Il Panathlon Club di Senigallia raggiunge quota venti
Consegna del premio "Ezio Triccoli" al presidente Federcalcio Abete e al c.t. della nazionale Lippi
Suggestiva cornice della “Rotonda a Mare” di Senigallia, per la celebrazione dei 20 anni dalla fondazione del Panathlon cittadino e la consegna del “Premio Ezio Triccoli”, Maestro di Sport” al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete e ad Angelo Peruzzi, che ha ritirato il riconoscimento per conto del commissario tecnico della nazionale Marcello Lippi, che per sopravvenuti impegni non ha potuto presenziare alla serata.
“Parterre” prestigioso per la celebrazione del ventennale Panathlon, con la presenza dell’assessore regionale allo sport Lidio Rocchi, del presidente del Comitato Regionale della Lega Dilettanti Paolo Cellini, dell’assessore comunale allo sport Gennaro Campanile, di Nicola Saccinto, del governatore del distretto Panathlon dott. Gianni Bambozzi.
Hanno fatto gli onori di casa il presidente del club di Senigallia dott. Paolo Pizzi ed il vicepresidente e coordinatore dell’evento Carlo Bellagamba, mentre la famiglia Triccoli era rappresentata dalle figlie, Maria Grazia e Maria Paola. Dopo aver ricevuto il premio dalle mani del presidente Pizzi, il dott. Abete ha tratto spunto dalle sue molteplici esperienze di imprenditore e di uomo di sport per sottolineare il valore dello sport organizzato: basti pensare, ha affermato tra l’altro, all’esempio del calcio come espressione della globalizzazione e, nello steso tempo, di identità territoriali anche minime. Si è anche soffermato sul primo esperimento degli arbitri d’area in atto nelle partite dell’Europa League ed ha espresso il suo parere favorevole relativamente al Fair Play “finanziario” proposto da Michel Platini nell’ultima riunione UEFA. Angelo Peruzzi ha ringraziato a nome personale e per conto di Marcello Lippi, e ha ricordato un suo precedente viaggio a Senigallia, città che – ha affermato – ha rivisto con piacere.
Il Panathlon senigalliese fondato nel 1989 per iniziativa del Maestro Triccoli e di altri precursori (Bianchelli, Orciari, Pallotta, Gazzetti, Fileri, Ubaldi), con questa iniziativa ha voluto ricordare la gratificante vicenda di educatore e di tecnico di Ezio Triccoli, “iniziato” alla scherma durante la prigionia patita nel secondo conflitto mondiale, e capace di raggiungere coi suoi allievi risultati di livello internazionale, documentati da ben 525 “ori”, da 308 “argenti” e da 407 “bronzi”, oltre che da una gratificante sequenza di titoli mondiali ed olimpici.
da Teampress
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