La Diocesi di Senigallia si prepara a celebrare il Sinodo diocesano. Sono stati molti, nella storia della nostra Diocesi, i Sinodi: della maggior parte si sono perse le tracce nel corso dei secoli, l’ultimo si è svolto nel 1983, sotto la guida del Vescovo Emerito Mons. Odo Fusi Pecci. Di certo si sa che rispetto alle precedenti celebrazioni, spesso motivate da avvenimenti concreti e contingenti, il Sinodo che partirà domenica 4 ottobre, sarà l’inizio di un cammino, che le varie Parrocchie percorreranno assieme, all’insegna di una Chiesa che, unita e coerente, si mette in ascolto per rinnovarsi.

Come ha annunciato con entusiasmo il Vescovo Mons. Giuseppe Orlandoni, al grido di “Un cuor solo, un’anima sola”, la Chiesa Diocesana si unirà in cammino, nell’ascolto dello Spirito e a servizio dell’uomo.

Non bisogna creare confusione: il Sinodo non si aggiunge all’ordinaria attività pastorale diocesano, ma la rimodula secondo i diversi obiettivi che guideranno le varie fasi del cammino, articolate su tre anni. Per il primo anno 2009-2010, infatti, l’obiettivo sarà la comprensione del complesso sociale nel quale la Chiesa opera, per poi sviluppare durante il secondo anno 2010-2011, un modello in grado di rendere la Chiesa adeguata a rispondere con spirito missionario alle esigenze della società. Obiettivo ultimo, per l’anno 2011-2012, sarà di delineare le principali scelte pastorali da fare, in modo da progettare il modo di testimoniare ed annunciare il Vangelo nei vari ambiti della vita quotidiana. 

La dimensione attorno alla quale si svilupperà questo progetto sarà poi quella dell’ascolto: in primo luogo ascolto dello spirito, da vivere a livello personale ed in cammino con la propria comunità, quindi di ascolto nelle parrocchie, ed infine di ascolto della società, in modo da mettersi in sintonia con i vari “mondi” protagonisti del nostro tessuto sociale: la scuola, la salute, la politica, il lavoro, l’economia ed il volontariato.

Proprio la dimensione dell’ascolto deve rendere chiaro, come ha sottolineato il responsabile della Pastorale Don Paolo Gasperini, che il cammino del Sinodo sarà caratterizzato da quella duttilità e malleabilità necessarie per adattarsi alle esigenze che piano piano, nel corso degli incontri, emergeranno:  questa provvisorietà permetterà di meglio rispondere ai bisogni sociali, anche qualora questi dovessero mutare nel mentre del cammino.

Le comunità pastorali dei giovani delle Parrocchie della Diocesi, intanto, stanno mettendo appunto gli ultimi preparativi per la grande festa di domenica pomeriggio, con la quale prenderà il via il Sinodo:  il programma della celebrazione di apertura,  che si può scaricare dal sito della Diocesi, si concluderà con la consegna ad ogni Parrocchia da parte del Vescovo, di una lampada: ogni comunità poi a partire dalla domenica successiva, la accenderà durante la messa prima delle letture delle Sacre Scritture, durante un momento di raccoglimento. Questo gesto indicherà simbolicamente la dimensione dell’ascolto che caratterizza il cammino del Sinodo.

Ogni  lampada riporterà il logo del Sinodo: una folla di teste unite dal maggior simbolo cristiano, quello della croce, sopra la quale si delinea una “S”: S come strada, da percorrere insieme, S come Senigallia, S come Sinodo.

di Eleonora Bigelli