Alla Fenice di Senigallia la PFM con “La Buona Novella di F. De Andrè
Omaggio a Faber, lo storico album del 1970 è un viaggio nelle emozioni con “Stati di Immaginazione”
Anche a Senigallia arriva la tournée teatrale della PFM con “La Buona Novella di F. De Andrè / Stati di Immaginazione"! L’omaggio a Faber a quasi quarant’anni di distanza dal disco-capolavoro che li vide assieme, farà tappa anche al Teatro La Fenice il 19 dicembre, per uno spettacolo fuori carnet nell’ambito della Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 in corso. Inizio alle 21.
L’appuntamento è attesissimo dai fan marchigiani che si preparano a vivere tante emozioni e ottima musica senza tempo. La data è attualmente l’ultima del tour teatrale in agenda per questo 2009 (salvo aggiunta di nuove date nel frattempo), che poi riprenderà solo a fine gennaio 2010. L’avventura de “La Buona Novella” è di quelle memorabili e la PFM la ripropone dal vivo con nuovi arrangiamenti.
Il primo contatto fra Fabrizio De André e i musicisti della PFM, quando ancora si chiamavano I Quelli, avvenne nel 1970, proprio con “La Buona Novella”, un disco sorprendente ancora attuale e rivoluzionario, che cambiò lo scenario della musica italiana a detta di tutti, raccontando l’amore cristiano attraverso le pagine dei Vangeli Apocrifi con quella voce sempre in “direzione ostinata e contraria” tipica di De Andrè. Tra i musicisti che affiancarono il poeta genovese in quel quarto album c’erano proprio Franco Mussida alla chitarra e Franz Di Cioccio alla batteria, allora sotto il nome de I Quelli. Nell’album figurano anche Mauro Pagani al flauto in “Maria nella bottega di un falegname” e Angelo Branduardi come turnista.
L’abbraccio definitivo fra la poesia di Faber e il rock della PFM (Premiata Forneria Marconi) diede vita nel 1978 a due album bellissimi diventati il simbolo di suggestiva musicalità e rigore artistico. Con l’occasione di quello storico tour, vennero riarrangiati solo due brani de “La Buona Novella”, sia per questione di tempo, sia per numero di tracce in scaletta.
Oggi, a quarant’anni dalla pubblicazione de’ “La Buona Novella”, PFM ha deciso di riprendere quell’opera, rileggendo per intero tutto il disco, riarrangiandolo e rivestendolo con la sua musicalità. Lo fa con l’esperienza di 40 anni e con fantasia visionaria. È un sogno che si avvera, un regalo che PFM fa a se stessa, per completare la sfida iniziata quarant’anni fa. Queste tracce si uniscono alla musica immaginifica di “Stati di Immaginazione”, otto storie musicali, otto film, per entrare nello stato libero dell’immaginazione.
È così, con il termine “immaginifica”, che la PFM alcuni anni fa ha voluto ridefinire la musica progressiva. In una sorta di manifesto di intenti, PFM intende concedere più spazio all’immaginazione, restituendo all’ascoltatore un ruolo centrale nel suo rapporto con la musica, facendolo tornare protagonista assoluto delle emozioni. Oggi forse è il momento di tacere e far parlare le mani e la musica. Questa è la filosofia dell’ultimo lavoro della band “Stati di Immaginazione”, un disco strumentale per interpretare la poesia visiva.
L’idea del progetto è di Iaia De Capitani, manager di PFM, (che ha al suo attivo collaborazioni importanti, tra cui quelle con Marco Ferreri e Dario Fo). Con “Stati di Immaginazione” ha saputo interpretare le esigenze del gruppo, da sempre legato alle performance strumentali e alle improvvisazioni di insieme che tanto hanno caratterizzato e consolidato la lunga carriera di PFM in tutto il mondo. Il progetto si articola in otto interpretazioni, che guidano l’ascoltatore in mondi diversi, sia come tematica di immagini, sia come atmosfere musicali.
“Stati di Immaginazione” vuole essere il punto d’incontro simultaneo tra le emozioni dell’artista e quelle del pubblico. Gli otto racconti sono La città dell’acqua: Lo splendore e l’angoscia di Venezia; Il mondo in testa: L’assurdo e affascinante caos che abita nella testa; La conquista: La piccola conquista quotidiana di un popolo antico; Cyber Alpha: L’inquietante futuro non è mai ciò che sembra; Il sogno di Leonardo: Il genio e il suo sogno; Nederland 1903: Il sapore di un tempo lontano; Agua Azul: La libertà dell’acqua; Visioni di Archimede: Intuizioni e invenzioni di un genio mediterraneo.
La Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci).
Per il fuori carnet della PFM in “La buona Novella di F. De Andrè/Stati di Immaginazione”, il primo settore costa 28 euro, il secondo 23 euro e il terzo 18. La Biglietteria del Teatro La Fenice sarà aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20,30. Stesso orario sarà osservato il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo nel caso dei serali. Nel caso delle pomeridiane domenicali, la Biglietteria sarà aperta dalle 14. Info 071.7930842 – 335.1776042 – www.fenicesenigallia.it
PFM
PFM, Premiata Forneria Marconi, è il gruppo rock italiano più famoso al mondo, l’unica band nazionale ad avere scalato la classifica Billboard negli Stati Uniti. La P.F.M. nasce dai Quelli, un gruppo beat degli anni Sessanta la cui formazione vedeva Franz Di Cioccio alla batteria, Giorgio Piazza al basso e Franco Mussida alle chitarre, Flavio Premoli alle tastiere e, agli albori, perfino Teo Teocoli alla voce. Alla fine del 1970, Di Cioccio, Mussida, Premoli e Piazza, ai quali si aggiunse il polistrumentista Mauro Pagani, diedero vita alla Premiata Forneria Marconi in seguito abbreviato in PFM. Il debutto avvenne nel 1971 al Teatro Lirico di Milano come supporto alla prima tournée italiana degli Yes. Allora PFM propose, in maniera eccellente, cover di gruppi più all’avanguardia dell’epoca come i King Crimson, Jethro Tull e altri. Questa opportunità mise in luce la notevole capacità della band e già alla loro seconda apparizione a Bologna, come supporto ai Deep Purple, ottennero grandi apprezzamenti di critica e di pubblico.
La Numero Uno, etichetta guidata da Lucio Battisti, Sandro Colombini e Mogol, decise di scritturare la band e produrre il primo il singolo “Impressioni di Settembre” lato A e “La Carrozza di Hans” lato B , dopo l’affermazione al primo festival di Avanguardia e nuove tendenze di Viareggio. Nel 1972, esce "Storia di un minuto", album che per la prima volta in Italia fa arrivare un gruppo in testa alla classifica degli LP. Sempre nello stesso anno esce il secondo disco "Per un amico" più maturo e ricco di sorprendenti qualità arrangiative e a solo un anno di distanza “Photos of Ghosts", primo album per il mercato internazionale che comprende il meglio dei due precedenti.
PFM è scritturata dalla Manticore, etichetta inglese fondata da Emerson Lake & Palmer. I testi e la produzione del disco sono di Pete Sinfield, paroliere-poeta dei King Crimson. Per tutto il 1973 fino all’inizio del ’74 si susseguirono una serie di tournée in Italia e in Gran Bretagna mentre in Europa suonano con Ten Years After di Alvin Lee. “Photos of Ghosts" entra nelle classifiche americane di Billboard e ottiene il premio della critica giapponese quale miglior album dell’anno. PFM raggiunge grandi risultati nel pop poll di Melody Maker, conquistando il secondo posto nelle Brightest hopes, davanti a gruppi come i Supertramps e gli Eagles.
Nel 1974, esce "L’isola di niente", nella versione inglese "The world became the world". Primo disco con il nuovo bassista Jean Patrick Djivas (ex Area), che sostituisce Giorgio Piazza e la manticore organizza un tour negli Stati Uniti, a supporto di Poco, Santana, Beach Boys, Allman Bros, ZZ Top ed altri. Il 1975 è l’anno dello strepitoso tour in Giappone e della quarta tournée negli Stati Uniti, nonostante i testo poco filoamericani, apprezzati dal pubblico ma non dalla stampa. Nel 1976, Mauro Pagani lascia il gruppo e nel ‘77 esce "Jet Lag", album più orientato al jazz-rock rispetto ai precedenti, grazie anche all’apporto del nuovo violinista Gregory Bloch. Il disco "Passpartù" del ’78 è più acustico e si torna a cantare in italiano. I testi sono di Gianfranco Manfredi, la copertina dell’album segna il debutto nella discografia di Andrea Pazienza.
Il 1979 è l’anno di "De André e P.F.M. in concerto". Da un’idea di Franz Di Cioccio nasce il progetto di una inedita collaborazione artistica tra le due realtà musicali, un gruppo e un cantautore. PFM accompagna Fabrizio De André in un memorabile tour (con la collaborazione del tastierista Roberto Colombo e del violinista Lucio Fabbri). La musica del gruppo darà luce nuova alle più famose canzoni del cantautore, creando suggestive atmosfere in perfetta sintonia con i testi. Il grande evento viene documentato con un live contenente una decina di brani, a cui, visto l’ottimo successo, seguirà poco dopo "De André e P.F.M. in concerto – Vol. 2". Con questa esperienza la PFM comprende la grande importanza dei testi. Nel 1980 Lucio Fabbri entra ufficialmente nel gruppo, Flavio Premoli ne esce e nelle esibizioni live Di Cioccio lascia la batteria a Walter Calloni per diventare a tutti gli effetti il front man della band. Escono “Suonare suonare”, “Come ti va in riva alla città”, “Performance”, “Pfm? Pfm!” (che contiene capitani coraggiosi) e infine Miss Baker, dopo il quale la band si ritira dai palchi live. È il 1987. Dieci anni dopo, PFM si riunisce di nuovo in sala di registrazione per dare alla luce il nuovo concept album "Ulisse" e tornare a suonare live.
Nel 2000 esce “Serendipity”, la cui produzione viene affidata a Corrado Rustici, mentre ai testi ci sono Fernanda Pivano, Franco Battiato e Yuri Camisasca, Daniele Silvestri e Pasquale Panella. Nel 2002, festeggiano il “Celebration day”, Festa del compleanno di PFM e ripartono in tour tra Giappone, Sud America e Europa. Tutte le date sono sold out. Nel 2004, nasce il progetto “PFM canta DE ANDRE’”, omaggio al grande Faber. Nel 2006 PFM è in tour mondiale con tre produzioni e oggi sono ancora in tour teatrale con “La Buona Novella /Stati di Immaginazione”.
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