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In Consiglio per l’ultima volta il piano di lottizzazione dell’ex-Sacelit di Senigallia

Mancini: "Molto ci sarebbe ancora da dire, questa area ha rilievo straordinario ma verrà malamente cementificata"

Roberto ManciniNon voglio tornare sulla previsione dell’albergo di otto piani ubicato nel punto più vicino al mare e che soffocherà, insieme ad altri palazzoni, la retrostante piazza; né addentrarmi su altri “dettagli”, come l’ulteriore e scervellato centro commerciale, collocato a due passi dal centro storico.

Vorrei solamente ricordare che tutta quell’area, che presenta linee un po’ vanitose ed un’eleganza propria di un distinto quartiere di periferia, sarà destinata in gran parte a mini appartamenti e non rappresenterà una espansione residenziale della città.

Infatti, nell’insieme, sommando quelli a destinazione turistica (inferiori a 52 mq.) con gli altri residenziali ma di ridotte dimensioni (ad esempio, non superiori a 60 mq.), arriviamo a circa 130 tra mini o piccoli appartamenti su 180 previsti. I restanti avranno una superficie da 67 mq. in su, tra cui una dozzina di appartamenti spaziosi, ma super lusso, collocati agli ultimi piani delle torri.

Se aggiungiamo i costi senza dubbio molto alti (6 mila euro a mq.?), possiamo facilmente escludere un popolamento del nuovo quartiere verso mare da parte dei senigalliesi, mentre è più comprensibile pensare ad una occasione di investimenti finanziari che lo renderanno deserto almeno dieci mesi all’anno, al pari di altre edificazioni già presenti in città o nelle frazioni (come le piramidi a Cesano).

Che così si costruisca la Senigallia del domani sono rimasti in pochi a crederlo, ma Giunta e maggioranza sono determinate a votare l’approvazione finale del progetto, nonostante le prese di posizione contrarie di associazioni e cittadini.

Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”, dicevano alcuni Romani al tempo delle guerre puniche. Altrettanto potremmo dire noi oggi: mentre con una mano si scrivono futuri impegni a difesa del territorio per far bella figura in campagna elettorale, con l’altra si votano i mini appartamenti.

Eppure sono possibili altre scelte in grado di donare un profilo più alto al futuro della nostra città. Gli esempi a cui pensare sono la riqualificazione del porto antico di Genova (oggi sede dell’acquario e di musei) oppure dell’area ex Italsider di Bagnoli (oggi Città della Scienza).

Le cosiddette “cittadelle tematiche” rappresentano una attrazione turistica dodici mesi all’anno e vantano bilanci in attivo nonostante le incertezze della congiuntura economica.

Una scelta in questa direzione fonda sulla qualità il futuro di Senigallia, pensando ad una ricaduta positiva in termini di occupazione duratura e benessere a vantaggio di tutta la cittadinanza.

Nonostante tutto, siamo ancora in tempo per evitare una nuova colata di cemento, una pietra tombale su un’area così prestigiosa e da valorizzare nel contesto dell’offerta turistica e culturale del territorio adriatico nel suo insieme.

da Roberto Mancini,
candidato sindaco per Senigallia

Pubblicato Giovedì 19 novembre, 2009 
alle ore 9:25
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Commenti
Solo un commento
Carlo Montanari ALA 2009-11-20 04:39:57
Sponsorizzo
Sponsorizzo il prof. Roberto Mancini per quel poco ,ma utile che ha detto in ripetuti Consigli Cominali a proposito del problema amianto che si stava delineando da anni a Senigallia,sia su situazioni da bonificare che da censimenti da fare. Ma il SILENZIO è sempre prevalso da ogni COLORE POLITICO:ed è questo che mi chiedo e non riesco a capacitarmi:Ma perchè nessuno si è mai interessato della bonifica fatta a CIELO APERTO che si sta attuando a Senigallia durante i 4 anni di lavori fatti mali?Se non eravamo noi duranti i vari FORUM e se avessimo avuto il VERDE Ceresoni dalla nostra parte come aveva detto quando era VERDE le coise sarebbero andate molto diversamente.Ma in politica le cose vanno così,e questa volta npn si è tenuto della SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI CITTADINI. Io con una signora abitante la zona limitrofa alla bonifica facemmo esaminare un campione di polveri con detriti nel suo terrazzo dall'Unioversità di Ancona: risultò che ci fosse amianto,ma tutto rimase celato, guai a creare discredito sulla qualità della bonifica fatta a regola di LEGGI.La verità è stata che gli abitanti limitrofi alla bonifica si sono sempre lamentati con il sottoscritto ma non hanno mai avuto il coraggio di agire per vie legali. Allora forse la bonifica sarebbe stata fatta secondo regole molto più rigide ( vedi la bonifica in atto al Palazzo della Provincia di Ancona ) Ma le paroile mie contano poco anzi se fossi morto 6 anni fà ,già in quell'aria sarebbero già nate delle costruzioni tipo PAGODE CINESI.Mi ritengo un frustrato ed impotente,ma ho fatto quello che le mie conoscenze in materia dovevano farsi e non sono state fatte,mostramndoci foto nitide fatte dai vigili ambientali mentre le nostre erono con la nebbia.Operai che lavoravano senza protezioni e civili che tranquillamente camminavano con abiti civili dentroi la bonifica.Ma oramai qùtutto questo non serve a niente,solo per far capire come la POLITICA E GLI INTERESSI Schiacciano i piccoli umani con UN CUORE GRANDE CHE PIANGE......................
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