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Regionali, il circolo Rifondazione di Senigallia contrario a Udc e Latini

Rebecchini: "No alle tattiche di Spacca e Ucchielli, creare una coalizione di sinistra alternativa"

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logo Rifondazione ComunistaLa grave crisi finanziaria, economica e sociale che il capitalismo sta affrontando ha ripercussioni in tutti gli ambiti e nei territori. Anche la nostra Regione vede il moltiplicarsi di situazioni di crisi, in particolare nel comparto industriale, ma non ne rimangono indenni neanche settori tipici della realtà regionale come il commercio, alcuni comparti del settore dei servizi, il mondo della cultura e il sistema della struttura economica che si basa sull’artigianato e la piccola impresa.

A nulla valgono provvedimenti-tampone di mera natura assistenzialistica e di corto respiro, se non vengono indicati sbocchi reali e concreti all’intera struttura economico-sociale della Regione, con particolare attenzione ai territori dove la crisi si sta manifestando in modo pesante.

La nascita della Federazione della Sinistra consente di avere in questo senso nuove opportunità di dialogo con i cittadini, le forze sociali e politiche; sta a noi non perdere questa occasione. Un progetto che in primis coinvolge le forze politiche e le associazioni costituenti, deve tener conto in primo luogo delle realtà territoriali laddove più vicina è l’azione politica agli interessi e ai problemi dei cittadini e degli elettori. La composizione della Federazione non può e non deve risultare una semplice operazione di ingegneria politico-elettorale; se così fosse si ripercorrerebbe, con lo stesso esito negativo, l’esperienza della Sinistra Arcobaleno. Il nostro Partito deve individuare al più presto anche un percorso partecipato che sviluppi l’analisi delle questioni appena poste, coinvolgendo gli iscritti, i simpatizzanti e tutti coloro che vogliono contribuire alla costruzione di questo nuovo soggetto politico.

In questa logica, di costruzione partecipata e condivisa, in vista delle prossime scadenze elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale, riteniamo, come Circolo di Senigallia, che sia fondamentale un vero percorso democratico per la definizione del programma, delle liste e delle candidature, cosa che purtroppo dobbiamo rilevare non sta avvenendo.

Altro grandissimo problema che si è aperto in questi giorni riguarda l’allargamento della maggioranza a livello regionale, che si maschera dietro una proposta di “programma avanzato” . Tale operazione dimostra un bassissimo profilo politico.

L’annessione dell’UDC e della lista Latini non solo va a modificare il profilo e l’asse politico della maggioranza, ma prelude a scelte del tutto diverse da quanto sottoscritto nell’accordo del 21 dicembre dalle forze della vecchia ,maggioranza. Mentre il segretario regionale del PD Ucchielli vanta di essere il primo in Italia ad avere creato un’ “ alleanza vasta”, l’ UDC pone nuovi paletti nel programma e non riconosce l’accordo sulla gestione pubblica dei beni comuni.

A questo punto, il circolo del PRC di Senigallia, esprime tutta la propria contrarietà alle politiche tatticistiche e di potere condotte da Spacca e Ucchielli.
Non si tratta di un semplice ingresso in maggioranza di una forza politica, ma di un radicale cambiamento di linea. È evidente che l’UdC, entrando in maggioranza, pretenderà cambiamenti sostanziali e la linea del prossimo governo Spacca sarà profondamente diversa da quella attuale.
 
É altrettanto evidente che il Partito Democratico ha già deciso che, oltre all’ingresso dell’UdC, il nuovo assetto della maggioranza può sacrificare la presenza della sinistra.

Sicuramente contribuiscono a questo ragionamento del Pd anche motivi spiccioli di bottega, ma segnano soprattutto la disponibilità a nuove progettualità programmatiche che guarderanno meno agli interessi del mondo del lavoro, alla difesa ambientale, alla solidarietà sociale per proporre una "uscita dalla crisi" che utilizzi la mercificazione dei beni comuni, la privatizzazione dei servizi sociali, la realizzazione di grandi e in molti casi inutili opere attraverso le forme della finanza progetto come strumenti di valorizzazione dei profitti di pochi.

Proprio per tutto questo pensiamo tanto urgente quanto necessario che il nostro partito, ma più in generale tutte le forze della sinistra, debbano creare una coalizione di sinistra alternativa al partito di Ucchielli. Il circolo di Senigallia, alla luce anche di quanto sta avvenendo analogamente presso altri circoli di rifondazione della provincia, si dichiara disponibile a lavorare per rilanciare una cultura popolare e di sinistra che, partendo dai bisogni dei lavoratori, dei giovani, dei precari, dei disoccupati, dei pensionati, costruisca un blocco sociale alternativo nei programmi al governo delle destre.

Il PRC di Senigallia, intende impegnarsi per quanto riguarda le elezioni regionali solo in una nuova e per una nuova alleanza a sinistra, non ritenendo esserci più agibilità politica in quanto proposto da Ucchielli e compagnia in queste ultimi giorni.

 
 
da Luigi Rebecchini,
segretario del circolo PRC “F.Siena” di Senigallia

Luigi Rebecchini
Pubblicato Martedì 19 gennaio, 2010 
alle ore 10:33
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