Lunedì 29 Giugno alle ore 21.00 presso la sala Polivalente di Corinaldo, si è tenuto un incontro sul tema: ”Collaboriamo insieme alla grande sfida educativa”.

Fortemente voluto dai sacerdoti della comunità corinaldese, l’incontro ha visto come promotore il parroco don Umberto Mattioli e come organizzatori e collaboratori don Fabrizio Spingardi e don Francesco Berluti, a testimonianza di quanto la Chiesa sia oggi più che mai vicina e attenta ai bisogni dell’uomo “del nostro tempo “. Relatore della serata Don Giacomo Ruggeri, parroco di Orciano (PU).

L’invito è stato rivolto a tutta la comunità ed in particolare alle realtà sociali, politiche, educative e al volontariato presente sul territorio.
Sono state coinvolte soprattutto le agenzie educative e quelle di formazione e crescita dei ragazzi: Associazioni Sportive (calcio, calcetto, pallavolo, pattinaggio), Oratorio, AC, Scuola, Servizi Sociali, ACLI, Catechisti.

Partendo da un’analisi socio-culturale dei mutamenti rapidi e radicali di questi ultimi anni, è emerso il contesto nel quale i giovani si ritrovano a vivere e crescere, un contesto “globale” dove la varietà e la molteplicità degli stimoli ha creato altrettanti valori e disvalori non sempre condivisibili dall’intera società.

Inoltre, l’instabilità familiare in crescita esponenziale, lo svilimento del senso di responsabilità personale e civile, le situazioni limite di disagio sociale e povertà, concorrono tutti insieme a disorientare il giovane del nostro tempo: bambini, ragazzi, giovani “sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina” (Ef 4,14).
La mancanza di un’educazione affettiva e di “forti” punti di riferimento familiari crea nel giovane, sin dalla più tenera età, fragilità esistenziali e l’incapacità di costruirsi una propria identità.

Dopo questi spunti di riflessione sulle problematiche giovanili che ogni educatore si trova ad affrontare, don Ruggeri ha introdotto il tema della serata sulla sfida dell’educazione. Educare “si può”, ma non “da soli”.

"In questo nostro tempo dove tutto sta diventando relativo occorre pensare ad una ’educazione in rete’, coordinata delle varie ’agenzie educative’, occorre ’studiare’ collaborazioni fra genitori ed educatori, occorre essere e dare risposte concrete, attuali, univoche per i nostri ragazzi".

"La famiglia rimane la prima agenzia educativa, per questo si deve parlare di educazione in rete, perché partendo da questa poi si sviluppa tutta la rete degli altri ambiti educativi nei quali il bambino si forma via via nel corso degli anni fino a diventare adulto".

Don Giacomo, nella sua piccola comunità di Orciano, da un anno circa sta lavorando a questo obiettivo, ottenendo buoni risultati. Il perno dell’interesse non deve essere in sé per sé l’emergenza educativa, ma il bambino, il ragazzo, il giovane stesso.

L’adulto è per sua natura, e dovrebbe essere sempre, un “accompagnatore educante”, un educatore a sua volta “educato” o quantomeno pronto a lasciarsi educare e formare qualora non lo fosse. Questo richiede “coraggio e umiltà”.

Ancor "prima di pensare alle strutture, dobbiamo pensare alle persone”: adulti formati, sensibili, adulti che s’impegnino a collaborare, capaci di mettersi in discussione e di costruire insieme, senza che alcuno si arroghi il diritto di esercitare potere sull’altro, senza che alcuna agenzia si reputi più educativa rispetto ad un’altra.

Don Giacomo ha suggerito di iniziare con un piccolo progetto: “il lavoro sarà lungo ed i frutti non si vedranno subito”, ma l’importante è cominciare.
L’incontro ha ricevuto il plauso dei presenti: un’occasione per conoscersi e confrontarsi, una sfida ai “particolarismi”…”lavorare insieme per i ragazzi si può”!

E allora, BUON LAVORO a tutti!

dalla Parrocchia di Corinaldo