Il Cavaliere ha perso il cavallo
FUORI PROGRAMMA 20 di Stanco in Vacanza a Senigallia
L’Italia è anche questa. E’ il paese delle contraddizioni, delle assurdità, del ridicolo. Ma soprattutto delle sorprese. Quando tutto pare oramai certo e definito ecco il colpo di scena. Anche per il Cavaliere highlander. E ora è difficile evitare i procedimenti penali a suo carico. Pure con eventuali “pezze” appositamente preparate.
Se uno o più cittadini indagati o condannati per reati più o meno gravi decidono di fare politica sino a ricoprire cariche istituzionali, nella maggior parte dei paesi del pianeta vengono immediatamente respinti.
In Italia invece non sussiste alcun problema.
E’ assolutamente normale che un possibile delinquente o un farabutto appurato possano candidarsi per qualsiasi tipo di incarico pubblico e governativo. E’ tutto regolare quando tali signori per garantirsi la vittoria stupiscono i popolo con effetti speciali oppure si comprano semplicemente voti con scambi di favori e posti di lavoro o offrono birra e salsicce con apposite sagre pre-elettorali. Una volta nominati poi è ovviamente giusto far propri il potere, l’autorità, il comando, specialmente per fini personali e prima di tutto. Se c’è qualcosa da salvare è proprio la pelle. O la libertà di chi potrebbe vedersela tolta dalle sbarre, se ci sono processi in corso o potrebbero sopraggiungere.
E allora cosa c’è di meglio del progettare leggi ad hoc, mirate proprio a tutelare i misfatti più grossi, quelli per il quale si rischia di più. E poi ogni tanto bisogna accontentare anche il popolino. E allora giù con i condoni generali.
Questo è l’aspetto politico italiano diventato più comune sia a livello locale che nazionale. Quello di usare gli incarichi amministrativi non solamente come redditizie professioni, bensì pure come veri e propri “salvagente”.
Ma quando uno di questi provvedimenti che già stenta a decollare per varie ragioni e soprattutto per pesanti dubbi che sovrastano, è costretto ad essere esaminato dalla Consulta della Corte Costituzionale e questa sancisce che è palesemente anti-costitituzionale perché le nostre leggi non sono preparate ad accoglierlo (art.138) e perché schiaccerebbe sotto i piedi il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (art.3) si passa addirittura nel contraddittorio.
Se l’analisi di cui sopra rispecchiasse anche il caso del premier e di tanti suoi alleati, sarebbe alquanto grave perché non metterebbe in ridicolo l’intero ordinamento di una delle più autorevoli nazioni al mondo, ma causerebbe una illegittimazione delle istituzioni stesse. Come può definirsi un Presidente del Consiglio che utilizza il governo per bloccare i processi a suo carico tramite tali strumenti? Che diritto può avere ancora un ministro che si occupa di “Grazia e Giustizia” titolare di un lodo che poi viene bocciato perché ritenuto fuorilegge, tant’è che porta pure il suo nome? Che cosa si può affermare circa il fatto che un Presidente della Repubblica approva una legge firmandola, ma questa viene respinta successivamente dalla Consulta perché incostituzionale? Che cosa si può ritenere delle maggioranze di Parlamento e Senato, ricche di avvocati, giuristi, docenti universitari, fior di professionisti, che votano a favore di un provvedimento che assassina proprio il terzo articolo della Costituzione italiana e non uno delle ultime pagine?
Se questi sono i nuovi dubbi che ora si sollevano in lungo e in largo per la nazione intera, ecco allora le immediate repliche o giustificazioni dei protagonisti della vicenda:
– Silvio Berlusconi (Presidente del Consiglio) – “Vado avanti, la Corte è di sinistra e queste cose mi fanno un baffo” (…) “Non è intaccata la credibilità del Governo, e le accuse risibili cadranno’’ (…) "Il Capo dello Stato sapete voi da che parte sta: abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre capi dello Stato della sinistra che fanno della Consulta non un organo di garanzia ma un organo politico”.
– Angelino Alfano (Ministro di Grazia e Giustizia) – “E’ una sentenza che sorprende, e non poco, per l’evocazione dell’art.138 della Costituzione".
– Niccolò Ghedini (Deputato PdL e avvocato di Berlusconi) – “La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente la sua applicazione, come del resto giá ribadito dalla Corte Costituzionale” (…) “L’umore del presidente Berlusconi è come i sondaggi: alle stelle”.
– Nota dal Quirinale – “Tutti sanno da che parte sta il presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con assoluta imparzialità e in uno spirito di leale collaborazione istituzionale".
– Comunicato ufficiale della Consulta – “La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal GIP del Tribunale di Roma".
– Paolo Bonaiuti (portavoce del Presidente del Consiglio) – “E’ una sentenza politica, ma il presidente Berlusconi, il governo e la maggioranza continueranno a governare come, in tutte le occasioni dall’aprile del 2008, hanno richiesto gli italiani con il loro voto".
– Fabrizio Cicchitto (presidente deputati PdL) – “E’ un processo di politicizzazione della Corte che si schiera sulla linea dell’attacco al presidente Berlusconi’’ (…) “Forte dell’appoggio di cui gode nel Paese continuerà a governare affrontando a viso aperto processi imbastiti sulla base dell’uso politico della giustizia”.
– Maurizio Gasparri (presidente senatori PdL) – “E’ una giornata buia per i valori della legalità, che segna il tramonto di una istituzione che ha obbedito a logiche di appartenenza politica e non a valutazioni di costituzionalità. Il governo andrà avanti mentre chi ha tradito la propria funzione di garanzia non cancellerà la volontà democratica del popolo italiano".
– Gaetano Quagliariello (vicepresidente senatori PdL) – “Una sentenza sconvolgente, nel senso letterale del termine poiche’ sconvolge i precedenti orientamenti della Corte Costituzionale”.
– Umberto Bossi (Ministro per il Federalismo) – ’’Andiamo avanti, non ci piegano. Se si ferma il federalismo facciamo la guerra”
E dopo anche questo attento esame di dichiarazioni ufficiali, il giudizio finale spetta al popolo italiano. Quello con una mano davanti e una di dietro.
Per il premier invece la strada sembra inerpicarsi già tutta in salita a causa dei procedimenti giudiziari a suo carico.
Fonti:
-stampa radiotelevisiva
–youtube.com (servizio di Daniele Martinelli per Italia dei Valori)
–youtube.com (LucianoDiGregorioYT riporta la notizia flash di RAINews24)
–youtube.com (exNicoloChannel riporta la notizia flash di SKYTg24)
di Stanco in Vacanza a Senigallia
Perchè non vai in vacanza da qualche altra parte?
Come si fa a non essere d'accordo con la lucida analisi politica dello "Stanco a Senigallia" ! !.
Una considerazione ed una domanda , però, bisogna porsela:
"Se queste cose fossero accadute 15 -20 anni fa, il soggetto/autore di ciò, (e il partito che esso rappresenta), sarebbero caduti miseramente in disgrazia mentre ora continuano ad avere il consenso degli elettori".La domanda che a Stanco a Senigallia mi permetto di porre è questa: Noi siamo gli ultimi romantici rimasti a confrontarci sui temi della politica che vogliamo continuiare a considerarla anche. e sopratutto, morale ?.
Bel quesito questo di Ostra2...
Francamente penso che se certe vicende si fossero manifestate venti anni fa sarebbe accaduto esattamente lo stesso, anche con soggetti o partiti diversi. E anche perchè qualcosa di molto simile è già avvenuto...circa ottant'anni fa. Riguardo al consenso degli elettori non mi sorprende affatto che ci sia e continui ad essere forte. Conosco personalmente individui sessantacinquenni, dirigenti di professione, pronti ad immolarsi per Berlusconi non per le capacità politiche che nemmeno sanno, ma solamente perchè grandissimi amanti del Milan.
Ci sono persone che da anni seguono solamente le trasmissioni televisive del gruppo Fininvest...Guai la RAI, nemmeno citarla...
C'è un esercito di "piscialetto" immaturi più che mai, alla quale, raggiunto il diciottesimo anno di età viene data una scheda e una matita per scegliere il governo del paese. E puoi immaginarti dove finiscono le preferenze...chi vota falce e martello perchè abbagliato da lontani miti cubani e stupidate varie; chi vota estrema destra pensando di riportare la selezione
tra le razze umane e lo sterminio fra certe etnie; chi sceglie un candidato perchè affascinato dal suo gossip, immortalato sullo yacht in Sardegna intorno ai topless.
Oppure puoi provare a pensare a quale uomo non piacerebbe essere un imprenditore di gran successo che guida una miriade di aziende internazionali, banche, società finanziarie e assicurative, televisioni, giornali, squadre di calcio, che sguazza fra potere e fiumi di denaro, che è circondato da belle donne sempre pronte a togliersi le mutande per lui, che entra e esce da ville e castelli di sua proprietà, che sale e scende da panfili e jet suoi in giro per il mondo, e da ultimo, che ha persino il potere di governare uno dei primi otto paesi del mondo, tenendo a bacchetta partiti, istituzioni, enti, ecc, a mò di boss. Stesso discorso vale al femminile...a quale donna non piacerebbe avere un uomo così? Ecco da dove arrivano tutti i consensi...
Perchè se si confrontasserò le capacità del Berlusconi politico, e non di quello donnaiolo, di sicuro risulterebbe che sono assai inferiori a quelle di tanti individui di destra come di sinistra e del tutto carenti rispetto a moltissimi altri capi di stato stranieri.
Sono anche del parere che molti che lo sostengono ancora nemmeno sanno che cosa sia il Lodo Alfano, o il Lodo Schifani, o la Legge Cirielli...
Si sa, che questo è un paese che si è sempre lasciato abbagliare dal despota di turno, sin dalle sue origini...Tra cinquant'anni ve ne sarà un altro...
Ogni confronto deve avvenire proprio sul tema politico come tu hai giustamente citato, "tutto il resto è noia"...o meglio è estraneo.
E se è estraneo, può essere anche sinonimo di discutibile, condannabile, rimovibile...
Io voto a destra, ma penso che, a volte, Berlusconi, sia proprio indifendibile. Penso anche che il popolo degli "anti" sia estremista: di quello che fa o dice Berlusconi non va bene nulla! Il caso del Lodo Alfano permette però di concludere che, almeno, non esiste una dittatura come tutti gli "anti" sostengono senza posa. Cari saluti.
Ma se tutto il centrodestra grida allo scandalo, se si fanno servizi televisivi denigratori verso giudici che hanno condannato B & Co., se per metà italiani Berlusconi è una vittima, vuol dire che qualcosa non va: o in te o nel resto del centrodestra...e non per accanimento contro Berlusca, ma contro chiunque possa mai essere nella sua posizione.
Sì, caro signor marco, è vero. Alcuni pensano che Berlusconi sia una vittima; è vero che Emilio Fede, la testata "Il Giornale" e altri gridano allo scandalo, è vero; però, ciò non toglie che non ci troviamo di fronte ad una dittatura.
Però ci siamo arrivati talmente vicino e siamo ancora in condizioni che non possono essere considerate propriamente democratiche. Ad esempio, l'Europa ci multa ogni giorno di una cifra che spero sia inferiore a quella paventata da grillo & co di circa 350mila euro perchè Fede sta occupando delle frequenze altrui (Europa 7) cosa che mette in crisi il problema del pluralismo, base per la democrazia. E ciò nonostante diverse sanzioni e sentenze di tanti organismi tra cui l'UE appunto.
Quindi dittatura non ci sarà, secondo lei, ma ci siamo veramente vicini.
Ogni giorno 350mila euro? Spero anche io che sia meno. Fra l'altro Fede fa un telegiornale che a me non piace affatto; peggio di lui forse solo studioaperto e metterei anche il TG3. Due di questi tre (lei comprenderà bene quali) sono faziosi, mentre l'altro è impresentabile: alla fine c'è sempre il servizio sexysoft su qualche subrettina o velina. Però, per un discorso di pluralità io, il buon Fede, lo terrei...però 350mila euro/giorno è tanta roba.
Ugo, tieni presente che qualsiasi critica a Berlusconi non è per nulla e necessariamente estesa alla coalizione centro-destra. Se però ci sono migliaia di parlamentari e politici vari che lo difendono e svariati milioni di persone che lo appoggiano, dovranno pur assumersi la responsabilità della scelta in caso di errori...
Non ti pare??
Io ho votato a destra per due buone ragioni. La prima: sono anticomunista. La seconda: ho votato per quel partito che ritenevo avrebbe potuto governare stabilmente per qualche anno e magari tirar fuori dalle secche la nostra Italia. In più considero l'attuale centro sinistra un guazzabuglio litigioso di politici di mezza tacca: Veltroni, Bersani, Franceschini, Di Pietro, Rutelli, incapaci di governare. A destra pure, per carità, ci sono le mezze tacche, però, tant'è, uno, una scelta, la deve pur fare. Ho fatto una scelta su queste basi. Se avesse vinto la sinistra saremmo anche potuti finire peggio e, a quel punto, io avrei fatto la scelta giusta, cioè quella di votare a destra. Faccio un esempio metaforico: io ho due caramelle a dei gusti che non conosco: una è piccola ma avvelenata e l'altra è grande ma non è avvelenata. Qualcuno mi dice: offra una delle due caramelle al signor stancoinvacanza. Ci penso un pò e poi le porgo una delle due, quella non avvelenata, e a lei va per traverso e comincia a tossire, diventa cianotico e poi finalmente la sputa. A quel punto lei s'arrabbia: "Ugooo avrebbe dovuto darmi quell'altra! Questa era troppo grande, quasi che ci morivo soffocato!" Io mi dispiaccio, mi scuso con lei e me ne vado con il senso di colpa di averla fatta soffrire; e invece? Invece ho evitato che lei si avvelenasse con quell'altra.
Cari saluti.
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