Le strutture alberghiere ed extra-alberghiere senigalliesi e dell’immediato entroterra non sembrano lamentarsi per il volume di lavoro prodotto durante la scorsa stagione estiva, ma esprimono al contempo preoccupanti perplessità circa le prospettive del turismo nostrano, alla luce della profonda trasformazione in atto nel profilo tipo del turista che si reca dalle nostre parti, dove quello vacanziero segna il passo e lascia il campo a quello che affolla il lungomare nel weekend.
Evidentemente il clima decisamente favorevole che ha caratterizzato il mese di luglio e agosto ha fatto la sua parte, ma nel complesso sembra che l’appeal estivo consolidato per anni sul piano internazionale dalla rinomata “spiaggia di velluto” non sia in caduta libera come molti paventano, nonostante presenti alcune annose e assai spinose problematiche, ormai ben note a chi opera nel settore da anni, che senza dubbio hanno contribuito a produrre il forte ridimensionamento strutturale dell’offerta alberghiera cittadina.
A conti fatti dunque il campione dell’analisi condotta dalla CNA turismo della provincia di Ancona, decisamente rappresentativo, poiché include circa un terzo delle strutture ricettive senigalliesi, sostiene con moderata soddisfazione di aver mantenuto la clientela fidelizzata per anni, composta per oltre il 50% da famiglie di mezza età con figli, con una componente minoritaria di giovani comitive. La maggior parte del campione tiene a precisare che quest’anno si è avvertito in maniera ancora più debole degli anni scorsi il processo di ricambio del turista, mosso dai cosiddetti nuovi arrivi, i quali nella percezione comune sono risultati decisamente residuali. Questo fattore testimonia per molti operatori una progressiva, graduale ed inesorabile flessione dell’immagine sistemica del territorio, indotta in larga misura dalla mancanza di una strategia politica organica e efficace per rilanciare l’identità economica locale, che si fonda essenzialmente sulle risorse balneari.
Infatti la difficoltà di riappropriarsi del ruolo trainante di un’ampia fascia del litorale adriatico che ha fortemente caratterizzata l’economica senigalliese in passato si sta sedimentando pesantemente nella percezione della comunità locale e nelle coscienze di molti imprenditori, gli stessi che con passione e sacrificio hanno investito nel territorio durante gli anni del boom turistico. Tale sentiment generale rischi di alimentare e talora esasperare quel clima di sconforto e rassegnazione che si percepisce in molti di loro, da chi esclude opere di riqualificazione ed ammodernamento della propria struttura alberghiera pur riconoscendone una certa esigenza, a chi tenta di ridimensionare l’offerta al cliente per risparmiare sui costi di gestione.
Pur esprimendo un sostanziale appagamento per aver mantenuto le posizioni acquisite, ciò che preoccupa la categoria è una mesta e cosciente diffidenza verso il prossimo futuro, le cui prospettive assolutamente poco edificanti si mescolano con il consolante incremento del numero di giovani che dall’entroterra si riversano a ridosso del weekend nelle spiagge cittadine, affollando i locali e colmando in minima parte, poiché solo per un paio di giorni la settimana, le disponibilità ricettive del sistema alberghiero.
La CNA ha preso atto della situazione che stanno vivendo molte attività locali e oltre a sensibilizzare al riguardo l’amministrazione senigalliese sulle questioni afferenti la gestione del territorio, già ricordate in altre occasioni, ribadisce agli organismi regionali la necessità di programmare uno sviluppo turistico di ampio respiro temporale e con largo raggio d’azione.

Il Presidente della CNA Commercio e Turismo
Maurizio Gentili

Il Responsabile CNA
Dott. Massimiliano Santini