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Gazzetti, la proposta sulla gestione dell’urbanistica a Senigallia

"Affiancare all'Assessore un gruppo di consiglieri, dividere la pianificazione urbanistica dalla gestione edilizia"

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Primo Gazzetti - Lista Senigallia nel CuoreRiprendo un argomento che mi sta molto a cuore, quello cioè della organizzazione delle deleghe da parte del Sindaco nella materia urbanistica ed uso del territorio.
In primo luogo vorrei dire che l’obbiettivo che mi prefiggo di raggiungere con questa proposta è quello di pacificare la città sulla questione urbanistica.

Da sempre su questo argomento essa è divisa in due, in una sorta di guerra civile continua tra chi, amministrando, ne condivide e ne indirizza modalità e contenuti, e chi, stando all’opposizione, grida alla malagestione se non al malaffare e alla connivenza con le lobbies dei costruttori.

E’ stato sempre uno scontro frontale, vinto normalmente dagli uomini del “fare” contro quelli dei cosiddetti (dagli altri) velleitarismi inconcludenti.

Quando ho ritenuto vecchio e datato il programma urbanistico di Mangialardi è perché risente ed anzi ripropone lo schema appena illustrato e non compie alcuno sforzo per modificarlo, perché è evidente come lui ritenga che con quello, consentendogli di presentarsi come il nuovo uomo del “fare”, vincerà le elezioni e potrà conquistare il potere.

Non si rende conto che, se così fosse, condannerebbe ancora una volta la città e le sue rappresentanze a dividersi, il Consiglio Comunale ad essere un territorio di scontro duro e dannoso, senza sbocchi ragionevoli.

Pacificazione appunto, ma come?
Ed ecco il metodo, che diventa sostanza ed assume un significato politico di alto profilo.

Il Sindaco provvederà a dividere la pianificazione urbanistica dalla gestione edilizia.
Anche gli uffici dovranno essere diversi: uno per la pianificazione ed uno per la gestione edilizia.
Il motivo è evidente: chi fa gestione ed è più a contatto con gli interessi in campo non deve poter influenzare chi è chiamato a fare scelte sull’uso del territorio che dovranno sempre ispirarsi ad interessi generali.

Il Sindaco per rendere credibile ed efficace il modello sopra descritto sia nel metodo che negli obbiettivi, affiancherà all’Assessore all’urbanistica un gruppo di Consiglieri, in rappresentanza bipartisan dei gruppi presenti in Consiglio Comunale, con il compito di studio e proposte nella materia della pianificazione urbanistica. Il Sindaco attribuirà a ciascun consigliere facente parte del gruppo una delega speciale.

Come si può già capire non si tratterebbe di una commissione consiliare tradizionale, a ben vedere non si tratta neppure di una commissione, ma di un gruppo di consiglieri destinatari ciascuno di una delega sindacale e proprio al Sindaco, unitamente all’assessore all’urbanistica, dovranno riferire in prima battuta sulle scelte da compiere. L’ufficio urbanistica e tutti i suoi addetti dovranno collaborare anche con questo gruppo di consiglieri. Tutte le informazioni dovranno pervenire fin dall’origine anche a questo gruppo di consiglieri. La città potrà riconoscersi tutta intera nel Consiglio Comunale.

Per convincere gli scettici che ciò è possibile e che sarebbe sufficiente un po’ di coraggio politico e lungimiranza culturale, propongo che sia portato a conoscenza dei cittadini uno schema tipo di deliberazione consiliare, già sperimentata in altri Comuni, che consente al Sindaco di fare ciò che si è appena detto.

IL CONSIGLIO COMUNALE

CONSIDERATO CHE

– con parere del Ministero degli Interni del 13 settembre 2006 il Ministero degli Interni, in risposta ad apposito quesito, si è espresso favorevolmente in ordine al possibile conferimento ai Consiglieri comunali di deleghe ed incarichi da parte del Sindaco;

– in tale parere viene precisato che “occorre considerare, quale criterio generale, desumibile dalla giurisprudenza e dalla dottrina che il consigliere possa essere incaricato di studi su determinati materie, di compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari…” e quindi, in pratica, di funzioni istruttorie che non implicano la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna né di adottare atti di gestione che spettano ad organi burocratici;

– dall’esame del parere emerge inoltre che l’imputazione di specifiche competenze agli organi comunali è ammissibile, purchè in armonia con la natura e le prerogative statuite per legge riguardo agli organi medesimi, nell’ambito dell’autonomia normativa di ogni singolo Ente;

– risulta pertanto necessario promuovere e sostenere l’integrazione dello Statuto comunale ai fini dell’inserimento di apposita disciplina in ordine al conferimento ai Consiglieri comunali di deleghe ed incarichi da parte del Sindaco;

DÀ MANDATO

– al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale di proporre una integrazione dello Statuto comunale per disciplinare la materia del conferimento ai Consiglieri comunali di deleghe ed incarichi da parte del sindaco;

– nelle more dell’approvazione dell’integrazione allo Statuto comunale, di autorizzare il Sindaco al conferimento di deleghe ed incarichi a Consiglieri comunali, ove reputi di avvalersene, nel rispetto dei criteri generali sanciti nel parere del Ministero degli Interni del 13.09.2006 nelle seguenti materie:

1. studio e proposte nella materia della pianificazione urbanistica

2. ecc.

3. ecc.

————————-

da Primo Gazzetti

Lista Primo Gazzetti
Pubblicato Mercoledì 20 gennaio, 2010 
alle ore 11:24
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