Omaggio ad Haendel: si inaugura l’VIII Festival Organistico di Senigallia
Primo appuntamento con "I solisti di Cremona" diretti da Mario Fracassi
Con un Omaggio a Haendel nel 250° anno dalla morte, giovedì 9 luglio i Solisti di Cremona inauguranol’VIII edizione del Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia”, alla Chiesa di Santa Maria della Neve detta del Portone. Eseguiranno i 6 Concerti per Organo e Orchestra op. 4, con inizio alle 21.15 per una serata ad ingresso gratuito.
L’edizione 2009 del Festival proporrà 7 concerti a cadenza settimanale, ogni giovedì fino al 20 agosto, con interpreti nazionali e internazionali. I concerti si svolgeranno nella Chiesa di Santa Maria della Neve (organo contemporaneo) e nella Chiesa Santa Maria Assunta detta dei Cancelli (organo storico), sempre ad ingresso gratuito e con inizio alle 21.15.
Il cartellone è pensato in particolare sulle due ricorrenze di quest’anno, quella che riguarda Haendel appunto e quella che riguarda invece i 200 anni dalla nascita di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 – 1847).
Il programma proposto nella serata inaugurale, giovedì 9 luglio, ha riscosso già un notevole successo in Italia. Anche a Senigallia, i Solisti di Cremona eseguiranno infatti i 6 Concerti per Organo e Orchestra op. 4 di Haendel, di cui è stata apprezzata la bellezza della resa attraverso l’incontro tra organo e organico orchestrale da camera per due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso.
I Solisti di Cremona sono Marco Fracassi (organista e direttore), Antonio De Lorenzi e Glauco Bertagnin (violino), Emanuele Beschi (viola), Matteo Malagoli (violoncello), Leonardo Colonna (contrabbasso). L’organista e direttore Marco Fracassi suonerà la partitura haendeliana attraverso il Pinchi opus 422, strumento di fattura contemporanea realizzato dalla omonima ditta di Foligno appositamente per il Festival di Senigallia.
I Concerti per organo di Haendel segnano una novità nell’utilizzo dello strumento dell’epoca, così come nella struttura del concerto grosso, anticipando gli sviluppi che avrà poi il concerto solistico. Haendel utilizza qui l’organo in alternativa al clavicembalo, scrivendo dunque in modo nuovo e permettendo al solista ampia possibilità di improvvisazione e inventiva. L’incontro con la formazione da camera per due violini, viola, violoncello e contrabbasso, rende il concerto particolarmente suggestivo e interessante.
Nata nel 1992, la formazione dei Solisti di Cremona ha l’obiettivo di ricercare e di riproporre al pubblico repertori poco o nulla esplorati e ha lavorato spesso alla ripresa di opere in prima assoluta in epoca moderna. Anche quest’anno, ogni appuntamento del Festival sarà ripreso e trasmesso in diretta su uno schermo attraverso cui il pubblico potrà ammirare il gesto musicale dell’esecutore in cantoria, oltre che ascoltare il respiro delle duemila canne d’organo in azione.
Il Festival Organistico Internazionale di Senigallia è curato dal Maestro Federica Iannella, promosso e sostenuto dalla Fondazione Uccellini-Amurri, dal Comune di Senigallia – Assessorato alla Cultura, da alcuni sponsor privati (Banca delle Marche, BBC Corinaldo, S.E.D.A. Jesi, Ristorante Bano, O.F. di G. Moschini) e in collaborazione con la Diocesi di Senigallia. Info www.organsenigallia.com
Gli strumenti
La chiesa di Santa Maria della Neve è dotata di un organo Pinchi op.422 realizzato dalla omonima ditta di Foligno nel 2002 appositamente per il festival, uno dei più significativi strumenti dell’arte organaria italiana attuale. La Chiesa dei Cancelli è dotata di un organo Jacobi et filiorum Bazzani – 1856, restaurato nell’anno 2005 dalla famiglia artigiana fratelli Ruffatti di Padova.
Il programma
I Concerti per Organo e Orchestra op. 4
– Concerto op. 4 No. 2 in Si bemolle
A tempo ordinario, e staccato – Allegro – Adagio, e staccato – Allegro, ma non presto
– Concerto op. 4 No. 5 in Fa
Larghetto – Allegro – Alla Siciliana – Presto
– Concerto op. 4 No. 1 in sol
Larghetto, e staccato – Allegro – Adagio – Andante
– Concerto op. 4 No. 6 in Si bemolle
Andante allegro – Larghetto – Allegro moderato
– Concerto op. 4 No. 3 in sol
Adagio – Allegro – Adagio – Gavotte allegro
– Concerto op. 4 No. 4 in Fa
Allegro – Andante – Adagio – Allegro
I Solisti di Cremona
Organista e direttore – Marco Fracassi
Violini – Antonio De Lorenzi, Glauco Bertagnin
Viola – Emanuele Beschi
Violoncello – Matteo Malagoli
Contrabbasso – Leonardo Colonna
Marco Fracassi
Marco Fracassi, cremonese, compie gli studi musicali al Conservatorio di Piacenza, dove si diploma in Organo e Composizione organistica nella classe del M° Luigi Toja, dopo aver ottenuto un Diploma di merito nel corso degli studi. Successivamente approfondisce la Direzione d’orchestra all’Accademia di Pescara con Mario Gusella, l’estetica dell’opera organistica bachiana presso l’Università Cattolica di Milano con Wilhelm Krumbach, la prassi del Basso Continuo con Walther Kolneder ed il Clavicembalo con Maria Pia Jacoboni. Inizia giovanissimo l’attività concertistica strumentale di organista e clavicembalista ed appena ventiquattrenne l’attività direttoriale.
L’interesse per la musicologia lo spinge ad approfondire la conoscenza delle prassi esecutive storiche, con particolare riguardo alle tecniche del Basso Continuo. Dal 1982 è direttore stabile dell’Orchestra e Coro “La Camerata di Cremona”. E’ fondatore e direttore de “I Solisti di Cremona”, gruppo specializzato in musica antica. E’ direttore della collana di studi musicologici “Cremona e Musica”. E’ stato direttore ospite in numerose Orchestre (Orchestra da camera di Padova, Orchestra Filarmonica Italiana, Sinfonica di Sassari, Sinfonica di Lecce, dell’Opera di Rijeka ecc).
Per il teatro ha diretto opere quali Orfeo ed Euridice di Gluck, Semiramide in villa di Paisiello, Maestro di Cappella di Paisiello, Maestro di Cappella di Cimarosa, Les sabots di Duni, La Dirindina di Scarlatti, Arlecchinata di Salieri, L’uccellatrice di Jommelli, L’amante di tutte di Galuppi ecc, ed è stato maestro al cembalo in numerose produzioni (Festival di Città di Castello, Festival di Martinafranca, Teatro Regio di Parma,ecc). Profondo conoscitore dell’arte organaria, ha pubblicato saggi sull’argomento ed è stato invitato nel 1982 ad aprire il congresso mondiale dei costruttori d’organi (International Society of Organbuilders) con un saggio intitolato “L’organaria lombarda nell’Ottocento”.
E’ direttore artistico dal 1978 della Settimana Organistica Internazionale “Appuntamenti con gli organi storici di Cremona”, inserita nel Festival di Musica antica “Monteverdi”. Ha tenuto concerti, oltre che in Italia, in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Russia, in Asia, in Africa, in Australia e in Giappone. Ha inciso numerosi cd in qualità di solista e di direttore. Già professore di Semiologia della Musica alla Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, è titolare della cattedra di Organo e Composizione organistica all’Istituto Musicale Pareggiato di Cremona.
da Alessandro Piccinini
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