"Francamente sono sorpreso dalla notizia non che non sapessi niente, naturalmente. Ma dal fatto che a diffonderla sia stato il nuovo acquirente". Così il presidente dell’ «Edra costruzioni», Sandro Barbadoro commenta di primo acchito la vendita dell’area ex Sacelit all’imprenditore anconetano Pietro Lanari.
Un’operazione da 34 milioni di euro.
Presidente Barbadoro come è andata la cessione dell’area?
"Abbiamo avviato una trattativa nel settembre scorso e nel giro di un mese abbiamo trovato l’accordo".
Come mai l’Edra ha deciso di vendere l’ex Socelit?
"Si è trattato di una semplice operazione legata a strategie aziendali. Abbiamo deciso di disinvestire in quell’area ed investire in altri settori. Vorrei comunque precisare che la caratterizzazione dell’area, cioè le indagini del suolo rimarranno a noi. Ed abbiamo anche conservato una prelazione sulle opere che nell’ex area Sacelit il nuovo acquirente realizzerà".
Dove siete orientati ad investi?
"Fino ad ora, diciamo che un 70 per cento del fatturato è venuto dal settore immobiliare, mentre la quota restante è da appalti per opere pubbliche. La nostra decisione è di ridurre l’immobiliare per concentrarci di più sulle opere pubbliche. vogliamo arrivare ad una quota del 50 per cento di fatturato in entrambi i settori".
La cifra di 34 milioni di euro?
"E’ poco più dei costi che abbiamo sostenuto per l’intera operazione di acquisizione, oltre agli oneri vari".
Nella decisione di cedere l’area ha forse pesato il rapporto con l’amministrazione comunale, con la quale in passato ci sono state incomprensioni sullo sviluppo dell’area e sui tempi di attuazione del progetto?
"Assolutamente no. Abbiamo ceduto l’area soltanto per strategie aziendali. Con l’amministrazione comunale non c’è stato nessun attrito che abbia pesato poi, nella scelta. Cioè non abbiamo effettuato la cessione in funzione del rapporto con il Comune. Anzi, prima della vendita, ho informato il sindaco Luana Angeloni dell’operazione".

dal Resto del Carlino