Mancini, a Senigallia auto e bici elettriche, piste ciclabili, trasporto pubblico
La proposta del candidato Prc: studiare progetti di mobilità alternativa per ridurre l'uso delle automobili
Sostenere la diffusione dell’uso dell’auto e della bici elettrica nel territorio comunale, prevedendo un sistema di punti di rifornimento, parcheggi e altro, che renda praticabile su larga scala questo tipo di trasporto, dovrà essere uno dei punti nodali della prossima amministrazione cittadina.
Tenendo presente che Senigallia vanta una quantità tra le più alte nella regione di sforamenti dei limiti massimi di presenza delle polveri sottili nell’aria, certamente la proposta è interessante e lo è pure perché incentiverebbe nuove tecnologie e nuovo lavoro.
Nell’insieme, penso che sia sotto gli occhi di tutti il progressivo incremento del traffico automobilistico in città, dovuto ad una espansione urbanistica eccessiva e disordinata che ha disperso la residenza sul territorio, dove carenti sono alcuni servizi in periferia e nelle frazioni, in assenza di un efficace trasporto pubblico e di una adeguata rete di piste ciclabili, oggi raffazzonata e disorganica.
Ad esempio, in una città come la nostra, il 21% degli spostamenti automobilistici urbani sono inferiori ai 2 chilometri e il 32% sono inferiori ai 3 chilometri: essi potrebbero essere effettuati anche a piedi o in bicicletta, in una città come Senigallia che morfologicamente suggerisce e rende possibile tali spostamenti. Certamente, per muoversi in città su distanze come queste o anche superiori, anche i mezzi elettrici possono rivelarsi di grande utilità.
Il problema, comunque, va affrontato pensando che il dilagare crescente dell’uso del mezzo individuale non è sintomo sviluppo e prosperità, bensì di arretratezza e di crisi, di assenza di un progetto di convivenza e di governo del territorio. Le società più ricche ricorrono sempre meno all’automobile privata nei contesti urbani e quotidiani, mettendo in campo risorse nel trasporto pubblico ed incentivando ogni tipo di mobilità alternativa e pulita.
Che fare? Penso che occorra agire in più direzioni:
1. studiare e riprogettare il nostro territorio (smettendo con le continue varianti urbanistiche) per organizzarlo meglio in modo che si riducano le mille necessità che ci fanno prendere l’automobile (per un certificato, un farmaco, una mozzarella…);
2. riorganizzare il trasporto pubblico per renderlo competitivo all’auto privata;
3. studiare e progettare la possibile integrazione tra diversi sistemi di mobilità alternativa rispetto alle differenti esigenze di spostamento nel territorio urbano ed extraurbano. In tale contesto, la mobilità “elettrica” può dare il suo significativo apporto.
Per concludere, nessuna scelta da sola risolve un problema così grande. Certamente, la città “elettrica” ha una sua attrattiva, così come la possiede una città ciclabile, una pedonale ed una ben servita dai mezzi pubblici. Mettiamoci a studiare quale apporto possa offrire ciascuna di queste risorse al benessere del sistema-città.
da Roberto Mancini
www.mancinisindaco.it
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!