Sparatoria a Senigallia, risolto il mistero
Arrestato il responsabile del ferimento di un extracomunitario nella notte di Natale. Guarda i VIDEO
Arrivano ad una svolta le indagini sullasparatoria al porto nella notte tra Natale e Santo Stefano. I Carabinieri di Senigallia in collaborazione con i colleghi di Marzocca e Milano e con il Commissariato di Polizia di Senigallia hanno tratto in arresto un extracomunitario, Mohammed Alì Torcani detto Samir, responsabile del ferimento a colpi di arma da fuoco di un cittadino algerino. L’arresto arriva dopo una lunga serie di controlli e indagini che ha visto collaborare i diversi reparti cittadini e le forze dell’ordine da Sant’Elpidio a Mare a Civitanova Marche, da Ancona a Fano fino a Milano.
Un’operazione in grande stile insomma quella che ha portato all’arresto con l’accusa di lesioni aggravate del tunisino 25 enne noto come "Samir" che in 8 anni di clandestinità in Italia aveva confezionato ben 15 identità. La vicenda come si ricorderà aveva visto il ferimento di un cittadino algerino di 41 anni Abid Milud, residente da anni a Senigallia, regolarmente in possesso di permesso di soggiorno. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, un gruppo di tre cittadini tunisini tra cui appunto Mohammed Torcani aveva preso di mira una ragazza italiana in compagnia di Abid Miloud facendole delle avances "in un contesto di ubriachezza generale" riportano Roberto Palcani vice questore del Commissariato di Polizia di Senigallia e Roberto Cardinali, capitano della locale compagnia dei Carabinieri.
All’episodio l’alcool ha fatto da detonatore: subito è scattata una rissa cui sono seguiti ferimenti con arma da taglio e bottiglie sia nell’appartamento nel piazzale Nino Bixio che in strada. Le tracce di sangue poi si disperdevano in più direzioni, alcune verso la stazione altre verso il lungomare. Ma i conti non erano finiti. I tunisini tornano in sella a due scooter nella zona del Metalmeccanico e sparano all’algerino che viene ferito ad un’anca e ad un polpaccio. A quel punto la fuga. L’algerino viene trovato barcollante sul lungomare e, grazie ad una segnalazione anonima, viene soccorso da una pattuglia della Polizia mentre gli altri fuggono lasciando i due scooter uno nel piazzale e uno nel ramo del porto recentemente inaugurato.
Dai controlli all’interno dell’appartamento viene trovato uno scontrino di una ricarica telefonica e da lì partono le indagini. I tunisini, provenienti da Milano, sono stati visti – e registrati dalle telecamere a circuito chiuso – entrare nel Matt bar e poi al Bistrò Cafè con una pistola ed evidenti tracce di sangue. Mentre i Carabinieri rilevavano indizi negli appartamenti, la Polizia si concentrava sulle testimonianze e le registrazioni.
Nel tardo pomeriggio del 26 dicembre, grazie all’aiuto di un ragazzo italiano tossicodipendente, i tunisini, due dei quali feriti, sono stati portati al Pronto Soccorso di Fano per le cure mediche, mentre l’algerino giaceva sotto i ferri all’ospedale di Senigallia.
Dalle tracce di passaggi di denaro a favore di una donna rumena di S. Elpidio a Mare e dal suo pedinamento, gli inquirenti sono riusciti a risalire al gruppo di tunisini e al fermo di pubblica sicurezza prima per fini identificativi e poi giudiziari di Mohammed Torcani.
Grazie quindi alla collaborazione della Procura di Milano e della Dott.ssa Mariangela Farneti il tunisino è stato processato per lesioni aggravate e condannato a 5 mesi di reclusione nel carcere di San Vittore. Torcani aveva alle spalle già due decreti di espulsione.
VIDEO: Le dichiarazioni di Polizia e Carabinieri
di Carlo Leone
Allegati
GUarda i VIDEO:
– le indagini
– le dichiarazioni
Complimenti e grazie per il contrasto a questi banditi!
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