Senigallia, in arrivo la PFM con "Stati di Immaginazione"
Sabato 19 il concerto alla Fenice: prosegue il viaggio tracciato dai versi di De Andrè
Prosegue a ritmo di sold out in tutta Italia il Never Ending Tour, ovvero la tournée senza sosta della PFM che sabato 19 dicembre salirà sul palco della Fenice di Senigallia. Il gruppo proporrà, racchiusi dentro "La Buona novella di De Andrè/Stati di Immaginazione" due spettacoli in due tempi: "La PFM canta De Andrè" e "35…e un minuto", ovvero i grandi successi di PFM, energia pura che coinvolge il pubblico.
L’abbraccio fra la poesia di Fabrizio De André e il rock di PFM é avvenuto nel 1978 ed è storia nota a tutti. Il frutto di quell’incontro sono i due album diventati il simbolo di suggestiva musicalità e rigore artistico, ma il primo contatto fra il poeta e i musicisti avvenne nel 1970 all’epoca de "La Buona Novella", quando la PFM si chiamava ancora “I Quelli”.
Anni dopo, in vista del famoso tour del ‘78, furono riarrangiati solo due brani di quella precedente esperienza, sia per questione di tempo, sia per numero di tracce in scaletta. Oggi, a quarant’anni dalla pubblicazione de "La buona Novella", PFM ha deciso di riprendere l’opera, rileggendo per intero tutto il disco, riarrangiandolo e rivestendolo con la sua musicalità. Lo fa con l’esperienza e la fantasia visionaria che la contraddistingue, così come merita un’opera complessa e pregnante.
E’ un sogno che si avvera, è un regalo che PFM fa a se stessa, per completare la sfida iniziata quarant’anni fa. PFM idealmente prosegue nell’itinerario tracciato dagli arrangiamenti del ’78, per concludere l’affresco del viaggio, attraverso i Vangeli Apocrifi, tracciato dai versi di Fabrizio.
La PFM, giunta alla maturità espressiva, regala una suggestiva rilettura là dove non fu possibile nel 1970, con l’apporto musicale di una personale visione dell’opera completa.
STATI DI IMMAGINAZIONE
Otto storie musicali, otto film, per entrare nello stato libero dell’immaginazione
Alcuni anni fa PFM, con un manifesto di intenti, ha definito con un nuovo termine la musica progressiva chiamandola musica immaginifica. Concedere più spazio all’immaginazione era, ed è, un modo per ridare all’ascoltatore un ruolo centrale nel suo rapporto con la musica, un modo per ritornare ad essere protagonista assoluto delle emozioni.
Oggi forse è il momento di tacere e far parlare le mani e la musica.
Questa è la filosofia del nuovo lavoro della band, un disco strumentale per interpretare la poesia visiva.
L’idea del progetto è di Iaia De Capitani, manager di PFM, (che ha al suo attivo collaborazioni importanti, tra cui quelle con Marco Ferreri e Dario Fo). Con Stati di Immaginazione, ha saputo interpretare le esigenze del gruppo, da sempre legato alle performance strumentali e alle improvvisazioni di insieme che tanto hanno caratterizzato e consolidato la lunga carriera di PFM in tutto il mondo.
Il progetto si articola in otto interpretazioni, che guidano l’ascoltatore in mondi diversi, sia come tematica di immagini, sia come atmosfere musicali.
PFM, suonando, racconta.
La città dell’acqua: Lo splendore e l’angoscia di Venezia
Il mondo in testa: L’assurdo e affascinante caos che abita nella testa
La conquista: La piccola conquista quotidiana di un popolo antico
Cyber Alpha: L’inquietante futuro non è mai ciò che sembra
Il sogno di Leonardo: Il genio e il suo sogno
Nederland 1903: Il sapore di un tempo lontano
Agua Azul: La libertà dell’acqua
Visioni di Archimede: Intuizioni e invenzioni di un genio mediterraneo
“Stati di immaginazione” è il punto d’incontro simultaneo tra le emozioni dell’artista e quelle del pubblico.
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