Senigallia, meeting sulla comunicazione: l’Assivip premia 60019.it
Il Presidente Dino Porfiri: "le Marche la regione in cui si parla meglio di e con il vino"
Si è svolto lunedì 3 agosto il consueto appuntamento alla Rotonda di Senigallia con le degustazioni delle eccellenze vinicole curate da Assivip, dove sono state presentate le aziende del gruppo "Yes we Conero!". A fianco della manifestazione, un altro appuntamento ha scritto la pagina di lunedì sera: quello dell’incontro "Le Marche che comunicano", un meeting sulla conoscenza e sull’informazione nella regione.
La serata, condotta da Giancarlo Rossi, direttore Assivip, ha visto la premiazione dei giornalisti che hanno dimostrato "sensibilità" nei confronti delle eccellenze vitivinicole e delle aziende produttrici di vini a marchio DOC e DOCG. "Comunicare, promuovere e veicolare i prodotti marchigiani – ha detto Rossi – è un momento fondamentale per le aziende: non basta partecipare a fiere e convegni". Presenti oltre ai produttori, anche l’Assessore provinciale di Ancona Carla Virili, l’Assessore comunale al Turismo Gennaro Campanile e il Presidente Assivip Dino Porfiri, secondo cui le Marche sono "la regione in cui si comunica meglio di e con il vino".
All’incontro, cui ha preso parte anche Gianni Rossetti, presidente dell’ordine dei giornalisti marchigiani, sono intervenuti molti cronisti ed editori delle principali testate giornalistiche. Presenti per 60019.it gli editori Massimo Mariselli e Manuela Winter della NetService S.a.s. di Senigallia, i quali hanno preso parte al dibattito scaturito sul consumo responsabile di alcolici sostenendo che, pur favorevoli ai controlli, "non si può colpire indiscriminatamente chiunque beva un pò di vino senza che commetta alcuna infrazione". Il consumatore, è venuto fuori dalle parole di Mariselli, sta diventando una specie di capro espiatorio che va fermato e a cui va sottratta la patente a prescindere dall’effettivo stato di alterazione psicofisico.
"Lo strumento – continua l’editore di 60019.it, marcheinfesta e senigallia.org – viene spesso usato in maniera non corretta: a determinare se una persona è in grado di guidare o meno non può essere una macchinetta che indica un valore relativo, ma il buon senso delle forze dell’ordine" che dovrebbero sottoporre il guidatore ai vari test (alcool e sostanze stupefacenti in primis) solo se in presenza di reale pericolo per lui e per la collettività o di infrazione. "Uno 0.6 non può rovinare famiglie intere".
di Carlo Leone – Foto di Massimo Mariselli
Forza 60019.it!
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