Privatizzazione dell’acqua: presentata in Consiglio la mozione Mancini-Bacchiocchi
Scongiurare il conferimento a privati della gestione del servizio idrico. L'acqua un bene pubblico
E’ stata presentato martedì 10 novembre in Consiglio Comunale, dai Consiglieri Roberto Mancini (candidato sindaco) e Andrea Bacchiocchi una mozione e un ordine del giorno riguardanti la gestione del servizio idrico a Senigallia.
La gestione del servizio idrico integrato in Italia è attualmente normata dall’Art. 23bis della Lg.133/2008, che prevede il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo largo forzatamente all’ingresso di privati.
Ora che il recente Art. 15 del D.L. 135/2009 (che ha modificato l’Art. 23bis), muove passi ancor più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici, Mancini e Bacchiocchi si dicono assolutamente convinti che questo sia un epilogo da scongiurare, per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, perché espropria l’acqua potabile dal controllo degli Enti locali e dei cittadini, perché consegna al mercato l’acqua con tutte le ripercussioni sociali che questo può generare.
Perciò, sempre secondo i due consiglieri, bisogna intraprendere tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’art. 23bis Lg. 133/2008, come modificato dal’Art. 15 D.L 135/2009, in modo tale che non conducano alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell’acqua ai privati entro il 2011.
Il Gruppo Società e Ambiente di Senigallia ha già affrontato questo spinoso argomento lo scorso mese, all’Auditorium San Rocco dove è emerso che l’attuale governo ha predisposto la privatizzazione: il 60% della nostra acqua potrà finire in mano ad un privato che ne stabilirà costi, erogazioni, modalità e quant’altro. Comuni italiani che già hanno fatto questa scelta si sono trovati aumenti sulla bolletta del 700%. L’acqua è diventata un problema sociale, famiglie disagiate che si sono viste chiudere i contatori dell’acqua, pensionati che non possono pagare bollette di oltre tremila euro.
Anche Padre Alex Zanotelli è intervenuto su questa materia con una lettera, dove scrive che non avrebbe mai immaginato che il paese di Francesco d’Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua! Questa, dice, è la vittoria del mercato, della merce, del profitto. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A farne le spese è sorella acqua.
Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo (in milioni di morti per sete!). Siamo anni luce lontani (continua Padre Zanotelli) dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è "diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni” e, tutto questo è legato al “diritto primario della vita”.
dai Consiglieri
Roberto Mancini
Andrea Bacchiocchi
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