Vicino vicino?
"Un evento speciale e raro che permette finalmente anche a Senigallia di vedere da vicino un leader politico di spessore"

tralasciando lo spessore politico... Ma possiamo vederlo veramente da vicino?? ma vicino vicino? possiamo anche toccarlo?

un DiPietro è per sempre
Alberto, non t'eccità ma posso anche dirti che forse dirà un nuovo proverbio molisano in esclusiva per Senigallia, tutti pronti quindi con taccuino o registratore MP3 per salvare la perla di saggezza popolare e tramandarla ai posteri

dipende da dove lo vuoi toccare

PICCOLO E GIA' SAPUTELLO!!
In chissà quale tipologia rientrava invece il Dario Franceschini? No leader, no politico, no di spessore, no raro, no speciale...un anonimo tra tanti anonimi? Se si pensasse ognuno per i "guai" (eufemismo) di casa nostra, che senza cercare tanto sai quanti se ne trovano, ci si guadagnerebbe sicuramente in onestà politica e nel frattempo si diventerebbe più grandi (di età e per esperienza!!) e svezzati.

Il vecchio e il bambino
Riesce a fare anche qualche critica costruttiva o si ferma solo all'anagrafe?

Non capisco bene che c'entri Franceschini e il resto della critica. si parla di di pietro come politico di spessore, non si dice che franceschini non lo sia. c'è anche l'uso di "un" e non di un articolo determinativo, poi è ovvio che sia un evento speciale solo per chi l'apprezza, ma fare l'ennesima critica a vuoto contrasta con la tanto invocata "maturità". Non mi piacciono tutti gli eventi che accadono in città, ma Lei sa cosa faccio io? mi limito a non andare, anzichè tentare grossolanamente di sminuire il lavoro e l'impegno degli altri.

DePeters
DiPietro è certo un personaggio che ha segnato e influenzato la politica e la storia italiana degli ultimi 15 anni.

Nessuno toglie carisma a un Bersani o importanza a Franceschini, ma cerchiamo di riconoscere le cose a tutti, persino ai nemici (se ci sono nemici).

RISPOSTE
Rispondo in ritardo per motivi di connessione, posso accettare la critica di non costruttivo, ma non quella di ineducato. Mi soffermo solo sul titolo che dà la dimensione di ciò che serve l'esperienza! Forse un più valutato uso delle parole, avrebbe portato a non usare il termine VECCHIO, che oggi non viene più usato neppure per classificare le sedie, con uno più gentile: esempio ANZIANO. E qui la chiudiamo.
Alla Sig.ra Laura, dico che il Franceschini è stato tratto in ballo solo perchè si diceva ""Un evento speciale e raro che permette finalmente anche a Senigallia di vedere da vicino un leader politico...", cosa non vera perchè c'era stato anche il Dario. A proposito poi di maturità, concordo con lei che l'essere maturi non vuol dire nulla. Ma capaci si, ed a qualunque età: però bisogna dimostrarlo e non solo con le battute.
Un cordiale saluto ad entrambi

Il vecchio e il bambino (Guccini)
Il vecchio e il bambino è una canzone di Francesco Guccini il cui titolo mi è tornato in mente in quel momento, come in tanti altri momenti...

Ho volutamente tralasciato lo spessore politico di Di Pietro.

Ora dirò la mia su questo: Di Pietro è persona di spessore, ma non di spessore politico, è una persona "prestata" alla politica. E' un leader, ma non un leader politico. Franceschini, Fini, Bonino sono dei politici (ognuno valuta secondo suoi canoni lo spessore).
Anche Berlusconi è una persona di spessore, non si può negare, ma non è un politico, è un imprenditore che quando non ha più potuto servirsi della politica si è "prestato" alla politica.

Dubbi...
Io penso che debba esistere il POLITICO ma non il mestiere di POLITICO. Uno diventa muratore perchè fa la gavetta di esperienze, così come l'idraulico, così il medico (anche se deve studiare non poco e fare un lungo apprendistato)e solo dopo che dimostrano le loro qualità, possono giungere ad avere una meritoria qualifica. Quello che non capisco è come tu faccia a definire (Guarda che non sono un Dipietrista), D. P. un prestato alla politica e quella serie di altri nomi, come politici. In base a che cosa? Io stimo tantissimo la Bonino, ad esempio, per la sua straordinaria determinazione, Fini per la sua oratoria, ma tutti costoro che io almeno sappia, non hanno conseguito lauree in "Politologia". A venti anni o giù di lì, forse anche prima, avevano di già le mani in pasta dentro il proprio partito. Dalla paghetta di papà sono passati a quella del partito. E per sapersi "vendere", per saper dire "Bianco" anche se è nero o saper ritrattare il colore un secondo dopo, uno si può autonominare POLITICO ? Io, è solo un mio pensiero, stimo molto di più coloro che hanno fatto la gavetta studiando in campi economici, che hanno lottato per formarsi una famiglia, per trovare un lavoro e che soprattutto abbiano lavorato fuori del campo, eufemisticamente parlando, politico, almeno per un lasso di tempo sufficiente a conoscere che cosa sia il vero lavoro, che cosa voglia dire portare avanti una famiglia, crescere dei figli. Non condivido l'operatività politica del Silvio nazionale, ma con questo non lo definisco che non è un politico. Ha fatto esperienze, anche se non condivisibili e che avrebbe forse fatto meglio che non avesse fatto, ha mandato avanti e creato industrie con metodi per qualcuno non troppo cristallini, poi si è buttato in politica, purtroppo per alcuni fortunatamente per altri, ma è divenuto, solo allora, un politico per acclamazione (Anche questo condivisibele o meno) . Che cos'è secondo te quella cosa che tramuta un semplice uomo o donna in un politico? Oggi, diciamocelo francamente, è l'ambizione dell' arrivare, mascherata con le parole "volontà d'impegnarsi nella società per la società". Impegno che dovrebbe essere affidato, non per volontà di chi ci vuol partecipare, ma invito da parte dei cittadini che chiamano a tale incarico la persona più intelligente, più preparata, più onesta e non perchè indicata solo dai poteri decisionali dei partiti. Ti sei mai chiesto, perchè un politico giunto anche a "umili posti comunali ed anche circoscrizionali" lotta con i denti per non abbandonarli? Io credo che la differenza che distingue l'uomo normale da quello politico, è il dubbio nel primo e l'assoluta certezza nel secondo. E la certezza è sempre sintomo di intelligenza e frutto delle proprie capacità ?