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Senigallia, Salvatore D’Amico è tornato dall’impresa

Applausi e tanti abbracci per il fisioterapista che ha pedalato fino a Capo Nord

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Salvatore con la famiglia, gli amici e l’assessore CampanileE’ stato accolto come una star con applausi e abbracci Salvatore D’Amico, il senigalliese fisioterapista che ha raggiunto Capo Nord in solitaria, in sella alla sua bicicletta. Stanco, dimagrito ma felice di aver compiuto l’impresa di pedalare per 5000 Km, Salvatore è tornato direttamente dalla Norvegia alle 19:45 in piazza Roma.

Il tragitto di Salvatore D’AmicoPartito mercoledì 24 giugno, con tappe da circa 150/200 Km al giorno, ha visto diverse città lungo il suo tragitto: Imola, Mantova, Bolzano, Innsbruck, Monaco, Norimberga, amburgo, Kiel, Goteborg, Oslo, Sogndal, Trondheim, Fauske, Narvik, Tromso, Alta e Capo Nord per un totale di circa 5000 km. Il tutto in 31 giorni, rispettando fedelmente il programma che si era prefissato fin dall’inizio.

Ad accoglierlo, in piazza Roma, tanti amici, la famiglia, l’Assessore allo sport Gennaro Campanile e uno striscione di "bentornato" per festeggiarlo. Dal Comune una targa ricordo: in cambio, ovviamente, la T-shirt di Capo Nord.

Campanile - Volpini - D’Amico"In tutti questi giorni sono stati tanti i momenti di sconforto che mi spingevano a rinunciare all’impresa, ma il supporto della mia famiglia mi ha sempre fatto andare avanti" ha dichiarato il fisioterapista 57enne. Tanti i comuni, i sindaci e gli assessori che lo hanno ricevuto e ai quali ha consegnato il gagliardetto di Senigallia: "La prossima volta partirò dopo aver imparato qualche parola in più d’inglese" scherza Salvatore.

Salvatore D’Amico e lo striscione di bentornatoDa casa, la moglie Marisa Mengucci e le figlie Arianna e Gaia, lo hanno aiutato a scandire i ritmi, a trovare alloggio e metterlo in contatto con chi lo voleva sostenere. Non solo: insieme programmavano e studiavano anche il percorso, centellinando le forze tra salite e percorsi molto difficili. Lui, d’altro canto, oltre alla sua attrezzatura, al palmare e al carico di gagliardetti, aveva solo la forza delle sue gambe, che lo hanno retto, fino all’ultimo. E adesso il meritato riposo.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Venerdì 31 luglio, 2009 
alle ore 21:04
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