Il PdCI a Senigallia è politicamente cieco
Botta e risposta tra Rifondazione e i Comunisti Italiani, ecco la replica di Rebecchini a Salvioni
Proprio il giorno antecedente alla “bufera delle scatole cinesi”, a margine di una riunione dei partiti di maggioranza che sostengono l’attuale governo cittadino, il segretario del PdCI Fernando Salvioni ci accusa di “mancanza di coerenza”.
Rifondazione Comunista attualmente sostiene la maggioranza di centro-sinistra nella Regione Marche, nella Provincia di Ancona e nel comune capoluogo, ma non a Senigallia. E’ vero, e allora?
Caro Fernando, per noi, non esiste, né mai esisterà un automatismo meccanico che stabilisca a priori alleanze e convergenze programmatiche in nome di una teorica militanza predefinita. Ma evidentemente sei politicamente cieco, non ti sei accorto che a Senigallia abbiamo abbandonato, da quasi due anni, giunta e maggioranza sui temi dell’urbanistica? Non ti sei accorto delle numerose proposte alternative nostre, che in consiglio comunale, in maniera puntuale e concreta, porta avanti il consigliere Mancini? Non ti sei accorto della oggettiva distanza programmatica che, tra noi e l’attuale maggioranza, si acuisce sempre di più?
Se altra cosa è avvenuta ad Ancona non c’è da arrabbiarsi o rallegrarsi, c’è semplicemente da prendere atto della condivisione programmatica delle scelte che hanno consentito la costruzione di una coalizione.
E per essere chiari fino in fondo, questo automatismo meccanico che dovrebbe portare ovunque coalizioni omogenee è proprio il limite di una cultura “accordista a prescindere”, che proprio la costruenda federazione PRC e PdCI vuole superare.
Qui a Senigallia non ti accorgi di appartenere ad una coalizione che non ha nulla di centro e nulla di sinistra, e che governa tra l’altro in modo arrogante?
Noi siamo impegnati a costruire un’alleanza nuova, vasta, un nuovo centrosinistra alternativo all’attuale, dove, il confronto serio e sincero con il mondo cattolico, e con donne e uomini senza appartenenza partitica, si sta già rivelando foriero di idee nuove e condivise. Si è già costituito un gruppo di centrosinistra che sta lavorando in modo autonomo.
La chiarezza, la correttezza, la disponibilità al dialogo, il rifiuto del linguaggio astruso, la concretezza e la voglia di fare umilmente buona politica, sono le carte vincenti del progetto che sicuramente risponderà alle esigenze del territorio.
da Luigi Rebecchini – segretario PRC Senigallia
Non sono problemi di Senigallia, ma problemi nazionali.
Al Palio di Siena, pur se non si vince, si cerca di non far vincere la contrada nemica. Nella Resistenza, le forze di sinistra fecero un accordo con quelle cattoliche, pur di scacciare l'oppressore nazista. Solo i capponi di Renzo, fino all'ultimo, incuranti della loro tragica fine, si sono beccati tra loro. Beh, leggendo questo articolo, ho l'impressione che ignari dei primi due suggerimenti, le sinistre si stiano comportando come i menzionati capponi. Non si è compreso dove stia il nemico da colpire, non si è compreso che bisogna coalizzarsi e non certo sgrettolarsi alla ricerca sempre di un nuovo logo, non accappigliandoci tra noi, non si è compreso che così facendo continueremo a perdere consensi (intendo come sinistre), per la gioia dei nani nazionali e locali che ad essa si ispirano se non per colore di bandiera, ma per esempi comportamentali.
Il "comportamento senigalliese" è solo un piccolissimo esempio di quello che sta avvenendo nel più vasto ed importante campo nazionale.
L'unico speranza che mi resta personalmente, è che leggo in questo articolo, da parte di Rebecchini, una sua grande pacatezza e la volontà della ricerca di "teste" oltre che di idee. C'è da sperare che non sia il solo. Teste, come lui dice, senza appartenenza politica...e forse da qui che comincia la prima grossa difficoltà !
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