E Mauro Guenci vince anche l’Europeo in Croazia
Grazie al senigalliese l'Italia trionfa ancora. La pista? Un aereoporto
Dopo aver vinto alla grande nuovamente il Titolo Mondiale di maratona a Teolo di Padova il mese scorso, domenica in Croazia a Rijeka, Mauro Guenci fa suo anche il Titolo Europeo lasciando tutti dietro con un distacco di due minuti, regalando così all’Italia anche questo titolo iridato.
Il circuito ricavato nella pista dell’aeroporto di Rijeka in Croazia, misurava tre chilometri ed era interamente pianeggiante ma molto duro, data la grana utilizzata per la realizzazione degli asfalti negli aeroporti. Sin dalla partenza alte velocità; una gara nervosa dall’inizio. In testa subito la nazionale tedesca e quella svizzera.
Già dal primo giro Mauro Guenci, che per l’occasione rappresentava l’Italia, sempre davanti per non rischiare cadute e fughe varie. Si susseguivano gli allunghi delle nazioni straniere, sempre prontamente vanificati dal senigalliese consapevole che sarebbe stato messo in difficoltà. Su una fuga fatta da un suo compagno della nazionale, va il tedesco (terzo nell’ultimo mondiale) ed ancora mancavano più di dieci giri (oltre 30 km). Riesce a raggiungere l’italiano e a continuare per tentare la fuga. Immediatamente il Guenci si accorge del tentativo e della pericolosità nel lasciare andare un atleta così forte e pericoloso, quindi esce dal gruppo e in poche centinaia di metri e vicino al fuggitivo.
“Sono arrivato sotto al tedesco era un po’ provato dal suo tentativo di fuga, lo percepivo dalla pattinata pesante così ho deciso immediatamente di proseguire e tentare l’allungo, dice Mauro. Per circa tre o forse quattro chilometri però mi stava a una cinquantina di metri e temevo che non avrebbe mollato. Ho cercato di controllarmi e poi ho spinto ancora un po’ più a fondo e fortunatamente ha desistito”. Il problema era che ancora mancavano circa trenta chilometri! Una fuga solitaria impensata da realizzare con il gruppo a poco meno di un minuto. “Ho comunque deciso di continuare a ritmo, con attenzione nel tenere un’andatura alta ma non proprio massimale, continua Guenci.
I vari tentativi di ripresa degli avversari che si erano coalizzati per raggiungere Guenci, sono stati vani comunque. Come un treno (così è stato definito), Mauro continua la sua marcia, guadagnando secondi su secondi fino ad arrivare ad oltre due minuti dagli inseguitori. “A meno tre giri dalla fine (9 chilometri), ho capito che ormai ce l’avrei fatta, gli inseguitori avevano rinunciato e si stavano controllando per aggiudicarsi il secondo posto, continua Mauro ed ho mollato un po’. Ho fatto una fatica mortale, più di quaranta minuti fuori soglia con oltre 170 pulsazioni il minuto, necessarie a tenere una velocità di circa 40 km/h con quel fondo poi…….ma ho saputo ancora una volta stringere i denti ed avere la meglio. Sono veramente soddisfatto; titolo Europeo, titolo Mondiale, miglior tempo assoluto in entrambe le competizioni, la grande vittoria della cronoscalata Fanano-Sestola, tutte le vittorie regalatemi dai miei ragazzi che dire? Alla mia età essere tra i migliori, non posso chiedere di meglio!
Il prossimo 25 ottobre nel Palasport di Brescia i giovani del Team Roller disputeranno la finale sul parquet, del Challenge Italia.
dal Team Roller Senigallia
Complimenti a Guenci! grande come sempre.
la città dove ha vinto è stata abitata da sempre
da popolazione di lingua italiana poi espulsa nel 1943/47. Si chiama Fiume.
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