Dopo la Curia, i “No Global” di Senigalliaoccupano altri edifici di privati cittadini. Se con il primo gesto, da noi UdC già condannato, si voleva dare un chiaro messaggio di diritto alla casa per soggetti meno abbienti, tema di somma importanza e largamente condivisibile.

Con la seconda occupazione gli esponenti del Mezza Canaja di fatto hanno già vanificato tutto il loro lavoro macchiandosi per la reiterazione di un reato, oramai non più simbolico.

Purtroppo il messaggio che il cittadino percepisce è quello di un Far-West in salsa senigalliese: un tutti contro tutti, una giustizia fatta in casa, un’assoluta inosservanza delle regole e del rispetto dei singoli diritti. Gli stessi paladini che nel reclamare giustizia per i senza casa si contraddicono nel calpestare i diritti di altri cittadini. E’ il principio del caos.

In un paese civile un governo non può e non deve lasciare vivere i propri figli sotto i ponti, come è vero che non può e non deve permettere che le regole vengano infrante impunemente!

Per tanto noi UdC non ci limitiamo più ad esprimere dissenso per i fatti recentemente messi in atto dai Mezza Canaja ma esprimiamo un chiaro sentimento di condanna, invitando il Sindaco ad attivare immediatamente il “Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica” presso la Prefettura.

Inoltre per far capire agli occupanti, che questi metodi sono oltremodo sbagliati, rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, e specialmente al Partito della Rifondazione Comunista, perché certe reciproche presunte simpatie vanno chiarite alla cittadinanza, e ci auspichiamo che il PRC si dissoci dal Mezza Canaja perché Senigallia dia compatta una risposta per far prevalere il senso del rispetto ai valori civili, etici e cristiani su ogni altra considerazione.

da Segreteria comunale UdC