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Senigallia, via ai lavori di escavo del porto

Per un mese il dragaggio dei materiali per la cassa di colmata di San Benedetto. Il "nuovo" fondale profondo 3 metri - VIDEO

Maurizio Mangialardi e Gianluca CarrabsErano stati promessi da anni e la svolta si è avuta lo scorso 12 febbraio con la firma del protocollo che ha dato via libera ai lavori urgenti di escavo del porto di Senigallia. Lavori che partiranno proprio in questi giorni e che, oltre a portare via oltre 18 mila metri cubi di sabbie e fanghi, hanno precedentemente riqualificato l’intera struttura, col nuovo ingresso e la separazione dalle acque fluviali del Misa.

Nella mattinata di mercoledì 22 luglio, un’insolita conferenza a bordo della draga "Cobra" ha visto l’Assessore regionale ai lavori pubblici Gianluca Carrabs e l’Assessore comunale alle infrastrutture Maurizio Mangialardi dare la lieta notizia che finalmente i lavori possono partire.

L’obiettivo è quello di abbassare di circa tre metri (ma potrebbe nei prossimi giorni venir deciso un abbassamento ulteriore di altri 40 cm) il fondale del porto cittadino che ad oggi verte in condizioni disastrate e che in alcuni punti ha una profondità di alcune decine di centimetri. Il tutto in un mese, confidando nella clemenza del tempo e in piena stagione turistica e diportistica.

Tutto è pronto ci dice Stefano Ranni: la cooperativa S.Martino di Chioggia, ditta che da trent’anni si occupa di lavori portuali e che ha già curato i lavori al piazzale Bixio, è pronta ad estrarre i materiali in eccesso che hanno innalzato il fondale del porto, a liberarli dalle catene che li legano al fondale e a dragarli sulla motonave che sta a due miglia dalla costa senigalliese (dove il fondale di sei metri consente l’ancoraggio di navi di grosse dimensioni). Poi da lì, il carico giornaliero di circa 800/900 metri cubi di fanghi verrà trasportato a San Benedetto, dove nel frattempo è stata approntata la cassa di colmata. A largo delle coste sanbenedettesi il carico verrà spostato su una chiatta e da lì sui camion che si ritaglieranno un percorso particolare nella viabilità portuale per lo scarico.

Quella che sembrava una "mission impossible" su cui gli assessori hanno ricevuto attacchi e critiche, ora sta per diventare realtà: grazie all’impegno e al contributo finanziario della Regione oltre che dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, si è potuti partire con questo progetto.
Un intervento questo che insieme agli altri porti regionali interessati  – Fano, Ancona, Numana, Porto Recanati, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto – ha visto Regione Marche e Ministeri impegnarsi per ben 18 milioni di euro.

"Sono evidenti i vantaggi – afferma l’Assessore Mangialardi – che ne potranno conseguire per la città e per la sua vocazione turistico-portuale: l’accesso alle vasche interne sarà con questo progetto consentito anche alle imbarcazioni fino a tre metri di pescaggio. Con questo intervento si va a consegnare alla città un porto più pulito, cui possono accedere più imbarcazioni, riqualificato anche nelle banchine".


di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 22 luglio, 2009 
alle ore 16:54
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Commenti
Solo un commento
si carica la monnezza 2009-09-14 07:40:55
fanghi pericolsi che nessuno voleva
la monnezza di senigallia a san benedetto.
La Spiaggia di velluto si ripulisce grazie alle complicità dei politici amici.
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