GSA, la viabilità nell’area portuale di Senigallia
Riflessioni politiche e sociali da parte del Gruppo Società e Ambiente dopo l'approvazione del PRP
La recente approvazione del “Piano del Porto di Senigallia” ha evidenziato, in particolare, due elementi già da noi affrontati e su cui vorremmo ritornare.
In primo luogo la carenza partecipativa su tutto l’iter procedurale del progetto. E se a lamentarsi di questo sono stati in primis molti consiglieri comunali, che cosa dovrebbero dire le altre istanze culturali e sociali cittadine? In secondo luogo il problema della viabilità, e particolarmente il nuovo ponte che affiancherà quello ferroviario per collegare i due lungomari e la nuova rotatoria davanti alla stazione, che dovrebbe rendere possibile il collegamento verso nord.
Se il nuovo ponte dovrà essere normalmente carrabile e sempre aperto, è improvvido ed assurdo pensare di far passare tutto il traffico, compreso quello pesante come pullmann e altro, su Via Corridoni e nei Giardini Morandi. Via Corridoni è molto stretta e forse non basterà neanche togliere tutti i parcheggi per renderla normalmente transitabile a due corsie. Non si tratta forse di un’inutile doppione del collegamento già previsto attraverso la statale, tanto che ambedue le strade iniziano e finiscono affiancate nello stesso punto, con l’unica differenza che una passa a mare della ferrovia, l’altra a monte? Quando i semafori della Penna saranno sostituiti dalla rotatoria i due lungomari potranno essere collegati e raggiungibili agevolmente e in poco tempo tramite la statale da chi realmente ne ha bisogno. Per chi vuole invece solo passeggiare basta una comoda pista ciclo-pedonale, del resto già prevista.
Si prospettano anche tempi duri per i pendolari che prendono tutti i giorni il treno per Ancona, visto che si vedranno ridurre drasticamente anche i parcheggi a lato della stazione per far posto ad una nuova rotatoria. Non è questo il modo migliore per incentivare l’uso del trasporto per ferrovia!
La nuova rotatoria, da realizzarsi nei pressi della stazione ferroviaria, appesantirà fortemente il traffico nel centro storico, senza tralasciare che un’altra ne è prevista a brevissima distanza, alla curva della Penna. L’area antistante la stazione già oggi non presenta un aspetto decoroso e andrebbe riprogettata, anche conservando e potenziando gli spazi di sosta. Se verrà realizzato il progetto attuale, diventerà uno dei principali snodi del traffico e sarà schiacciata fra due rotatorie. Per chi deciderà di arrivare a Senigallia via ferrovia, non sarà certo un bel biglietto da visita!
La rotatoria della stazione viene giustificata come l’unica soluzione possibile per incanalare verso nord il traffico proveniente dal porto e dall’area Sacelit. E’ proprio così o si tratta solo della soluzione più a portata di mano?
Manca soprattutto un coordinamento fra i tre piani urbanistici che interessano la stessa area: quello del Porto, quello dell’area ex Sacelit – Italcementi e quello del Centro Storico (Progetto Cervellati). E’ soprattutto con quest’ultimo che emerge evidente il distacco, sia per quanto riguarda la viabilità rotabile che per i collegamenti ciclo pedonali, come ad esempio quello in Via Mamiani.
Non è pensabile che le future e programmate trasformazioni non diano una risposta alla necessità di avvicinare ed armonizzare aree limitrofe come il centro storico e quelle del porto.
Considerato tutto questo, emerge prepotentemente, secondo noi, la necessità di una pausa di riflessione e di un approfondimento sui temi della viabilità che individuino soluzioni omogenee, praticabili e non penalizzanti per nessuno.
dal Gruppo Società e Ambiente
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