I Carabinieri della stazione di Senigallia sono intervenuti nella mattinata di lunedì 5 Ottobre per sgomberare un casolare in zona Grazie – via dei Casini, in seguito alle ripetute segnalazioni giunte da parte dei residenti che, dalle abitazioni più prossime, da tempo si sono resi conto di quanto accadeva in quella dimora nascosta dalla vegetazione.

All’interno della casa, attorniata da cumuli di rifiuti, si trovavano quattro clandestini, per i quali sono subito scattati i provvedimenti del caso: due di loro, M.H., un tunisino del 1983 e M.H. marocchino del 1984, sono stati arrestati e per gli altri due, entrambi tunisini, R.R. classe 1980 e A.S. 1991, sono state attivate le procedure di espulsione dall’Italia.

Le indagini sono partite oltre che dalle segnalazioni dei residenti della zona anche da una situazione fortuita: durante un giro di controllo per le vie cittadine, una pattuglia di Marzocca ha notato, verso la tarda serata di domenica 4, all’esterno del locale bar-kebab del rione Porto, il tunisino del 1983 M.H. già noto alle forze dell’ordine per essere stato colpito nel settembre scorso da un identico provvedimento di espulsione da parte del Questore di Ancona.

Insieme ad altre due pattuglie è stato effettuato nella notte un controllo e poi un secondo nella mattina di lunedì nel casolare per verificare che non venisse usato come abitazione vista la posizione "defilata" e nascosta dalla vegetazione. All’interno sono stati trovati gli altri tre immigrati subito portati in caserma per l’identificazione e fotosegnalamento. Per i due omonimi, M.H., dato che erano già colpiti da provvedimenti di espulsione (il più giovane dal Questore di Caltanissetta l’11 settembre scorso), l’arresto e la condanna a 5 e 8 mesi di carcere. Tutti e quattro sono stati portati nuovamente in Questura per una nuova procedura di via dal suolo italiano.

Il problema dello sradicamento dell’immigrazione clandestina da Senigallia resta dunque sempre attuale per gli uomini dell’Arma coordinati dal Capitano Cardinali, che già durante la stagione estiva appena trascorsa avevano scoperto altri clandestini, sempre nello stesso casolare. Sull’edificio sono in corso accertamenti per stabilirne la proprietà, visto che non sono a tutt’ora giunte denunce.

di Luca Ceccacci e Carlo Leone