Senigallia, via alle candidature per le primarie del centrosinistra
Da oggi fino al 26 ottobre il conto alla rovescia per le candidature alla guida della coalizione del centrosinistra
"L’obiettivo è semplice: si cerca con questo strumento di ridare ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato a sindaco che dovrà guidare la coalizione". Esordisce così Fabrizio Volpini, segretario del Pd durante la conferenza stampa indetta per la mattina di mercoledì 2 settembre sul tema delle primarie.
La giornata di domenica 22 novembre vedrà i cittadini italiani e stranieri con più di sedici anni, residenti a Senigallia, andare a votare per scegliere chi debba concorrere per la poltrona di Sindaco della città. Un momento importante per l’intera coalizione che si presenta "dopo dieci anni ampia, unita e pluralista", afferma ancora il segretario Pd.
All’interno dello schieramento che vuole far sedere sui banchi dell’opposizione ancora una volta Marcantoni e Mancini, una sfilza di sigle e partiti (Pd, Verdi, Comunisti Italiani, Sinistra e Libertà, Repubblicani e, nel caso si ricostituissero, anche i Socialisti) cercano il leader dando voce al popolo, o meglio dando alla cittadinanza residente la possibilità di scegliere, al costo d’un euro, "l’asso piglia tutto". L’euro, contributo simbolico per le spese per la campagna informativa e per i costi delle votazioni, andrà nelle mani di un comitato organizzatore, presieduto da Sandro Sebastianelli dei Verdi, che detterà tempi, modi, spese e materiale informativo: in tre parole, la "cabina di regia" delle primarie del centro sinistra.
Ogni candidato, che da oggi 2 settembre può rimettersi alla scelta dei senigalliesi, dovrà portare con sè una dote di minimo 200 firme (max 400) a sostegno della sua candidatura. "A differenza del centrodestra e di Rifondazione che hanno deciso nella vecchia maniera di decidere nelle anguste e polverose segreterie l’eletto per la carica di sindaco, noi abbiamo scelto di dare in mano ai cittadini uno strumento democratico".
"Una testa un voto è il principio che ispira queste primarie, il senso che vogliamo venga fuori è quello dell’unitarietà e del pluralismo, in discontinuità col passato fatto di decisioni in segreto" commenta Simone Ceresoni, vicesindaco di Senigallia. "Prima delle primarie però c’è un importante appuntamento che è quello con la sottoscrizione dell’accordo programmatico, la vera base per poter governare insieme".
Infine, una stoccata nei confronti di Mancini e del comitato senigalliese di Rifondazione da parte di Ferdinando Salvioni che puntualizza: "Sbagliata la posizione di Rifondazione dato che ovunque governano col centrosinistra e molto probabilmente alle regionali parteciperanno ad una lista con i Comunisti Italiani ma sempre nell’ambito di un progetto di centrosinistra: dovranno giustificare il loro comportamento incoerente".
di Carlo Leone
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