I capolavori di Eriberto Guidi nella raccolta del Musinf di Senigallia
Donate 12 fotografie datate 1961, in programma un'incontro con gli allievi del corso del Musinf
Il maestro Eriberto Guidi, accompagnato da Renzo Tortelli, altro grande fotografo marchigiano, che è uno degli ambasciatori del Musinf, ha incontrato nei giorni scorsi il prof. Bugatti, direttore del Museo comunale d’arte moderna e della fotografia di Senigallia, per formalizzare la donazione di 12 opere, datate a partire dal 1961.
Tra di esse vi sono anche quelle del racconto “L’Omero di Elcito” inchiesta poetica su un paese quasi disabitato della montagna maceratese. “Per intendersi sull’importanza della nuova acquisizione del Museo senigalliese e sul valore artistico di questa suite di fotografie” spiega il prof. Bugatti “basterà ricordare che di esse ha fatto specifica menzione Crocenzi in uno scritto del 1981 su Eriberto Guidi“.
Il Musinf ha subito programmato la catalogazione e la successiva esposizione delle fotografie donate da Eriberto Guidi. E’ stato programmato anche un incontro del maestro con gli allievi del corso di fotoreportage, che si svolge presso il Musinf, coordinato da Giorgio Pegoli, i cui allievi sono un centinaio. La data sarà fissata, compatibilmente con gli impegni di Eriberto Guidi. Il prof. Bugatti ha anche chiesto ad Eriberto Guidi di poter realizzare una videointervista per raccogliere i suoi ricordi sulla lezione di Luigi Crocenzi, che è stato, con Mario Giacomelli, uno degli innovatori della fotografia non solo marchigiana, ma anche Italiana.
Eriberto Guidi è nato il 21 marzo 1930 a Fermo. Si è dedicato alla fotografia dalla fine degli anni ’50, quando iniziò a collaborare con Luigi Crocenzi per il Centro Cultura Fotografia, partecipando nel 1957 al Festival Mondiale di Mosca. Sin dagli inizi l’ attività di Guidi si è svolta nel campo del reportage e del racconto fotografico, privilegiando l’uso dell’immagine come vera e propria scrittura. E’ con queste basi realistiche che comincia il suo percorso espressivo. E’ approdato però ad una visione maggiormente onirica, come si può ammirare nei suoi lavori sul paesaggio, in cui confluiscono elementi diversi, come quelli, derivati dal suo grande amore per la musica e la pittura.
Notevole è stato il successo che la sua fotografia ha ottenuto non solo in campo nazionale, ma anche internazionale. Immagini delle sue ricerche sono state pubblicate persino sulle pagine di “Life”. E’ autore di libri fotografici e le sue fotografie sono state inserite su cataloghi di storia della fotografia, testi scolastici, riviste specializzate italiane e straniere. Numerose sono state le sue personali in Italia e all’estero. Sarà sufficiente citare le esposizioni di Copenaghen, Parigi, Bordeaux, Bruxelles, Mosca, New York. Nel 1981 ha collaborato , con una serie di sue immagini, alla realizzazione del film per la Rai “Il segno e il paesaggio”. Nel 1993 è stato nominato Maestro di fotografia dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Insieme a Giacomelli, Tortelli e Ferroni è uno dei fotografi maggiormente rappresentati nella bibliografia del settore fotografico e nelle raccolte di Musei italiani e stranieri.
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