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Senigallia, lotti Cesanella: le proposte alternative del Comitato

Invenduti dopo due aste a causa del prezzo troppo alto, ora la paura che i lotti siano ceduti al ribasso

L’area del Parco della CesanellaL’Amministrazione comunica che per i lotti edificabili della Cesanella, rimasti invenduti dopo due aste, sarà la Giunta a decidere e che può indire una terza asta proponendo un ribasso del 10% oppure procedere con una trattativa privata convocando le imprese che potrebbero essere interessate.

Quando si cerca di ottenere il prezzo di vendita più alto possibile, si dovrebbe riflettere non solo quello che si può fare, ma anche quello che è meglio fare, fra più alternative possibili, per arrivare all’obiettivo di valorizzare fino in fondo i beni comunali.

Queste valutazioni di merito spettano alla Giunta. In ottica propositiva, possiamo evidenziare che le possibilità di ricevere offerte migliori, e più vicine ai 3,3 milioni di euro iscritti in bilancio, aumenterebbero se il Comune non si limitasse a convocare le imprese che potrebbero essere interessate. La questione non è di poco conto perchè se il Comune realizzerà minori entrate, rispetto a quelle previste nel bilancio di previsione, si vedrebbe costretto a ricorrere a variazioni di bilancio e a tagli su spese già programmate, con ripercussioni negative sui servizi.

Il discorso vale anche per altri lotti, tanto che secondo la stampa locale del 26/8/09 nel bilancio comunale continuano a mancare 5 milioni di euro previsti per varie alienazioni non ancora perfezionate, per cui si può dedurre che la situazione finanziaria del Comune meriti la massima attenzione, sul piano legale e del merito amministrativo.

Il punto è che non esiste solo l’asta e la trattativa privata, ma esistono anche altri metodi forse migliori per ricercare un compratore. L’asta pubblica a volte non è il miglior sistema per vendere un terreno, specie quando la perizia di stima non trova conferma in offerte pari o superiori alla base d’asta, come è accaduto.

Il Comune potrebbe avviare una procedura negoziata aperta non solo a livello locale, ma con un bando il più trasparente e pubblicizzato possibile, che non si limiti a coinvolgere le imprese che potrebbero essere interessate. Il bando potrebbe essere pubblicato sui giornali e sui siti internet, anche internazionali, specializzati nelle proposte immobiliari.

In alternativa o congiuntamente si potrebbero coinvolgere le agenzie immobiliari di Senigallia, in modo che siano autorizzate a far pervenire le migliori proposte che dovessero pervenire all’esito di ricerche di mercato, senza oneri a carico del Comune per la ricerca di mercato, fatto salvo il compenso previsto per legge per il mediatore.

Questi sistemi alternativi di vendita, più semplici rispetto al sistema dell’asta pubblica, sono stati oggetto di una specifica normativa (art.12 legge 127/97) e sono praticabili nel caso in esame, per rendere più partecipata la trattativa privata, dopo che l’asta è andata deserta. Così si potrebbe forse ottenere un guadagno maggiore per il Comune, ed evitare il grave squilibrio finanziario che si produrrebbe nel caso in cui non si riuscisse a riscuotere l’entrata prevista in bilancio.

dal Comitato Pro Cesanella

Pubblicato Mercoledì 26 agosto, 2009 
alle ore 9:58
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Commenti
Solo un commento
m.s. 2009-08-27 23:06:05
incredibile!
Possibile che ai dirigenti, tecnici, esperti, responsabili del Comune non venga in mente altro che abbassare il prezzo? Forse perchè sanno che hanno sparato troppo alto...
ATTENZIONE!
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