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Marche, "riclassificare i treni e istituire regionali veloci"

La proposta di Assoutenti: "Discriminate le piccole città, bisogna riformare il servizio di trasporto ferroviario"

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Treno alta velocitàIl Segretario Provinciale di UTP e Segretario Regionale Assoutenti Antonio Bruno, ci segnala una Proposta di riclassificazione dei treni del servizio Regionale  e l’istituzione di treni veloci regionali sulle linee Ancona-Pescara; Ancona-Roma Termini; Pesaro-Ancona.

Il motivo è che “L’attuale classificazione dei treni non dà chiarezza all’utenza, soprattutto per quanto riguarda il numero delle fermate in quanto, in ambito di tutte le Regioni, tutti i treni sono classificati “Regionali”, sia quelli che fermano in tutte le stazioni, sia quelli che non fermano in tutte le stazioni, ma che comunque fanno un notevole numero di fermate sulle linee interessate”.

Per il Segretario Antonio Bruno “i treni Regionali dovrebbero essere classificati alla seguente maniera:

Regionali, treni che effettuano tutte le fermate;

Regionali Veloci o Diretti, treni che effettuano gran parte delle fermate;

Direttissimi o Espressi Regionali: treni regionali che effettuano solo le fermate principali.

A queste categorie potrebbero essere aggiunti treni di qualità Regionali con pagamento di supplemento o tariffa omnicomprensiva dell’assegnazione del posto:

ICR, InterCity Regionali che effettuerebbero solo le fermate principali;

Rapidi o ESR-Eurostar Regionali, che potrebbero collegare due capisaldi regionali senza fermate intermedie o con pochissime fermate”.

Sempre Bruno, segnala che “lo stesso sistema potrebbe essere esteso ad una nuova Divisione per il Trasporto Interregionale che dovrebbe gestire tutti i treni a media-lunga percorrenza che attraversano più regioni. In questo caso sarebbero necessari Contratti di Servizio pluriregionali ed ogni treno sarebbe a carico della regione attraversata in base alla percorrenza chilometrica”.

Ad integrare la proposta vi è il fatto che “con l’apertura dell’intera tratta Alta Velocità/Alta Capacità Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno Trenitalia, com’era logico, ha provveduto a rinnovare gli Orari, ma senza alcun preavviso alle Associazioni di Utenti e Consumatori ha anche deciso di estendere il Progetto AV/AC anche all’Asse Adriatico. Fin qui nulla di anormale se non fosse che sui collegamenti Nord-Sud lato Adriatico sono stati soppressi quasi tutti i collegamenti che prevedevano le fermate intermedie alle stazioni di Fano, Senigallia, Civitanova Marche, S.Benedetto del Tronto. IdV Senigallia - logoInfatti gli ESCity sono diventati “Frecce Bianche” che effettuano solo fermate alle Stazioni principali ed addirittura sull’asse Ancona-Pescara nessuna fermata. Sono stati inseriti due soli IC in partenza da Milano Centrale alle ore 09.50 e 11.50 che non hanno omogeneità di fermate in quanto il primo fra Bologna ed Ancona salta le fermate di Fano e Senigallia affidate solo al secondo. Pertanto per località turistiche e con comprensori di oltre 40mila abitanti si viene a creare una discriminazione nel momento in cui lottiamo tutti contro l’inquinamento e vorremmo poter cercare di evitare l’uso delle auto. La penalizzazione per queste località è palese ed evidente. Di conseguenza ci vorrebbero almeno altri due IC nelle ore pomeridiane per poter bilanciare il servizio e poter dare l’opportunità all’utenza di spendere cifre alla portata delle proprie tasche. Non tutti, specie operai ed impiegati che a fine settimana si recano a casa da Milano o zone limitrofe, hanno la possibilità di spendere oltre Euro 70 per un solo viaggio di Andata che diventano Euro 140 per Andata e Ritorno”.

Oltretutto, sempre il Segretario Antonio Bruno ci informa che, “pare, che i nuovi "Freccia Bianca" in servizio sull’asse adriatico vengano esercitati sempre con l’attuale materiale di carrozze Gran Confort – ormai troppo vecchie per essere tali, anche se ristrutturate – e locomotore tradizionale, quando dal nome tutto lasciava intravedere che il servizio venisse affidato ai moderni ETR600 o almeno ETR460. Quindi doppia beffa per l’utenza. Ma per essere certi di ciò bisogna aspettare ancora. Di conseguenza per accelerare la percorrenza si è ricorsi all’astuzia del taglio delle fermate, anche con l’aumento del prezzo dei biglietti che sarebbe giustificato solo col cambio del materiale”.

Per tutti questi motivi segnalati, concludendo, sarebbe necessaria una “riforma del Trasporto Regionale e dei Servizi Universali con la riclassificazione dei treni Regionali ed interregionali e la creazione di una nuova Divisione del Trasporto Interregionale e dei Servizi Universali alla quale affidare la politica del trasporto nazionale per quanto riguarda gli IC e quella interregionale per quanto riguarda i treni regionali che attraversano più regioni”.

Noi dell’Italia dei Valori Senigallia, al servizio dei cittadini, ascoltiamo questa proposta e la esamineremo, portandola in esame ai fini di migliorare il servizio per gli utenti.

di Stefano Canti,
per IDV Senigallia

IdV Senigallia
Pubblicato Lunedì 14 dicembre, 2009 
alle ore 20:07
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