Patrizia Della Porta al Musinf di Senigallia
Programmato un workshop a settembre sulla fotografia che interpreta l'architettura
I corsi del Musinf si propongono sempre più spesso come una vera università della fotografia. Il transito al Museo civico di personalità della cultura fotografica nazionale ed internazionale è continuo.
Patrizia della Porta, che è stata definita dalla stampa come una delle migliori fotografe del mondo nel campo dell’architettura, ha incontrato proprio ieri il direttore ed alcuni dei collaboratori dell’istituzione museale senigalliese, tra i quali l’avvocato Gianni Bedetta, il prof. Glauco Gianfrenceschi ed una rappresentanza dei docenti e degli studenti del corso di fotogiornalismo.
Tra di essi Giorgio Pegoli, Marco Mandolini, Alfonso Napolitano, Massimo Marchini, Ilaria Luciani, Davide Maglio, Anna Mencaroni, Patrizia Lo Conte, Paolo Livieri. L’Autrice ha definito con la direzione del Musinf la realizzazione a settembre al Musinf di un incontro, con presentazione di filmati e di un libro, che ha avuto grande successo, sull’interpretazione dell’architettura museale. Patrizia della Porta vive e lavora a Milano e a New York. La sua ricerca si è concentrata sulla rappresentazione e trasfigurazione fotografica dell’architettura contemporanea.
Il suo lavoro fotografico, rigorosamente in bianco e nero, che ha ricevuto apprezzamenti, sia in Italia sia a livello internazionale, ha riguardato le poetiche di maestri dell’architettura quali Frank Lloyd Wright, Ieoh Ming Pei, Frank Gehry, Cesar Pelli, Carlo Scarpa, Kenzo Tange, Renzo Piano e Daniel Libeskind. Delle forme archittoniche di questi maestri Patrizia della Porta ha ricercato, con determinazione, l’intimo segreto.
Architettura e fotografia sono dunque al centro dell’attenzione e della riflessione del Museo senigalliese. Dopo l’ interesse suscitato dalla presentazione del libro sul Progetto Passante di Milano, edito dalla Mediateca delle Marche, con la collaborazione di varie accademie italiane, il Musinf ha messo dunque in programma un altro incontro di alta qualificazione culturale sull’immagine dell’architettura.
La settimana scorsa a Palazzo del Duca, presentati da Schiavoni e Bugatti, per parlare del Passante ferroviario di Milano e del rapporto, difficile, a possibile, tra architetti ed artisti, c’erano stati Renato Galbusera dell’Accademia Albertina di Torino ed Anna Jannelli, del Liceo artistico di Brera. Questa volta al centro dell’attenzione del Musinf è la fotografia di Patrizia della Porta, di cui le edizioni Charta hanno pubblicato il libro, intitolato Mu-seum: 4 musei, 4 elementi.
Nelle sue fotografie Patrizia della Porta ha esemplarmente interrogato e ritratto i contenitori di quattro musei d’arte contemporanea di rilievo mondiale e li ha legati simbolicamente ai quattro elementi fondamentali. L’indagine ha riguardato il tema filosofico del vuoto. l’ideogramma giapponese mu è stato percorso dall’autrice attraverso le forme dell’architettura contemporanea. Lo sguardo di Patrizia della Porta non ha finalità documentative ma contemplative, zen. I quattro musei, che ha esplorato sono stati il Whitney Museum di New York di Marcel Breuer (terra); il Guggenheim Museum di New York di Frank Lloyd Wright (aria); il Guggenheim Museum di Bilbao di Frank O. Gehry (acqua); l’East Building della National Gallery di Washington di Ieoh Ming Pei (fuoco).
dal Musinf
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