che una città aperta, democratica ed inclusiva, avrebbe allestito in sale pubbliche di prestigio (Palazzo del Duca o la stessa Rotonda) una bella mostra con planimetrie, immagini, presentazioni multimediali ed ogni spiegazione, rendendo il progetto stesso un evento attrattivo (come fece l’Assessore Bertolini col primo Piano Cervellati). Questa città, che non è quella di Angeloni e Mangialardi, avrebbe messo i suoi abitanti in condizione di sapere e di pronunciarsi sul futuro e chiesto anche ai turisti il parere su quale Senigallia bella vorrebbero per il domani”.

3-4 Luglio – Denuncia per atti osceni in luogo pubblico per quattro nudisti sulla spiaggia di Cesano. Gli interessati sarebbero due uomini e due donne facenti parte di due rispettive coppie di coniugi della provincia di Perugia regolarmente iscritte all’associazione nazionale dei naturisti (ANER). Una sfilza di commenti seguono dopo l’articolo. Ma quello che ha dell’incredibile è proprio il primo: “Cari amici delle Marche, la vostra terra è sempre stata ospitale con tutti i turisti compresi i naturisti fra cui molti stranieri (che amano prendere il sole nudi, ma solo dove si può e nel rispetto degli altri ). Chiaramente gli atti di repressione non servono a nulla, non sono certo i Carabinieri che impongono il costume … La pratica del naturismo, anche a Cesano , si concilia con il turismo tessile e non offende nessuno. Su quella spiaggia avevamo ottenuto il consenso alla frequentazione nudo-naturista dall’assessore al Turismo di Senigallia Gennaro Campanile che speriamo non faccia marcia indietro magari per paura dei Carabinieri.. Insomma il turismo naturista è una risorsa per il paese e noi vogliamo essere trattati come turisti come tutti gli altri e non come delinquenti. NESSUN ATTO OSCENO E STATO MAI COMPIUTO DAI NOSTRI SOCI semplicemete abbiamo preso il sole nudi e questo non è osceno !!! Saluti naturisti JEAN PASCAL MARCACCI – presidente Associazione naturista ANER

5-6 Luglio – La stampa locale informa della pratica di alcuni casi di saldi fuori legge. Previsti per martedì 7 luglio, quelli ufficiali e regolari, da alcuni giorni invece s’intravedono negozi senigalliesi che vendono al ribasso con le tradizionali vetrine reclamizzate. I rappresentanti delle associazioni e l’assessorato di riferimento prendono le distanze dall’accaduto definendo tali situazioni come scorrettezze nei confronti dei colleghi e della categoria, e ricordando il rischio sanzioni.

5-6 Luglio – Ecco una nuova discussione dell’Udc senigalliese: “In riferimento alle dichiarazioni a mezzo stampa, nelle quali esponenti del Club della Libertà Avanti Senigallia esprimono l’intenzione di rafforzare la candidatura del centrodestra per le prossime amministrative del 2010, partendo fra l’altro da un confronto con gli esponenti locali dell’UdC, la Segreteria locale dell’UdC ribadisce di non essere a disposizione di alcuno, per rafforzare candidature precostituite, a sinistra o a destra, per la carica di Sindaco. (…)  Non sono previste alleanze né con il PD né con la PDL, ma solo un percorso di formazione graduale e di realizzazione di progetti per la città, in forma partecipata, all’esito del quale sceglieremo il nostro candidato Sindaco, senza che nessuno possa calarcelo dall’alto. Le aperture possibili per l’UdC Senigalliese sono solo quelle che presuppongono l’adesione al progetto per la città della Costituente di Centro”. Particolare un commento: “Me sembrate la regina Elisabetta che quando c’è la nebbia dice che l’Europa è isolata”. E allora risponde pure il club: “Il Club della Libertà Avanti Senigallia e l’Unione di Centro, hanno in comune la stessa ispirazione cristiana che rivendicano con fierezza, quale proprio elemento caratterizzante. Da questa premessa, scaturisce la necessità di ipotizzare un percorso comune in vista delle amministrative del 2010. (…) Nessun accordo sottobanco certo, ma un confronto franco e sereno alla luce del sole, possibilmente in una delle occasioni pubbliche che il Club della Libertà ha intenzione di organizzare per le prossime settimane. (…) Un eventuale fallimento di convergenza seguito dalla assenza di una candidatura autenticamente rappresentativa dei Valori Cattolici, sarebbe una ipotesi disastrosa, della quale ognuno poi dovrebbe assumersi la responsabilità”.

6 Luglio – Ci siamo. Anche l’ingegner Paolo Landi stavolta non poteva mancare esprimendo le sue opinioni sulla lottizzazione ex-Sacelit e nuovo piano del porto: “trionfalismi, da parte dell’amministrazione, che stanno accompagnando il piano del porto e dell’area Sacelit appaiono esagerati e fuori luogo. Un progetto imposto, che volutamente sfugge al confronto con le alternative e che non è partecipato con la città, infrange i criteri della nuova urbanistica, risulta di fatto disarticolato, senza capacità di promuovere uno sviluppo turistico-economico e una valenza e una qualità ambientale per la città del domani, che per secoli sarà condannata a subire le conseguenze negative delle scelte approssimative di oggi. La lottizzazione della Sacelit, potrà anche apparire gradevole a prima vista, ma è avulsa ed estranea alla città, con la quale non condivide nulla e per questo avrebbe potuto essere indistintamente collocata in qualsiasi altro sito, alle Saline come alla Cesanella. (…) Eppure un’altra pesante emergenza incombe sulla città futura, quale conseguenza di un’assenza di pianificazione e di una mancata visione strategica d’insieme. (…) Si soffoca incredibilmente la città  quando quest’ultima possiede invece potenzialità straordinarie che aspettano solo di essere colte. E’ il tentativo improbo che disperatamente sto cercando di trasmettere alla città. dobbiamo tentare fino all’ultimo di costruire la città bella e dell’eccellenza, piuttosto che la città  banale”.

6-7-8-9 Luglio – Nuovo grande colpo di scena mediatico alla Roberto Paradisi. Il consigliere infatti afferma che ha preso inizio una opera di finanziamento delle associazioni cittadine per mano del Comune. Una pioggia di soldi che cadrebbe a fagiolo proprio in prossimità delle vicine tornate elettorali: “E’ cominciata la campagna elettorale della sinistra. Con i soldi dei cittadini. A meno di un anno dalle elezioni amministrative, l’Amministrazione comunale, attingendo a piene mani dalle casse pubbliche, ha iniziato la distribuzione a grandine di contributi ad una serie impressionante di piccole associazioni (si tratta di 18 associazioni tra cui la corale Luigi Tonini Bossi, il circolo “Piero Ciampi”, l’Associazione Mazziniana, New Vocal ensemble ed altre). Con una determina sottoscritta dal dott. Mattei, dirigente del servizio attività economiche e culturali, sono partiti i primi 23mila euro “a sostegno delle attività poste in essere dalle associazioni per il completamento dell’offerta culturale dell’Amministrazione comunale”. Tra le motivazioni indicate dal dirigente vi è (cito testualmente) la “vivezza” delle proposte che meriterebbe “adeguato supporto”. Come facilmente intuibile, si tratta di tanti piccoli e medi contributi che vanno dai trecento ai 1.600 euro (assegnati alla associazione “Giovanni Longarini”). Una determina priva di ogni logica e di ogni progettualità con la quale, a fronte di un bilancio disastrato e della pochezza delle risorse (per la quale si è accusato a più riprese il Governo centrale e si è creato allarmismo con assessori che denunciavano la difficoltà a garantire i servizi sociali essenziali), si è deciso, invece magari di offrire alle associazioni semplicemente un supporto logistico a costi irrisori per il Comune, di optare per dazioni in denaro a pioggia. Dimenticata la pochezza delle risorse, resta la “vivezza”. E resta, soprattutto, un “pro-memoria” tangibile per le prossime elezioni amministrative che vorrebbe ovviare al clima civico di profonda disaffezione e rabbia nei confronti dell’incapacità e dell’arroganza degli amministratori. Vigileremo perché il rischio certo è che iniziative di questo genere, con il passare dei mesi, si moltiplicheranno. E lasceranno un bilancio ancora più disastrato”.
Servono ora chiarimenti dalla controparte, o meglio, dal Comune stesso. Ecco allora che, dopo una breve consultazione, viene incaricato di replicare il presidente del PD Simeone Sardella, il più moderato, con le solite belle parole che tutti condividono (a destra e a sinistra), ma che non giustificano nulla: “Senigallia è una città ricca di valori positivi, di voglia di partecipazione e di solidarietà. Le molteplici associazioni, con i loro diversi scopi e finalità, ne sono l’esempio. L’associazionismo di varia natura è una grande risorsa per la città, e come tale merita di essere sostenuto ed incoraggiato dalle amministrazioni locali con ogni mezzo possibile. Le associazioni sono luoghi dove si crea cultura, cittadinanza, senso di appartenenza, solidarietà verso il prossimo. Rispondono a molteplici finalità: da un lato sono luogo di inclusione e di condivisione. Dall’altro sono strumento di sussidiarietà, per affiancare o addirittura sostituire la pubblica amministrazione nel perseguimento di interessi collettivi. Spesso è proprio lo spontaneismo e la passione posta nelle varie attività sociali che trasforma i soci in professionisti, ciascuno con le sue competenze di provenienza, e consente alle associazioni di perseguire finalità pubbliche con eccellenze che neppure gli enti pubblici preposti sono in grado di raggiungere. Pertanto bene fa quella pubblica amministrazione che, nel rispetto della normativa vigente ed in modo imparziale sostiene l’associazionismo in un percorso non di rado difficile. Degradare il sostegno pubblico a mero contributo a fondo perduto per finalità elettorali non rende onore ai tanti cittadini di Senigallia volontari nelle associazioni”.
Intanto pure una associazione che dichiara di aver percepito ben milleduecento Euro dalle casse comunali esce allo scoperto. Si tratta della Corale Tonini Bossi che inorridita dalle parole di Paradisi dichiara: “Uso solo fatti e allego solo documenti; non ho parole migliori per replicare al basso profilo culturale e alla scarsa conoscenza della realtà, nei confronti di chi tenta di svilire la vita stessa dell’Associazionismo locale, ricco di sani umani valori e portatore di eventi artistici di alto livello, ai quali il signor Paradisi non ha mai partecipato. Basti riportare i documenti ufficiali allegati che parlano di un concerto con spesa preventivata di € 6.000,00; questa spesa, sostenuta dal Coro Luigi Tonini Bossi, modesta solo grazie all’impegno di mesi, assolutamente  gratuito, dello stesso Coro, e grazie alle Amicizie di Artisti di fama internazionale, è stata sostenuta dal Comune con un contributo di € 1.200,00; chiunque abbia un minimo di conoscenza di quali siano i costi reali necessari per commissionare un evento simile, (non certo evidentemente il sig. Paradisi), potrà comprendere quali siano i reali costi per l’allestimento di simili solenni eventi. Che tristezza questo modo di fare politica, demagogica, e priva di qualsiasi logica e verità, che il sig. Paradisi esprime”.

7-8 LuglioIdV Senigallia si schiera dalla parte dei concittadini infastiditi dalla vista dei naturisti sulla spiaggia della foce del Cesano, rammentando che il territorio comunale non è adatto a tali manifestazioni che invece dovrebbero essere praticate in luoghi pressoché isolati. Sotto l’articolo partono i commenti. Il primo è dell’ingegner Landi che sposta decisamente la questione poco importante dei naturisti per chiedere il parere del partito sul caso lottizzazione ex-Sacelit e nuovo porto, criticando pure la figura di Enzo Monachesi: “Sarebbe interessante più che sui naturisti che l’IDV facesse sapere come la pensa sul porto e sull’area Sacelit-Italcementi in quanto la rappresentanza del consigliere Monachesi non è molto credibile per i cittadini poichè la sua elezione è avvenuta con una compagine in opposizione a questa amministrazione e fin qui nulla di male perchè non è un delitto cambiare opiniome, ma ora non rappresenta più nessuno in quanto eletto con 80 voti su 869 complessivi della lista che ha prodotto 2 consiglieri, perchè possa dire che erano voti personali ne avrebbe dovuti ottenere almeno 435, di conseguenza piuttosto che cambiare casacca avrebbe dovuto avere l’onestà intellettuale di dimettersi. dalla segreteria dell’IDV i cittadini si aspettano una presa di posizione sulla stampa per sapere come la pensano su Sacelit e Italcementi, ma forse è meglio non sbilanciarsi e affrontare il problema dei naturisti”.

8-10 Luglio – Pesantissima serie di accuse all’Assessore Ceresoni per causa degli schiamazzi notturni provenienti dalle manifestazioni e per segnaletica caotica. A sollevarle è l’associazione dei consumatori ADUC per bocca del rappresentate in loco Antonio Valente: “gli abitanti del quartiere detto della scuola rossa hanno assistito, impotenti e incavolati, alla avvenuta trasformazione della segnaletica stradale (…) La sensazione provata è di un prolungamento del percorso con l’ovvio risultato di un maggiore consumo di carburante con un conseguente aumento del tasso di inquinamento. Non per niente l’assessore al traffico appartiene al gruppo dei Verdi. A proclamata vocazione ecologica. Nei giorni precedenti le ultime elezioni è stato recapitato dal gruppo politico a cui appartiene la nostra giunta, materiale pubblicitario sulla cui copertina campeggiava, a caratteri cubitali, ‘Pensare Democratico’. Ma se il pensiero non si traduce in atti corrispondenti, la sensazione percepita dagli elettori sarà di una ennesima presa in giro. E il risultato delle urne è stato significativo. Ma i lampi di genio dell’assessore Ceresoni non si esauriscono a questo caso. Intervistato in ordine ai reclami provocati dalla manifestazione denominata Festa della Musica, l’assessore difende l’iniziativa. In pratica condanna chi reclama e definisce ‘fisiologica’ la reazione dei cittadini verso i rumori fastidiosi, affermando che qualche sacrificio in più è stato ampiamente ripagato sul fronte turistico. Una risposta di tal fatta sembra provocata a seguito di un colpo di sole. Oppure dalla botta ricevuta nelle ultime consultazioni elettorali. Illustre assessore, tra il godimento di molti e la sofferenza di alcuni, un paese civile tutela questi ultimi. La violazione della dimora domestica è condannata in tutti i paesi che abbiano raggiunto un grado minimo di civiltà. La costituzione italiana tutela la salute, non già lo sballo. Questo ultimo è consentito finchè non invade la sfera privata altrui”.
Appena due giorni dopo replica Claudio Albonetti dell’Assoturismo in aperto vantaggio per Ceresoni: “Il turismo non è solo degli imprenditori ma di tutta la città. In una città turistica vivono meglio anche i residenti, ci sono più occasioni di lavoro e il mercato immobiliare ha un valore più alto. Anche il singolo cittadino che protesta se è proprietario di una casa, deve essere consapevole che la stessa casa in una città non turistica vale la metà. Vivere in una città turistica conviene a tutti. E’ sciocco protestare per rumori in concomitanza di serate occasionali se l’occupazione riprende e il commercio pure lo fa nei mesi estivi. Il turismo è trasversale a tutta l’economia. Siamo rimasti gli unici a portare un po’ di ricchezza in città e quindi ci lascino lavorare in pace. Stavolta all’assessore Ceresoni va tutto il nostro appoggio”. 

8-9 Luglio – Nel frattempo esce un intervento dell’Assessore Ceresoni che insieme all’Assessore Guzzonato presentano il nuovo piano generale del traffico da attuare: “Estensione delle aree pedonali e ztl, una classificazione di tutte le strade, potenziamento della rete di piste ciclabili, riassetto del sistema della sosta e una centrale di governo della mobilità. Il piano prevede anche la revisione del sistema della sosta e la previsione della realizzazione di un parcheggio interrato, sotto alla ex Gil, un progetto pilota per il servizio a chiamata del trasporto collettivo, l’ottimizzazione delle fasi semaforiche e l’apertura di un ufficio mobilità. Tra i vari interventi previsti, figura la pedonalizzazione dei due lungomari, dalla Rotonda al Ponte Rosso, e dal porto a via Panzini. In un’ottica di più lungo respiro invece (e cioè quando sarà realizzato il parcheggio in struttura alla ex Gil) anche piazza Garibaldi e tutta l’area compresa tra corso II Giugno e via Pisacane saranno off limits per i motorini e auto”. Non mancano le dichiarazioni degli amministratori opportunamente intervistati: “Si tratta di uno strumento che opera sul breve periodo che mira ad intervenire sulla realtà giù esistente per migliorare la sicurezza stradale e la viabilità  oltre al potenziamento delle ztl e delle aree pedonali nel centro storico, il pgtu classifica le strade in base alle varie caratteristiche e alle zone che attraversano, i centri abitati e i quartieri saranno protetti con varchi d’ingresso, verranno potenziate la rete di piste ciclabili e il bike sharing e non solo” (Ceresoni) – “Non si può più prescindere dalla realizzazione di una centrale unica di monitoraggio e controllo che faciliti il governo di tutti i fenomeni connessi alla viabilità saranno così integrati vari sistemi di monitoraggio del traffico e realizzati sistemi di condizionamento del traffico stesso come una guida ai parcheggi, segnalatori di velocità, regolazioni di velocità ecc…” (Guzzonato).

9 Luglio – Dopo la lotteria sanitaria “Una bella idea per stare meglio” l’Asur 4 di Senigallia cerca volontari per il servizio civile.

9-10-12-13 Luglio – Il Consigliere Roberto Paradisi ha pronta un’altra delle sue denunce: “Non avevo nemmeno fatto in tempo a denunciare l’inizio di una grandine di denaro pubblico per diverse associazioni culturali in vista delle prossime elezioni, che proprio l’altro giorno il servizio attività economiche e culturali del Comune ne ha messo a segno un’altra. Questa volta con risvolti politici francamente imbarazzanti. Non è azzardato parlare di scandalo politico. Con determina che deve ancora essere pubblicata, il dott. Paolo Mattei, su incarico dell’Amministrazione, ha firmato un contributo per 17 mila euro (sic!) in favore del Teatro alla panna per l’edizione 2009 della rassegna ‘Baracche e burattini’. Uno dei due responsabili dell’associazione è Roberto Primavera, portavoce dei verdi di Senigallia, partito fedelissimo di maggioranza. Colui che ingiuriò pubblicamente i consiglieri comunali di opposizione definendoli molto poco elegantemente ‘sgherri’. (…) Ma non è tutto. Ho voluto personalmente verificare, dal 2005 ad oggi, quanti contributi pubblici aveva percepito questa associazione. Il risultato è sbalorditivo: 12 mila euro nel 2005; 12 mila euro nel 2006; 21 mila euro nel 2007; 19 mila euro e rotti nel 2008”. Immediata la sfilza dei commenti dei lettori.
Immediate pure le repliche. Il giorno successivo interviene per prima la stessa Amministrazione Comunale: “Paradisi distorce i fatti. Ancora una volta il Consigliere Paradisi non trova di meglio che fondare la propria attività di opposizione sulla strumentalizzazione di fatti, presentandoli in maniera distorta e non corrispondente alla realtà delle cose. Così, nel suo intervento riportato dalla stampa, quello che rappresenta un doveroso sostegno da parte dell’Amministrazione all’attività di associazioni locali che svolgono attività di pubblico interesse per la comunità senigalliese, viene presentata come comportamento dettato da logiche clientelari. (…) Si tratta quindi di un contributo economico per un’associazione, ma piuttosto di un sostegno economico ad una rassegna teatrale che ospita al suo interno molte compagnie italiane i cui compensi sono pagati dal Teatro alla Panna. Tra l’altro proprio la natura degli spettacoli di Baracche e Burattini, rivolti ad un pubblico di ragazzi e bambini, è particolarmente adatta a quel turismo familiare che rappresenta uno dei segmenti specifici di Senigallia”.
Dopo questo comunicato pure qualche lettore contribuisce apportando delle informazioni con commenti: “Scusate, ma non capisco perchè il contributo dell’amministrazione! Questi signori quando fanno gli spettacoli si fanno pagare bene, a me hanno chiesto circa 450 euro per un piccolo spettacolo. Quindi continuo a non capire il motivo del contributo quando esistono associazioni di volontariato che devono comperarsi addirittura le penne perchè non hanno il contributo di nessuno” – “Per fare lo spettacolo si fanno pagare, lo dico con certezza. Lo scorso anno a San Silvestro volevamo far venire questi signori a fare uno spettacolino ma ci hanno chiesto una cifra che non era adatta alle nostre tasche”. Intanto segue sulla vicenda anche il noto blogger Andrea Scaloni con diversi post veramente poco comprensibili: “Basta con il falso moralismo. E poi, al giorno d’oggi, anche se non siamo a Casoria, che saranno mai alcuni cetrioli e qualche frusta in uno spettacolo per minorenni?
Allora è la volta del chiamato in causa vero e proprio. Interviene il segretario dei Verdi ed organizzatore del teatrino Roberto Primavera con una lunga ricostruzione storica dell’opera e con poche giustificazioni: “I contributi che il Teatro alla Panna riceve ogni anno dal Comune, da molti anni, servono a pagare gli spettacoli delle diverse compagnie invitate alla rassegna, la loro ospitalità, l’organizzazione e la direzione artistica. Quest’anno per esempio 17.000 euro andranno a pagare 12 spettacoli, alcuni di compagnie di livello internazionale (con un rapporto qualità – prezzo – partecipazione ottimo). Il pubblico protesta perché ne vorrebbe di più. Riteniamo di poter dire che il Teatro alla Panna sia una piccola ma solida realtà, fortemente radicata nel tessuto culturale cittadino. Noi siamo orgogliosi della nostra storia, confortati in ciò dai giudizi delle persone che seguono e conoscono il nostro lavoro”. Qualcuno fa notare alcune cose: “Far pagare un biglietto o trovare sponsor privati, no eh?…tanto c’è Pantalone” – “Mio cugino ha sempre svolto l’attività di falegname come dipendente di una ditta che ha appena chiuso per mancanza di lavoro. Vorrebbe aprire un’attività in proprio e dovrebbe pagare quindi contributi, commercialista e quant’altro. Potrebbe chiedere ed ottenere un contributo da parte del Comune? In cambio si impegna ad aggiustare gratis eventuali seggiole di proprietà del Comune rotte da consiglieri o da chiunque altro che abbia perso le staffe”.
Alla fine conclude il caso lo stesso Paradisi con un nuovo colpo di scena sopra questo già divulgato: “Con una nuova determina del giorno successivo alla prima (a palazzo conoscono ogni tecnica per rendere le ricerche complesse), il dirigente Paolo Mattei ha firmato un nuovo stanziamento di denaro pubblico destinata alla rassegna organizzata dell’associazione del portavoce cittadino dei verdi Roberto Primavera (quello che definì “sgherri” i consiglieri di opposizione). Questa volta si tratta di 3.161,81 euro destinati alla realizzazione grafica e alla stampa del materiale promozionale della rassegna “Baracche e Burattini” curata appunto dal Teatro alla Panna. Oltre dunque ai primi 17 mila euro si aggiunge ora questo nuovo stanziamento per un totale di 20.361,81 euro. Una bazza di soldi, una cascata di denaro pubblico”. Poi anche questa vicenda rimane persa nel nulla…

9 Luglio – Non ne basta già uno che ne scoppia un altro. I battibecchi politici, le battaglie a colpi di penna o giornali in testa si sprecano. Il giorno 9 in una intervista ufficiale Maurizio Mangialardi dichiara: “In questo momento sono impegnato a chiudere il mandato amministrativo rispetto agli impegni assunti coi cittadini, il dibattito sul futuro passa in secondo piano. Abbiamo ancora tantissime questioni da chiudere. Mi sto dedicando anima e corpo a lavorare nell’interesse della città e dei cittadini. Sono un convinto assertore delle primarie. Le reputo da sempre uno strumento importante per selezionare chi ha voglia di prendere impegni e ha idee. Le primarie non sono un fatto personale. Saranno la sintesi per un progetto politico o amministrativo. Non è mai la persona che si candida. Ci sarà la convergenza rispetto ad una persona in grado di sintetizzare un progetto".
Nello stesso giorno esce pure una intervista a Simone Ceresoni: “E’ prematuro fare nomi. Non escludo altri candidati, ad esempio da parte dell’IdV. Lancio un appello a Rifondazione Comunista perché possa partecipare alle primarie con la propria candidatura. Vorremmo però vivere le primarie non come momento di lacerazione, ma come confronto e unitarietà. Il candidato che vincerà sarà il candidato di tutti. Reputo le primarie uno strumento ampiamente democratico perché in democrazia tutte le idee sono valide ma bisogna misurarne il consenso".
Velocissima arriva allora pure la replica di Roberto Mancini: “Il centro sinistra deve essere unito. E’ un invito interessante, ma su quali contenuti? Se il centrosinistra deve essere unito per non fare la Complanare, va bene. Se il centrosinistra deve essere unito per non fare un centro commerciale alla Sacelit, va bene. L’elenco potrebbe continuare.  La sinistra si deve unire su contenuti di centro sinistra. Mi pare che questo centrosinistra sia stato ben poco coerente, soprattutto per quanto riguarda le politiche del territorio e dell’urbanistica, ma non solo. Le primarie le faccio tutti i giorni. Ad esempio nella variante per il porto avevo presentato un emendamento che avrebbe permesso di trovare i fondi per risanare palazzo Gherardi, ma la maggioranza ha votato contro. Il confronto sui contenuti c’è tutti i giorni, ma tutti i giorni la maggioranza mi risponde di no. Il no non è mio, ma sono loro, che da alcuni anni, mi dicono di no".

9-10 Luglio – Nuovo appuntamento con i pensieri dell’UdC di Giuseppe Gambelli: “I centri storici dei piccoli Comuni del nostro comprensorio, e più in generale della Regione, rappresentano una risorsa poco valorizzata ai fini dell’insediamento di un’offerta commerciale completa”.

9-10 LuglioIdV Senigallia fa sapere che non parteciperà alle primarie di coalizione del Centrosinistra pur appoggiando l’intero schieramento. Svariate richieste di chiarimenti nei commenti.

10-11-12-13 Luglio – Senza ancora aspettare la sfiammata delle polemiche sul Teatro alla Panna, il Consigliere Paradisi racconta la decisione dell’assemblea sulla esposizione della bandiera tibetana in Comune: “Il Comune di Senigallia dovrà esporre, nei prossimi giorni, anche la bandiera tibetana (oltre a un drappo verde di solidarietà ai ragazzi iraniani) per testimoniare la condanna della repressione sempre più cruda del governo comunista cinese. Unico voto contrario, in consiglio comunale, è stato espresso dall’Italia dei Valori, contraria alla solidarietà al popolo tibetano. Il gesto simbolico del Comune di Senigallia è stato reso possibile grazie all’emendamento presentato dal sottoscritto insieme ai consiglieri di opposizione Daniele Corinaldesi e Vincenzo Savini all’ordine del giorno del capogruppo del Pd Schiavoni il quale aveva pensato bene di esprimersi solo sulla questione iraniana. Schiavoni, creando imbarazzo persino in alcuni consiglieri di maggioranza, si era detto assolutamente contrario ad inserire nell’ordine del giorno l’emendamento della minoranza. Alla conta dei voti però qualcosa non ha funzionato con due esponenti della stessa maggioranza (Marcellini e Berardinelli) che hanno votato insieme all’opposizione e contro il diktat del capogruppo. Alla fine, tutto il consiglio comunale (tranne il consigliere Monachesi al quale, evidentemente, non hanno ancora spiegato la linea del suo partito e non hanno spiegato che non si tratta di un rifugio per nostalgici del comunismo reale) è stato costretto a votare l’ordine del giorno così come emendato dalla minoranza. Con un siparietto finale che poteva essere evitato: la reprimenda pubblica e imbarazzante del capogruppo Stefano Schiavoni (al quale, evidentemente, il Tibet non sta a cuore) che ha additato i due ‘franchi tiratori’ rimproverandoli energicamente e goffamente di aver votato rispondendo alla loro coscienza e non agli ordini di scuderia. Una piccola ma significativa vittoria della minoranza che ha sconfitto, per una volta, l’ideologismo ottuso di alcuni settori del centro-sinistra (persino il consigliere di Rifondazione Mancini, onestamente e intelligentemente, ha votato l’ordine del giorno emendato)”. In diversi allora chiedono spiegazioni della scelta di Monachesi. L’IdV stavolta non sembra dare giustificazioni molto convincenti. Più avanti allora esce anche il consigliere-bagnino per spiegare le sue motivazioni legate alla non condivisione dell’emendamento all’ordine del giorno e non al caso di solidarietà.

11-14 Luglio – Presentazione alla Rotonda della mostra sulla nuova edificazione al posto del cementificio Sacelit. Ad inaugurarla ci sono tutti: Luana Angeloni, Maurizio Mangialardi, Paolo Portoghesi l’architetto progettista, Pietro Lanari il proprietario dell’area e costruttore. Tra foto, immagini e discussioni c’è addirittura un bel plastico in scala. L’architetto intervistato dichiara di aver preso diversi spunti dalla città per progettare: “Il progetto che ho realizzato risente dell’ordine urbano. La mia è una sorta di reazione all’architettura autoreferenziale perchè abbiamo richiami alla memoria collettiva senigalliese, con riferimenti al mare e all’acqua. Ecco allora che la piazza centrale della Sacelit del futuro è un chiaro richiamo a quella del Foro Annonario, i piani terra delle abitazioni (destinati alle attività commerciali) si rifanno ai portici ercolani, gli edifici abitativi rimandano alle fortificazioni della rocca Roveresca e il Grand Hotel richiama lo stile liberty dell’ex Hotel Bagni (l’hotel Marche)”.
Ma proprio la riproduzione modellistica dimostra che di senigalliese c’è poco o nulla. Pare piuttosto di stare a Saigon o in una località marittima del Sud-Est asiatico per gli stili e i riferimenti. Non può mancare all’appuntamento di certo il notoingegnere Paolo Landi: “Bello il plastico del progetto Portoghesi, ma avrebbe sortito tutt’altro effetto se si fosse marcato in modo più aderente alla realtà il groviglio di strade retrostante e se si fosse allargata anche di poco la base riportando le costruzioni di via Mameli sul fronte e quelle in linea della darsena Bixio di lato. Ma la sorpresa viene proprio da queste ultime vincolate dal nostro PRG che vuole mantenere il vincolo delle facciate senza nessun aumento volumetrico. sarà necessaria una variante altrimenti come si farà a demolire la prima di queste case dove dovrà passare l’incredibile strada che va verso l’Hotel Duchi della Rovere? Ma la variante sicuramente qualcuno l’ha promessa, e in quanti ne sono a conoscenza? Altrimenti perchè su una tavola della mostra viene riportato un prospetto, fronte la darsena Bixio, che alterna alcune case esistenti con nuove realizzazione in cui vengono raddoppiate le altezze?

13-20 Luglio – C’è il resoconto della notte bianca della Rotonda. Affollamenti, situazioni di panico, malori e sfiorati collassi, centinaia di persone in preda a effetti etilici, montagne di rifiuti tra cui bottiglie e bicchieri ovunque. SI racconta piuttosto obiettivamente i fatti accaduti dopo l’evento senza giudicare la qualità dello spettacolo. In realtà molti sono i commenti a sfavore dell’articolo. Molte anche le lamentele per quanto riguarda la disorganizzazione: “a nessuno della giunta è venuto in mente di far parcheggiare tutte le auto al cityper, continente e altri parcheggi per poi organizzare servizi di bus navetta? con 10.000 euro passava la paura invece di parcheggiare sui semafori …..” – “Mi chiedo se la giornalista che ha scritto il pezzo era alla notte bianca oppure è partita col presupposto di descrivere il lato peggiore della festa che in fondo non è quello che lei scrive. Perchè invece non parlare che di bello c’è stato solo lo spettacolo iniziale e che il resto della notte toccava sentire solo vari gruppi e neanche tutti eccelsi oppure vedere in continuazione dei bravi artisti di strada per carità ma l’incrociavi in ogni dove e sempre loro. Vigili urbani impegnati? ma dove li hai visti?” Anche Paolo Pizzi, un attivo cittadino, denuncia personalmente uno scenario apocalittico all’alba della domenica.

13-14 Luglio – Anche Senigallia aderisce abbondantemente allo sciopero dei blogs contro il decreto Alfano che a quanto pare metterebbe forti restrizioni al giornalismo multimediale e alla condivisione di informazioni sul web.

14-15 Luglio – Il Gruppo Società e Ambiente Senigallia (GSA) per bocca di Virginio Villani chiede alla città intera una pausa di riflessione sulla futura viabilità legata al nuovo porto. Seguono proposte e idee. Un commentatore lancia il suo pensiero: “Sig. Villani, Lei ha a che fare con un’Amministrazione Comunale composta da sordi”.

16 Luglio – La prima asta del famigerato lotto del parco della Cesanella si conclude deserta. A fare il punto sulla situazione non è un giornalista locale, un politico o un amministratore, è un comitato di liberi cittadini che si occupano del loro quartiere in una maniera piuttosto minuziosa e corretta. Il Comitato Pro-Cesanella…e non solo spiega infatti anche tutti i possibili sviluppi positivi e negativi dell’alienazione della porzione di parco.

16 Luglio – Non bastassero le polemiche di cittadini, bloggers, politici d’oposizione e associazioni contro molti progetti in cantiere, ora persino alcuni ex-assessori delle precedenti giunte senigalliesi esprimono il proprio parere contro la progettazione dell’area ex-Sacelit: “Vorremmo ricordare il ruolo del ‘piano d’area’ che, anche se con ruoli diversi all’interno della prima giunta Angeloni, abbiamo proposto al Consiglio Comunale che lo ha poi a maggioranza approvato. Il piano d’area aveva lo scopo, tanto semplice quanto importante, di dire in modo chiaro e forte cosa la città si aspettava da quell’area, che vista la posizione e la dimensione poteva diventare un problema od una opportunità a seconda di come sarebbe stato impostato il progetto. (…) Visto il progetto possiamo dire che dette condizioni siano ampiamente sfumate od inesistenti.. Avremmo capito se nel frattempo fosse cambiata maggioranza, ma visto che il sindaco è sempre quello, che parte della Giunta è sempre quella, che molti consiglieri sono ancora quelli, qualcuno deve dire a chiare lettere cosa ha fatto cambiare idea rispetto all’impostazione di quel piano d’area che, lo vogliamo ricordare, indicava quali erano le priorità per il pubblico. Noi non siamo in grado di farlo e di fatto non tocca a noi dare le spiegazioni che la città merita. Noi siamo ancora convinti che il piano d’area indicasse la strada giusta”.
L’indomani risponde proprio Luana Angeloni ai tre ex-assessori: “Trovo senz’altro giusto sottolineare, come fanno i tre ex assessori nella loro nota, l’importanza dello strumento di pianificazione urbanistica rappresentato dal piano d’area approvato dal precedente Consiglio, dal momento che si tratta di un atto fondamentale che, al termine di un lungo lavoro preparatorio, riuscì attraverso le sue previsioni a contemperare il prevalente interesse pubblico alla riqualificazione di un’area strategica per il futuro di Senigallia come quella dell’ex Sacelit con i legittimi interessi dei soggetti lottizzanti. Del resto è quello un provvedimento che gli ex assessori conoscono bene, per aver contribuito a costruirlo. Tuttavia, alla luce di quello che scrivono nel documento apparso sulla stampa, deduco che Albani, Rebecchini e Stefanelli non conoscano invece altrettanto bene il contenuto della proposta attuale di piano di lottizzazione, atto ufficiale all’esame dell’assemblea consiliare. Tale piano, scaturito da un lungo lavoro di approfondimento tecnico e di ascolto delle esigenze della città, ci ha permesso infatti di apportare degli importanti miglioramenti al contenuto del piano d’area proprio su quegli aspetti (spazi pubblici, parcheggi, viabilità) giustamente indicati dagli ex assessori come essenziali per la comunità locale senigalliese”.

17 Luglio – Maurizio Tonini Bossi, il presidente dell’associazione “Corale Luigi Tonini Bossi” scrive una lettera aperta all’Assessore Mangialardi per richiedere il restauro conservativo del cancello di ferro dell’omonima Chiesa dei Cancelli, presso il cui auditorium la sua corale si riunisce probabilmente per le prove musicali. Un solo commento piuttosto beffardo segue la lettera: “Anche tutte le strade di Senigallia necessitano di manutenzione. Ma non ci sono i soldi perchè li hanno dati alle associazioni”.

17 Luglio – Intervista ufficiale a Luana Angeloni dopo quasi dieci anni di governo cittadino in mano: “Lascio una città che sa guardare al futuro. Una città in evoluzione, cresciuta sotto il profilo culturale, turistico, infrastrutturale e della coesione sociale. Giusti o sbagliati che siano (dipende dai punti di vista politici), gli obiettivi dei suoi dieci anni di governo li ha raggiunti. Dopo dieci anni Senigallia è una città diversa, più bella, accogliente, competitiva, coesa e proiettata verso il futuro. Abbiamo investito sulla città storica e sulle frazioni perchè la qualità urbana è stata una priorità. Abbiamo restituito la Rotonda alla città, riaperto l’ex Gil, riqualificato il Foro Annonario, piazza Manni, via Carducci, corso Matteotti e tutte le frazioni sono state interessate da interventi di restauro. (…) Grazie alla collaborazione della Regione Marche, entro l’anno avremo il nuovo porto di mare che rilancerà anche la pesca, il diportismo e sarà all’altezza di una città come Senigallia. Riformismo e radicalità erano nella mia visione di governo e per questo avvertivo la necessità di ricomporre una maggioranza estesa a tutto il centro sinistra. Verdi e Rifondazione hanno condiviso il nostro programma e sono entrati in giunta. Rifondazione ne è uscita nel 2008 e mi dispiace che lo abbia fatto proprio ora che raccogliamo i frutti della nostra azione. Il nostro programma non è cambiato, sono loro però ad aver rinnegato pratiche votate insieme come il piano Cervellati o le bretelle complanari”.

17 Luglio – Il senigalliese Maurizio Belligoni, Assessore alle Politiche Sociali al Comune di Ancona si dimette dall’incarico dopo aver appreso di una deposizione di richiesta di rinvio a giudizio a suo carico. Belligoni era stato nominato dal Sindaco Gramillano alcuni giorni prima.

17-29 Luglio – Sabato 18 Luglio alle ore 1:30 del mattino viene approvato il piano d’edificazione dell’area ex-Sacelit. Dopo lunghe discussioni e critiche dell’opposizione passa anche questa grande opera che segnerà il futuro della città. Il sindaco presenta l’albergo a cinque stelle, il museo e il centro congressi. Gli assessori di riferimento difendono l’operato della Giunta ricordando le scelte favorevoli ed ora incogruenti di Rifondazione Comunista. I consiglieri Mancini e Bacchiocchi fanno notare come molti punti di progettazione sono invece incongruenti con il luogo e le reali esigenze della città. I consiglieri del centrodestra propongono la ricostruzione delle torri gemelle di New York, un palazzetto dello sport al posto del museo e un ascensore panoramico sulla ciminiera.
E l’indomani parte una nuova grande crociata dal Consigliere Paradisi che usa come sempre parole pesanti e chiare: “Il piano del Porto (così come etichettato in Consiglio dal Consiglio Comunale da Paradisi il piano Sacelit ndr), approvato l’altra sera in consiglio comunale da una maggioranza blindata, è ben sintetizzato da due cifre: 300mila euro e 20,5 milioni di euro. Due cifre simboliche: la prima, non nota alla gran parte dei cittadini, indica la follia politica di un’Amministrazione che incenerisce 300mila euro (che potevano essere destinati a opere pubbliche) per ristrutturare la vecchia e orribile ciminiera dell’Italcementi. Una cascata di denaro distolto da opere pubbliche per celebrare una sorta di feticismo archeologico industriale. Questa è l’idea di cultura della nostra maggioranza (che ha respinto un emendamento dell’opposizione che prevedeva l’abbattimento senza rimpianti della ciminiera) che abbandona Palazzo Gherardi e il liceo Classico con tutte le sue opere d’arte (quelle vere), ma spende somme da capogiro per realizzare un museo degli orrori a cielo aperto. La seconda cifra: oltre venti milioni di euro. E’ la somma complessiva degli oneri di urbanizzazione che dovrà affrontare l’impresa lottizzante. Una follia politica che segue una logica e una mentalità sconfitte dalla storia: strozzare i privati, spremerli fino al limite del baratro, ritenendo la logica di impresa una sorta di sovrastruttura borghese da combattere con ogni mezzo. (…) Si mette addirittura in discussione la realizzazione dell’albergo elefantiaco imposto all’impresa (un cinque stelle con 400 camere di cui il mercato stesso non avverte alcun bisogno con il rischio certo di una colossale incompiuta); dall’altra, l’impresa realizzatrice è costretta per far quadrare i conti a vendere un metro quadrato di costruito a cifre fuori dal mercato. Rischio di impresa altissimo e mercato immobiliare ancora una volta drogato a causa delle richieste assurde di una pubblica Amministrazione che, con i privati, dimostra ancora di avere due pesi e due misure (perché non a tutti i privati si impongono simili assurdi oneri). Le denunce e l’allarme lanciato dall’opposizione non è servito a nulla. Le contro-proposte avanzate dai banchi della minoranza (anche con riferimenti a realizzazioni convincenti di altri litorali, a partire dalla sostituzione dell’albergo con un centro sportivo moderno e polifunzionale in un’area verde) non sono nemmeno state presi in considerazione In definitiva, si è varato un progetto di un provincialismo persino imbarazzante: un museo (di arte contemporanea, dicono loro), un albergo (che non si realizzerà mai e comunque non verrà utilizzato), una orribile ciminiera che incenerirà un capitale e otto palazzotti gonfi di appartamenti. E’ tutta qui (davvero) l’idea geniale che, a detta del sindaco, rivoluzionerà la città. E’ tutto qui il limite culturale e progettuale di una classe politica dirigente che non solo non sa volare alto, ma non riesce nemmeno a camminare oltre il viottolo provinciale che percorre con l’incoscienza dell’incapace”.
Poco dopo pure Mancini e Bacchiocchi esprimono sulla stampa i loro numerosi dubbi di carattere tecnico. Il giorno successivo persino la Presidente della Provincia Casagrande interviene a difesa della ciminiera, quale simbolo della produttività italiana e senigalliese nella storia.
Poi è la volta di Fabrizio Marcantoni che a sostegno di tutta l’area d’opposizione che rappresenta punta il dito verso il sindaco chiedendole chiarezza sull’intero iter dell’ex-Sacelit durante gli anni delle Giunte Angeloni. Persino la nota opinionista Mariangela Paradisi redige un trafiletto dove esamina la situazione ambigua del momento inneggiando all’astinenza dalla politica. Poi qualcuno gli fa notare che ad essere ambigua è proprio lei che durante gli anni ha ruotato spesso intorno alla politica del centrosinistra. Fra i cittadini più o meno noti interviene pure Piero Invernizzi ultimo direttore dello stabilimento Sacelit elogiando commosso la scelta della conservazione della ciminiera e la presa di posizione di Patrizia Casagrande.
L’ingegner Landi stavolta completamente perso dall’euforia del monumento-torre abbozza un progettino per realizzare uno pianerottolo di 300mq in cima alla ciminiera per un ipotetico bar/ristorante e un sistema di ascensori e scale per accedervi. Ma passati pure i momenti di sfogo ed eccitazione cittadini riecco le dichiarazioni dei politici.
Maurizio Mangialardi interviene reclamando l’infondatezza delle dichiarazioni di Marcantoni e presentando ufficialmente il progetto con l’aiuto del plastico. Non perde tempo allora nemmeno Roberto Mancini davanti al modellino che definisce il tutto una gigantesca operazione finanziaria al solo vantaggio dei promotori. E vista l’occasione proposta dal giornalista non manca neppure Fabrizio Marcantoni all’occasione di farsi video intervistare vicino alle palazzine in scala. Manca ora quasi solo lei per rafforzare il fronte del “sì”…Ecco di nuovo allora Luana Angeloni che giustifica la ciminiera in virtù della memoria storica cittadina…naturalmente senza nessun riferimento ai costi di mantenimento connessi e al caso delle demolende ex-ecolonie ENEL pochi chilometri più a sud. Udito , proprio Luciano Chiappa promotore del mantenimento dell’area UNES-ENEL sul lungomare di levante non riesce più a contenersi dichiarando il sindaco colpevole di estrema ipocrisia e di coprire interessi privati.

20-21 Luglio – L’ultimo incidente mortale sull’Arceviese si poteva evitare a giudicare da quanto affermano i Consiglieri Schiavoni e Bittoni dell’opposizione. Pare infatti che quel tratto di strada provinciale fosse già stato preso in considerazione più volte per la sua estrema pericolosità.

22 Luglio – Nel frattempo proprio i professionisti del giornalismo del comprensorio continuano ad evitare interi settori del proprio mestiere. Uno di questi è quello delle inchieste sempre più in mano a bloggers e cittadini scaltri che vogliono informare su fatti e misfatti che per troppo tempo rimangono trascurati. 

24 Luglio – Interessante punto della situazione sulle strade del centro storico e non solo da parte di un attento cittadino.

24-30 Luglio – Il Consigliere Bernardo Becci del Comune di Montemarciano parte con una nuova stoccata ad uno dei grandi temi caldi che investono la cittadina: il caso Realt. Becci chiede un immediato tavolo di confronto per discutere i ruoli e ovviare al annoso problema occupazionale che si è venuto a creare con l’illusione dell’apertura di una nuova grande industria dichiarata poi subito in liquidazione dopo appena due mesi. L’Amministrazione risponde con qualche giorno di ritardo e con giustificazioni del tutto fuori luogo: “Da notare che anche alcune delle aziende da cui provenivano tali lavoratori hanno poi fatto ricorso alla cassa integrazione. (…) Tutte le suddette componenti aziendali hanno tenuto a precisare che potrebbero esistere i presupposti di ripresa. (…) La proprietà aziendale, dopo aver immesso un rilevante aumento di capitale sociale, è alla ricerca di nuovi partners e di nuove commesse soprattutto orientate verso i Paesi Arabi e l’India”.

24-25 Luglio – Vedendo iniziare alcuni lavori e assistendo all’abbattimento di alcune piante il Consigliere Paradisi presenta una serie di interrogazioni circa i movimenti intorno a Villa Bucci: “Qual è la ditta che sta operando? Vi sono autorizzazioni ai lavori e di quale genere? Quali sono i dati relativi alla proprietà?” A detta di lui sembra che manchi ogni tipo d’informazione.

25 Luglio – Si costituisce il gruppo della Lega Nord anche a Senigallia. Fino ad ora Senigallia non era mai stata rappresentata dal soggetto nonostante un deputato eletto in parlamento ed originario proprio della città e i successi nazionali. 

25-27 Luglio – Giuseppe Gambelli esprime il suo pensiero sull’evasione fiscale senigalliese limitandolo ai misfatti da spiaggia: “Molti bagnanti dalle spiagge stanno protestando per l’evasione fiscale sfacciata, e puntano il dito contro gli extracomunitari. Gli evasori fiscali, come mi ricorda un mio amico, sono anche gli italiani che vendono a gran voce il ‘cocco fresco’. Avete presente? Quindi non ne farei una questione dovuta agli extracomunitari, ma alle povertà, alla mancata integrazione, e al nostro senso civico, che a volte è intermittente, e ci impedisce di capire". Un bel resoconto, quasi a difesa dei venditori extracomunitari ambulanti in spiaggia e con accorati appelli a denunciare i reati contro il fisco. Ma nessun riferimento ai milioni di euro evasi ogni anno solo con le entrate degli affitti neri sulla Spiaggia di Velluto. Un paio di giorni dopo intervengono pure Niccolò Rossi e Donatella Berardinelli sulla questione ma in un tono assai slegato da quello di Gambelli, tant’è che già si pensa ad un litigio fra i tre. Con ovvio spunto dalle parole del segretario UdC, i due puntano il dito esclusivamente contro il commercio abusivo in spiaggia e la mancanza di controlli da parte dell’Amministrazione. 

26-27 Luglio – Nuovo ed esclusivo lavoro di Franco Giannini: “La Senigallia dei figli e figliastri”. Il noto blogger senigalliese esamina la città sullo sfondo delle grandi opere che la renderanno eccelsa nell’immediato futuro. Giannini scopre che probabilmente per pensare troppo ai grandi progetti, i luoghi quotidiani come strade, passaggi, vie, marciapiedi risultano abbandonati a se stessi.

26-27 Luglio – Il Consigliere Stefano Schiavoni del PD lamenta in una uscita sulla stampa di un impossibile dialogo in Consiglio Comunale con la controparte di minoranza: “L’aver di molto anticipato la campagna elettorale per le prossime Amministrative cittadine da parte dei consiglieri di opposizione, ha determinato da tempo il logoramento dei rapporti tra gli schieramenti politici e conseguentemente ha reso sempre più difficile, direi ora quasi impossibile, trovare forme di dialogo e quindi ricercare le varie opportunità per far valere i contributi provenienti dalle rispettive posizioni. (…) Continuiamo nella nostra richiesta di dialogo perché crediamo nelle istituzioni democratiche e nella rappresentanza elettiva. Sentiamo la responsabilità che l’elettorato ci ha dato,  perciò continueremo a lavorare in Consiglio in questo ultimo anno, con la consapevolezza di essere determinanti per quanto di positivo ed innovativo l’Amministrazione ha fatto e farà.
Ci aspettano altre scelte qualitative per Senigallia, sapremo condividerle con i cittadini che vogliamo maggiormente coinvolgere per aiutarci nel nostro lavoro, ben consapevoli che è per loro che sediamo in Consiglio Comunale, non lo dobbiamo mai dimenticare
”. Immediati i commenti: “Quando si irride sulle proposte altrui occorre riflettere e non lamentarsi!” (Floriano Schiavoni – Consigliere PdL) – “La richiesta di dialogo con l’opposizione di Schiavoni assomiglia a quella che – quando è utile, ma solo quando è utile – viene da Berlusconi” (Mariangela Paradisi)

29-30-31 Luglio – Nuova denuncia di Carlo Montanari dell’associazione A.L.A. Stavolta è il caso di un auto di servizio del Comune parcheggiata in sosta in un posto per disabili. Interviente inorridito con comunicato riparatorio il dirigente dei Servizi Sociali Maurizio Mandolini a difesa del ragazzo ventenne e volontario che aveva sostato anche se ingiustamente sulla zona per disabili accompagnando una persona malata. Nel frattempo un altro cittadino immortalo con il proprio cellulare una auto della municipale che sosta in uno stesso spazio in Piazza Garibaldi.

29 Luglio – Un interessantissimo dibattito si apre su un giornale cittadino per opera di un cittadino che denuncia le irregolarità comportamentali di molti ciclisti che sfrecciano nelle aree pedonali ed in particolare in Corso II Giugno.

29-30 Luglio – Quasi obbligata dagli attacchi di Luciano Chiappa, Luana Angeloni spiega il perché del disinteresse storico verso le ex-colonie Enel-Unes: “Si è sviluppato un filone di ricerca ed un dibattito politico sul ruolo dell’edificio della ex colonia Unes come possibile sede di uno dei campi di concentramento per gli ebrei attivati in Italia dal dicembre 1943, subito dopo l’inasprimento delle misure repressive voluto dal regime nazifascista. Si trattava di un ambito di indagine nuovo, in merito al quale non si conoscevano contributi scientifici significativi e su cui in città non esisteva memoria storica. Come Amministrazione Comunale abbiamo sempre prestato la massima attenzione alla salvaguardia del patrimonio storico ed architettonico di Senigallia. Quando abbiamo programmato l’intervento di recupero urbanistico dell’ex Colonia Unes-Enel, lo abbiamo fatto confortati dal parere espresso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio delle Marche secondo il quale l’edificio in questione, viste le sue caratteristiche architettoniche ed alla luce della documentazione bibliografica acquisita, non rivestiva un interesse culturale sufficiente per la sottoposizione a tutela. (…) Ciò che non possiamo accettare è l’utilizzo di vicende così dolorose per costruire strategie di visibilità politica: questo sì che sarebbe il modo peggiore per tradire la memoria ed il commosso rispetto che si deve a tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle la tragedia della Shoah”.
Pesantissimi commenti escono contro il pensiero del primo cittadino. E proprio nelle stesse ore del comunicato arriva per bocca del senigalliese di origine ebraica Ettore Coen la ricostruzione della storia del campo di concentramento alle ex-colonie con l’aiuto dei racconti di Sara Foà, contattata telefonicamente in Israele dove risiede da dopo la fuga dall’Italia e dal periodo di internamento all’Unes di Senigallia.

30-31 Luglio – Ad Arcevia vengono scoperte due donne prive di permesso di soggiorno presso uno stabile di proprietà di due anziani cittadini italiani ivi residenti. Le donne lavorano come badanti ed sono ospitate presso la struttura. I proprietari dell’immobile subiscono il sequestro della palazzina del valore di cinquecentomila Euro, che in caso di condanna potrebbe essere addirittura confiscata per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

di Stanco in Vacanza a Senigallia

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