David Anzalone al Piccolo Jovinelli di Roma
Targato H - ControMonoLogo approda nel prestigioso teatro romano
Rassegne, convegni, tavole rotonde, compagnie, corsi, laboratori, incontri didattici. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative su teatro e handicap, in genere impostate su due direttrici generali. Quella rivolta alla funzione terapeutica, didattica, del teatro come strumento di integrazione sociale e quella di denuncia o utilizzo specificamente drammaturgico delle cosiddette diverse abilità in scena. In quest’ultimo caso, gli esempi forse più evidenti in Italia sono il lavoro della Societas Raffaello Sanzio e di Pippo Delbono. Dall’anno scorso però, qualcos’altro scalpita sulla scena teatrale e televisiva. E presto, altre sorprese arriveranno dal mondo dell’editoria.Una prospettiva ulteriore, fatta di comicità e intelligenza. L’ha intrapresa con coraggio David Anzalone, attore e comico di Senigallia (Marche – AN) che avrà l’onore di aprire la stagione 2007-08 del Piccolo Jovinelli di Roma, dal 9 al 28 ottobre 2007 con “Targato H – ControMonoLogo”, il recital di Targato H.
Un’esperienza dirompente la sua, nel panorama teatrale odierno. Per varie ragioni. Da una parte, perché nasce da quella autentica necessità espressiva che anima ogni essere umano, a prescindere da genere, età, provenienza, dotazione fisica o altro. Dall’altra perché parte – e non potrebbe essere altrimenti – dalla propria identità e dalla propria diversità e si esprime attraverso lo strumento spiazzante della comicità. Nato nel 1976 a Senigallia (AN – Marche), David Anzalone in arte Zanza, vive l’handicap in prima persona e non lo considera solo un limite.<La normalità non esiste e esiste solo una moltitudine di diversità> osserva. La carta d’identità che gli è stata rilasciata è emblematica. Professione: handicappato. Segni particolari: nessuno. Con questa carta in mano, Anzalone ha iniziato il suo percorso nel teatro che non dimentica di essere anche uno strumento di lotta, che funge da cassa di risonanza per la voce degli esclusi <ovviamente non solo handicappati>. A partire da questo, la sua arguzia e l’ironia hanno dato vita a “Targato H”, spettacolo comico prodotto da CAPA Produzioni e in distribuzione per la stagione 2007/08, che scardina i tanti luoghi comuni riguardanti l’handicap.
Inoltre, l’inarrestabile creatività di Anzalone si sta misurando con un nuovo canale comunicativo. Sul sito personale www.zanza.it è infatti possibile seguire le esilaranti dissacranti “Zanza News”, nuovo esperimento multimediale che conferma la versatilità di attore, nonché le doti mimetiche di David Anzalone. Un notiziario comico-satirico in cui il mezzo-busto giornalistico David Anzalone si destreggia anche in una carrellata tanto realistica quanto parodica di personaggi (sempre da lui interpretati), affrontando notizie di politica, gossip, società, sport e molto altro. Lo strumento che David Anzalone usa è appunto la comicità unita a poesia, scavo continuo nel linguaggio, nell’etimologia, ribaltamento del punto di vista comune. L’effetto finale è la libera risata. “Targato H” è uno spettacolo che finisce inesorabilmente per parlare di grandi temi: nascita, amore, ricerca delle proprie origini, affermazione della propria dignità. Sul palcoscenico, Anzalone incanta lo spettatore con tempi comici irresistibili e battute argute. Doti naturali, ma nient’affatto improvvisate o approssimative visti gli anni di studio e gavetta alle spalle dell’attore marchigiano, di cui si stanno accorgendo in molti in ambito sia teatrale che televisivo. Il percorso dell’ultimo anno attraverso l’Italia con lo spettacolo “Targato H”, lo ha portato dagli applausi del Ciak di Milano a quelli dello Zelig con Enrico Bertolino. La prossima tappa è nella capitale per due settimane all’Ambra con “Targato H – ControMonoLogo”, ovvero monologhi interpretati da Anzalone e tratti dallo spettacolo per la regia e musiche originali di Alessandro Castriota. Disegno luci Claudio Fiorini. La direttrice artistica dell’Ambra Jovinelli, Serena Dandini, ha voluto Anzalone nel cartellone 2007-08 e lo ha scelto per il debutto della nuova stagione del Piccolo Jovinelli dove di solito si esibiscono le nuove proposte drammaturgiche e quelle più ardite. Occhi chiari in cui delicatezza e forza si incontrano, David Anzalone ha saputo osare anche durante la conferenza di presentazione del cartellone dell’Ambra, lo scorso giugno. Nella sala principale del famoso teatro romano dedicato alla comicità, sedevano attori, produttori, direttori artistici, cantanti. Tra gli altri Neri Marcorè, Francesca Reggiani, Domenico Procacci, Riccardo Sinigaglia. Al momento della presentazione del cartellone del Piccolo Jovinelli, Anzalone si è alzato e ha preso la parola spiazzando i presenti. In un attimo ha spazzato via il campo da inevitabili pregiudizi e facili pietismi. <Sono preoccupato> ha esordito riprendendo le precedenti valutazioni critiche sulle difficoltà economiche dell’Ambra e della realtà teatrale italiana non adeguatamente sostenuta dallo Stato. <Sono preoccupato per quello che state dicendo. Se poi in queste condizioni, fate aprire la stagione a un handicappato, allora state messi proprio male!>. Questo è lo spirito di David Anzalone, ironia feroce e onesta che spiazza e che libera la risata e che si libera del pregiudizio. Dunque, teatro, televisione e presto altre sorprese. In questi anni di lavoro “off”, di studio e gavetta, in molti gli hanno chiesto perché un handicappato decide di fare il comico. <E che ne so io? Perché lo chiedete a me?> risponde a caldo. Poi aggiunge candidamente: <perché no?>. La forza di David Anzalone sul palco sta in questo tipo di comicità, che chiama le cose con il proprio nome, ribaltando con raffinata ironia i luoghi comuni. Ma che dà anche peso ai silenzi, agli sguardi, ai gesti, al respiro. Non a caso, tra i maestri con cui si è perfezionato in questi anni, ci sono Leo Bassi, Naira Gonzalez, Yvès Lebreton. Artisti che lottano contro la banalità del pensiero attraverso la parola sensata, ma anche attraverso l’espressività corporea pregnante. Con questo bagaglio, l’attore e autore di Senigallia è stato dunque inserito dall’Ambra Jovinelli tra le nuove leve del teatro italiano capaci di proporre stimoli attuali e innovativi attraverso la comicità. Per loro, lo spazio del Piccolo, meno posti, ma più repliche per misurarsi con il pubblico. Due settimane. Dal 9 al 28 ottobre per “Targato H – ControMonoLogo” di David Anzalone.
Lo spettacolo – Genesi e percorso dal 2006
“Targato H” e ControMonoLogo di e con David Anzalone, per la regia di Alessandro Castriota, sono in distribuzione per la stagione 2007/2008. Trattano il tema della diversità attraverso il costante ribaltamento delle concezioni comuni che si hanno nei confronti dell’handicap e dell’handicappato. Ai testi hanno collaborato anche Luca Ardenghi e Paolo Severini. Quella H del titolo è la forza di David Anzalone, la sua etica, la sua politica, la risata dissacrante e autoironica di fronte al pregiudizio e alla paura del diverso, l’orizzonte largo di chi ha scelto di comunicare ed esprimersi artisticamente. Sul palco, davanti al pubblico, David Anzalone mostra un carisma drammaturgico non comune. Fondamentale la sua capacità ritmica, tra battute e pause che sciolgono la risata e l’applauso del pubblico come in un concerto. Lui lo chiama "Teatro Rock’n’Roll d’Autore". <Vado verso un teatro che emozioni, che faccia ridere e piangere, guardarsi dentro ma anche oltre. Un teatro che faccia tenere il ritmo allo spettatore come fosse a un concerto…>. Zanza entra in scena indossando una vistosa maglietta arancione. Invece della “S” di Superman sul petto c’è stampata l’icona dell’omino in carrozzella: il paradigma dell’approssimazione con cui oggi si riconosce il mondo dell’handicap. Davanti alle tre porte della toilette Anzalone resta perplesso. <Donna? No. Uomo? No. Allora questo… Ma questo ha la carrozzella, non sono io!>. L’approssimazione dunque esclude più di quanto unisca, perché <la normalità non esiste e ci sono solo moltitudini di diversità>.
“Targato H” ha già ricevuto applausi in diversi teatri italiani e ha avuto passaggi in trasmissioni televisive. È dal piccolo schermo che ha iniziato a cavalcare la sfida pubblica contro i pregiudizi diffusi. Prima invitato nella trasmissione Rai “Cominciamo Bene”, poi confermato nel 2006 con l’invito a partecipare alla seconda serie di “Glob – L’osceno del villaggio” condotta da Enrico Bertolino. È tra i personaggi collaterali che popolano di frequente la innovativa fiction “Andata e ritorno” che Rai 2 ha trasmesso per tutta la stagione. Il 15 e 16 giugno 2007 è stato inoltre ospite nello spettacolo di Enrico Bertolino sul palco dello Zelig di Milano, riferimento storico del cabaret italiano dove ha proposto monologhi tratti da “Targato H”.
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