Stagione teatrale a Senigallia: Spettacolo pomeridiano per i monaci Shaolin & Wudang
Domenica 28 ottobre con The Other Side of China
Un inizio spettacolare e internazionale per la Stagione unica di teatro, danza, musica 2007-2008 di Senigallia (Marche – AN). Le porte del teatro La Fenice, secondo grande contenitore della provincia di Ancona, si apriranno domenica 28 ottobre 2007, alle 17, con le sorprendenti evoluzioni del monaci Shaolin e Wudang in “The Other Side of China” (L’altra faccia della Cina”). Il pubblico di Senigallia sarà tra i primi in Europa quest’anno ad ammirare l’antica arte dei monaci Shaolin e dei monaci Wudang
La loro nuova tournée europea ha debuttato infatti in Italia, a Bologna, il 18 ottobre. Senigallia si conferma dunque come una città con sensibilità particolare nell’ambito dello spettacolo, capace di recepire proposte diverse e di attrarre pubblico regionale e sovraregionale. Questo aspetto è stato sottolineato in conferenza stampa sia dall’assessore alla cultura del Comune Velia Papa, sia dal direttore dell’Amat Gilberto Santini che ha voluto evidenziare l’“audacia programmatoria” nella stagione. Un’audacia che <rompe una consuetudine, partendo non da ciò che il pubblico conosce, ma da ciò che si desidera far conoscere al pubblico, sorprendendolo>. Anche per questo, Senigallia punterà al funzionamento costante e permanente del suo teatro, con residenze e altri appuntamenti, sempre attenti al pensiero contemporaneo e allo sguardo sul mondo. Concetto ribadito anche dal sindaco Luana Angeloni che trova conferma nello spettacolo che apre dunque la Stagione unica 2007-08, “The Other Side of China”. Lavoro piacevole, sorprendente e divertente adatto alle famiglie. Due ore di incredibili esercizi eseguiti a corpo libero o con l’ausilio di attrezzi, che lasciano il pubblico a bocca aperta e che ancora oggi mostrano i poteri di un allenamento severo e quotidiano sia fisico che spirituale. Concentrazione, controllo del respiro, preparazione fisica, segreti tramandati dai Maestri. Quello che i 15 Maestri sul palco riescono infatti a fare, tra salti e acrobazie al limite della gravità, prove di insensibilità al dolore e di riflessi, certamente non si improvvisa, ma è il frutto di disciplina e di una pratica quotidiana che si basa su tradizione millenaria. È questo aspetto di antica cultura e saperi che lo spettacolo “The Other Side of China” tenta di mostrare, bilanciando l’enorme attenzione che la Cina ha attratto su di sé grazie alla spinta tecnologica e capitalistica degli ultimi anni. L’arte dei monaci Shaolin & Wudang nasce in tempi remoti e concilia mente e corpo, mostrando gli incredibili risultati in termini fisici di una meditazione quotidiana e di un controllo sulla propria mente. Lo spettacolo è ispirato alla filosofia dello Yin Yang e del Buddismo Zen. I monaci praticano esercizi fisici e esercizi spirituali precisi. In una semplificazione, la scuola Shaolin è più fisica, basata su uno stile marziale più esterno, mentre quella Wudang è più spirituale, basata su uno stile cosiddetto interno. Il risultato sul palco è un esempio del potere della mente. Maneggiano bastoni, giavellotti, spade, tridenti, fruste con agilità impensabile. Rompono sbarre di ferro sulla testa, mazze di legno vengono spezzate sui loro corpi senza lasciare segni. Per rendere ancora più chiara la coesistenza di modernità e tradizione che convive nella Cina odierna, le evoluzioni dei monaci sono supportate da moderne tecnologie: effetti luce, video e proiezioni. Inoltre, in questa nuova produzione, la musica è suonata dal vivo dalla “Yin-Yang Orchestra”, formata da 4 elementi e posizionata all’interno della scenografia dietro un velo di seta.
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