Senigallia, capodanno e tombola con la Caritas grazie a Semplicemente Insieme
Feste all'insegna della solidarietà sotto il tendone riscaldato in piazza Simoncelli: obiettivo quota 1000
E’ di nuovo tempo di Natale, di solidarietà, di comunione con gli altri e "Semplicemente insieme" è diventata una piacevole e attesa tradizione per la nostra comunità.
Anche quest’anno, nella notte di San Silvestro, la Chiesa di Senigallia, la Caritas Diocesana e l’Unitalsi, in collaborazione con il Comune di Senigallia, offrono l’opportunità di trascorrere insieme un ultimo dell’anno all’insegna dello "stare insieme".
Tutti sono invitati a questa nuova edizione del cenone sotto la struttura riscaldata, che sarà allestita in piazza Simoncelli. Nessuno deve sentirsi escluso. Sarà un modo per divertirsi e festeggiare insieme… a chi non ha nessuno con cui brindare al nuovo anno e a chi si trova in una condizione di povertà. Quest’anno in modo particolare la crisi economica anche nella nostra realtà ha interessato intere famiglie, prima in grado di sostentarsi dignitosamente e ora in gravi difficoltà economiche.
Proprio per questo l’utile della serata sarà destinato tutto al Fondo di solidarietà, istituito dalla Diocesi di Senigallia nello scorso mese di marzo per aiutare le famiglie in una situazione di bisogno. In questi ultimi giorni un’altra giovane famiglia, con un bambino di dieci anni, gravemente ammalato, ha dovuto fare ricorso al Fondo di solidarietà, per pagare i viaggi di questo bambino presso un centro ospedaliero del Nord Italia. Il padre, infatti, è un addetto del settore edilizio, comparto attualmente in crisi, e lavora saltuariamente. La madre, sempre a causa della crisi economica, lavora solo per poche ore alla settimana, non riuscendo più a far fronte alle spese quotidiane, particolarmente gravose in queste circostanze.
La cena in piazza non nasce per una determinata categoria di persone, ma ha lo scopo di far partecipare tutti, almeno per una sera, allo stesso modo, senza distinzioni, per condividere insieme un momento di allegria, sapendo anche di aiutare col nostro contributo le famiglie in difficoltà del nostro territorio. Al cenone possiamo coinvolgere tutti quegli amici o conoscenti che non sarebbero invitati ad altre feste e all’insegna della semplicità annulleremo le differenze sociali, culturali, religiose, economiche. Con questo spirito la partecipazione al cenone avrà il significato di non discriminare e di "farsi prossimo". “Semplicemente insieme” non è solo uno slogan, ma sottolinea lo stile sobrio e semplice di questa iniziativa, che intende favorire l’equilibrio e l’annullamento delle differenze sociali, culturali, religiose o etniche.
Chi vuole può dedicarsi agli altri facendo anche il cameriere volontario, comunicando la propria disponibilità al Centro di Solidarietà.
La cena sarà allietata da musica di intrattenimento fino alle ore 23.30, quando ci trasferiremo in Piazza del Duca per lo spettacolo pirotecnico e a seguire di nuovo sotto il tendone per lo “Spazio giovani e non”, animazione con balli di gruppo fino alle 3.
Le iscrizioni non possono essere effettuate telefonicamente (informazioni: al n. tel. 071 7925563, www.cdspalazzolo.org) e si ricevono presso il Centro di Solidarietà – p.le Della Vittoria 24 (vicino alla Chiesa del Portone)
– tutte le mattine dalle ore 9.30 alle ore 14.00
– il martedì e il venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00
La quota di 21 euro (esclusi bambini sotto i 2 anni)va versata al momento dell’iscrizione. Per motivi organizzativi, e vista la finalità dell’iniziativa, un eventuale ritiro non prevede il rimborso della quota di iscrizione. I posti all’interno del tendone non sono numerati e non possono essere riservati.
Ma la festa non finisce qui. Per chiudere insieme queste festività, infatti, il 3 gennaio alle ore 17 ci sarà sotto il tendone di piazza Simoncelli una “Tombola della solidarietà”, in collaborazione con il Comune, Coop Adriatica e Ipercoop Il Maestrale. L’intero ricavato sarà devoluto al Fondo di Solidarietà (per info Fondo di Solidarietà: www.diocesisenigallia.it).
da Barbara Assanti,
per Caritas Diocesana
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